Isolare qualche sua opera policroma come Marylin, Mao o i barattoli della Campbell's Soup può apparire certamente una novità per agli anni sessanta, ma passare oggi davanti a decine di serigrafie (fatte in serie), a bozzetti, a fotografie, a copertine di LP o a riviste americane si ha la stessa sensazione di sfogliare un suo catalogo, non c'è nulla di personale che te lo faccia 'toccare', sono tutte opere "fredde", senza l'anima dell'autore, tranne che per una sua tela effettivamente piacevole: "Autoritratto con televisore - 1959".
Dopo circa mezz'ora ho fatto 'dietro front', lasciandomi così alle spalle quella bella dose di "pop art". Fortunatamente per guadagnare l'uscita si passa attraverso la meravigliosa collezione permanente della Fondazione Magnani Rocca, lungo i corridoi mi sono imbattuto in Tiziano, Van Dick, Lippi e Il Ghirlandaio... "salutandoli" mi hanno rassicurato.
........dai GG, non dirmi che ti aspettavi qualcosa di diverso?.........
Qualcuno dovrebbe anche dire che il buon Warhol nella sua factory americana organizzava incontri sado-maso, feste a base di eroina, acidi e anfetamine, più tardi ha pensato anche di farne il cinema, film che per fortuna nessuno ha visto (a parte qualche critico fatto pure lui). Le sue icone o meglio le sei serigrafie (non sono quadri) hanno invaso il mondo perchè alla fine della storia era solo un megalomane
ti volevo ricordare che nel soggiorno di casa hai il tuo ritratto stile marilyn con i 4 colori.... come la mettiamo..... adesso lo toglierai?
Io warhol l'ho visto in mostra a venezia quando ero alle superiori....l' c'era veramente tutto di tutto..... Gusto personale Mi piace? non molto Mi affascina la persona? S' Lo considero un pittore? no Lo considero un artista? s' Parere più critico Secondo me è importante accordarsi su cosa si intende per artista... io che sono un'antichità sia come essere umano che come gusto estetico fatico a considerarlo artista, ma certo qualcosa è stato, ha rappresentato..... il "mito" warhol per quanto enfatizzato dai mezzi di comunicazione ha comunque avuto una certa rilevanza sociale e formale.....
Mi ronzano nella testa discorsi letti o ascoltati e non cedo si posa liquidare il "mito warhol" con un..... bleach! Sarebbe, se non altro, riduttivo e ci impedirebbe di vedere una certa fetta di umanità che comunque lo ha seguito e ne ha tessuto le lodi... ne ha cavalcato l'onda.... Non mi trovo esaustiva e non riesco a esprimere quello che vorrei dire.... ho in mente un testo sull'arte che ho letto da poco e che adesso cerco. Se lo trovo vi riporterà in un prossimo post una parte del discorso.... magari a qualcuno interessa.... eheheheheh ciao Rita
tre anni or sono andai a vedere "The Andy Warhol Show" a Milano, mostra forse più completa di questa (ma è un dettaglio) dell'artista americano. Essendo appassionata d'arte - tutta - sapevo già di non uscirne affascinata come un giorno a palazzo Pitti a Firenze (per altro meglio degli Uffizi) o incantata come davanti alle statue del Canova. Diciamo che ero preparata a ricevere tutta la sua vena creativa da pubblicitario e a vederne le velate provocazioni contro la solita consumistica società americana, forse per questo non ho avvertito la sensazione di "vuoto" una volta uscita o forse più semplicemente perchè anche nell'arte ognuno ha i suoi gusti e le emozioni che riceviamo sono diverse.
Secondo me, succede perchè poi è stato ampiamente saccheggiato e tutto quello che oggi vediamo in pubblicità proviene, in certo qual modo di l'...siamo assuefatti ed annoiati.
...E poi, vuoi mettere? Con tutto cià che di bello abbiamo da secoli di nostro...!
Un artista è uno che concepisce oggetti di cui la gente non ne ha alcuna necessità, ma per una sua oscura logica considera che sia una buona idea procurarglieli e a caro prezzo.
Quando sia ha davanti un'opera di andy warhol sia ha davanti una fetta di storia americana.
Lui era un pacifista, era contro il consumismo, era l'insieme di culture e del vivere sano, tutti aspetti per nulla demodè.
Caro Free Tibet,
scusa, ma se sono d'accordo sulla prima e la terza affermazione,
penso che siano da rivedere la seconda e la quarta...
Come ogni pubblicitario penso invece che Warhol fosse la quintessenza del consumismo, ed il suo stile di vita non mi sembra sia stato fra i più regolari.
Faceva centinaia di copie delle sue opere solo per vendere e comprava per accumulare.
Leggi l'inventario di quello che hanno trovato nel suo appartamento alla sua morte.
E' riuscito a vendere non solo la sua pip' ma anche quella dei suoi amici...
Tiziano, Caravaggio, Leonardo hanno avuto la fortuna d'avere grandi mecenati che con i loro soldi e con le loro commissioni hanno permesso loro di diventare famosi.
Andy Warol ha avuto la fortuna di entrare in un mondo mediatico che lo ha enfatizzato facendolo diventare un'icona della pop art.
Qual è la differenza? Oggettivamente non c'è, è tutta arte come l'arte del ciabattino come quella dell'imbianchino, nessuna arte è disprezzabile.
Se invece parliamo di manualità, di capacità tecnica ebbene per me la differenza in questo caso esiste e non è pensabile colmarla, Caravaggio sta ad Andy Warhol come io come cantante lirico posso stare a Caruso. :) ma questa è tutta un'altra storia...