Fusione in Valtaro: c'è chi dice no

Si sa, il ferro bisogna batterlo quando è caldo.
Devo obbligatoriamente tornare sull'argomento del Comune Unico della Valtaro, il riscontro è stato talmente sentito che non posso sottrarmi a un'analisi su ciò che ha suscitato. La partecipazione è sotto gli occhi di tutti, il blog è stato molto frequentato e commentato, oltre al riscontro incisivo dovuto al "passaparola" registrato su Facebook.

Tra questi non c’erano coloro che la pensavano diversamente o che avevano dubbi sull'unione a cinque, il timore era di non essere compresi dalla stragrande maggioranza di chi la pensava in altro modo e quindi non se la sono sentiti di scrivere la propria opinione, però me lo hanno manifestato tramite mail, telefono o di persona.
Quando si deve affronatre una scelta, importante e radicale come questa, è giusto e corretto che sia perlomeno condivisa dalla maggioranza della cittadinanza.

Ecco il motivo di ritornare sull'argomento, proprio per dar voce a chi la pensa in altro modo o vorrebbe a sua volta dare consigli di fattibilità.
 
Il timore più ricorrente sarebbe la futura supremazia di Borgotaro a discapito degli altri 4 Comuni più piccoli, praticamente il Sindaco sarebbe sempre un borgotarese, il numero dei suoi abitanti lo avvantaggerebbe numericamente, da qui la preoccupazione di Albareto, Bedonia, Compiano e Tornolo di diventare “Frazione” a tutti gli effetti.
 
In molti si chiedono:
- Quando ci sarà da aggiustare la strada di Grondana o Momarola, verrà fatta prima o dopo di quella di Valdena?
- I servizi principali saranno ulteriormente dislocati a Borgotaro?
- Gli sforzi economici e strategici fino ad ora attuati nei singoli comuni saranno stati vani?
- I finanziamenti saranno equamente distribuiti tra i cinque?
- Non sarebbe più condivisibile la scelta di creare invece due grandi Comuni: uno con Borgotaro e Albareto e un altro tra Compiano, Tornolo e Bedonia?
- I dipendenti in esubero sarebbero licenziati o si attenderebbe a mano a mano il pensionamento?
- La sede principale del nuovo Comune ricadrà, come pare ovvio, su Borgotaro?
 
A questo proposito ricordo che il Comune di Borgotaro non possiede un Municipio di proprietà (è in affitto), quindi si potrebbero vendere le due sedi e le altre proprietà della nostra Comunità Montana, nel 2013 sarà dismessa per Legge e dirottare gli introiti per realizzarne un nuovo fabbricato. La sede centrale del Comune Unico della Valtaro verrebbe dislocata così al centro del nuovo territorio costituito, contando che tale possibilità gode di finanziamento di Regione, Governo e Comunità Europea. Questo è comunque un argomento che si potrà valutare strada facendo.
 
Tornando invece al concreto… in poche parole è sorto il forte dubbio, al di là del campanilismo, che Borgotaro cresca ulteriormente e si consolidi, mentre gli altri quattro vadano incontro a morte certa o mal che vada rimangano agonizzanti.
 
La soluzione è una sola, proprio come ho già anticipato, trovarsi e parlarne tutti assieme, favorevoli, contrari e incerti… e se si vuole iniziare da qui la porta è sempre aperta.

La notizia ripresa da VideoTaro/RTA



92 Commenti
  1. Marco Biasotti

    Mah... è un problema facilmente superabile a mio parere.
    Basta essere CHIARI dall'atto della costituzione del comune unico.
    Parlarne prima, discutere, litigare ma trovare una soluzione CHIARA e sopratutto CONDIVISA.
    Ecco perchè bisogna farlo subito, prima che ci venga imposto dalla legge.

  2. Remo Ponzini

    Quando una discussione investe una tematica così rilevante è indispensabile che chiunque abbia un pensiero o una considerazione da esprimere la manifesti.
    Nessuno può avere certezze assolute perchè siamo ancora nella fase iniziale dove ancora si ipotizza. Il confronto/scontro di idee è indispensabile in quanto fatto di tanti tasselli che serviranno a comporre il mosaico. Le problematiche sono molto complesse e richiederanno delle rivoluzioni organizzative che creeranno anche disagi per gli utenti nella fase iniziale. Uno scotto da pagare nelle piccole e nelle grandi rivoluzioni della nostra esistenza.

    Sto ragionando come se il progetto avesse già preso consistenza mentre invece siamo ancora nella fase embrionale. Nel post precedente sono rimasto impressionato dall'apporto collaborativo che ci hanno fornito sia i privati cittadini che gli addetti alla politica attiva. Una partecipazione corale di altissimo spessore che mi ha piacevolmente sorpreso. Vorrei approfittare di questo spazio per dire al signor Paolo Gigliotti che non deve avere alcuna riserva nel manifestare quello che pensa. Ci saranno senz'altro delle persone che dissentono dal suo pensiero ma i cosiddetti "criticoni" (quelli che non sanno fare altro), vanno considerati semplicemente come dei coglioni. Mi è piaciuta la sua disponibilità a contattare i fautori della fusione della Val Salmoggia nel Bolognese. Poter attingere ed avvalersi della esperienza altrui ci sarà di estrema importanza.

    In questo secondo post il nostro Gigi, oltre a caldeggiare la partecipazione dei dissenzienti che vanno ascoltati con uguale attenzione, ci ha sottoposto a giudizio una sfilza di interrogativi che i cittadini si pongono. In molti hanno rimarcato la necessità di "persuadere" prima di intraprendere. Solo se si riuscirà a dare risposte convincenti si potrà iniziare questo percorso aggregativo. Per quanto riguarda l'eccesso di personale che si potrebbe verificare direi di scartare a priori l'ipotesi di licenziamenti. Si migliori la qualità dei servizi nella fase iniziale e poi si attenda il normale deflusso per pensionamento o altro. Vorrà dire che i risparmi, anzichè averli subito, li avremo a regime fra alcuni anni.

    Chiudo perchè i post lunghi annoiano ma mi prenoto per un secondo intervento.

    Ciao a tutti.

  3. ValeBD

    Io resto dell'idea che sia meglio una soluzione Borgotaro-Albareto un comune e Bedonia-Tornolo e Compiano un altro... mi spiace ma quelle domande che hai elencato moltissime te le avevo esposte! Non penso che trovarsi e parlarne sia una soluzione. sinceramente tra tutti i commenti mi sento piu vicina a quella di Battoglia.

  4. Pavesi G.

    Mi sembra un buon inizio a dare spazio e voce a chi non la pensa come i tanti.
    Vi seguirò da vicino anche in questo articolo e poi dirò la mia idea sul tema.
    Saluti Pavesi

  5. Lorenzo

    Ho l'impressione che la faccenda non si complichi ma che stia prendendo forma. Avanti

  6. Orsi S

    Noi cittadini chiediamo umiltà e voglia di fare ai 5 sindaci, ai consiglieri di maggioranza e di opposizione, questa è una occasione da non perdere nonostante questi comprensibili dubbi

  7. Gabriella

    E'sicuramente una situazione nuova per molti di noi per cui credo sia abbastanza difficile poter dire con certezza dove e cosa ci possa portare una soluzione a discapito dell'altra.Le incognite sono tante così come le domande che,con ogni probabilità ,molti di noi si stanno ponendo. Credo che la soluzione più logica sia quella di ritrovarci e discuterne tutti insieme affinche' le persone più afferrate in materia possano darci una mano a meglio comprendere cosa (chi)possiamo trovare dietro l'angolo. Tutto questo per poter essere poi a nostra volta più incisivi nel far sentire la nostra voce ,ove ve ne fosse la necessità,per evitare di farci mettere i piedi in testa.

  8. Beppe

    Voglio sbagliarmi, sarei il primo ad esserne felice, ma non esistono più le figure carismatiche e trainanti, nel panorama politico locale.
    Negli anni addietro questi intrapresero vie anche impopolari, alquanto impopolari, ma che produssero risultati tuttora tangibili frutto di scelte politico amministrative lungimiranti. Scelte e non imposizioni.
    Oggi purtroppo non scelgono, preferiscono l'imposizione e l'obbligo, meno rischioso e maggiormente qualunquista.

  9. Simone

    Secondo me il comune unico della val Taro è difficilmente gestibile per il semplice fatto che il territorio è talmente vasto che si andrebbero a favorire o sfavorire ( involontariamente ) alcune zone della valle, credo sia più fattibile due comuni se non altro per la possibilità ai cittadini di poter avere gli uffici a una distanza accettabile, pensate solo a chi abita a Santa Maria o Casalporino dovrebbe andare a Borgotaro per sbrigare le pratiche di routine.
    Io sono favorevole ai due comuni e non al comune unico

  10. Gigi Cavalli

    Rispondo a Simone e ad altri, come avevo scritto nel precedente post i Municipi verrebbero mantenuti tali proprio per rendere un servizio migliore alla cittadinanza.

  11. Giuliano da Bedonia

    Ho visto che molti caldeggiano per i due comuni, per semplificare Borgotaro e Bedonia. Personalmente propendo per questa soluzione, a favore della quale esistono diverse motivazioni. Tra queste una di carattere storico.
    In tempi storici esistevano le "Giurisdizioni" di Borgotaro e di Compiano. Nel 1806 Napoleone le smembrò per ricavarne gli attuali Comuni e soltanto da allora furono divise le nostre comunità. Per quel che riguarda l'alta Val Taro, cioè Bedonia Compiano e Tornolo, è tutt'ora una sola comunità abbastanza coesa con al centro Bedonia, il suo mercato e i servizi che fornisce.
    Penso sia la stessa cosa per Borgotaro e il suo territorio con Albareto e, forse, Valmozzola.
    Sarebbe quindi auspicabile si cominciasse con queste due unioni di Comuni, che potrebbero funzionare benissimo anche in rapporto ai problemi prospettati.
    Magari tra cinquant'anni, quando anche Bedonia sarà ridotta ad un piccolo villaggio, si potrà parlare di una Unione ben più vasta.

  12. Davide

    Capisco le riserve, auguriamoci comunque che questa discussione vado oltre il web, che non rimanga teorica e che, prima o poi quel sano orgoglio campanilistico di essere rappresentati da un municipio o da un gonfalone, giunga al più presto ad una soluzione seria, politica e pratica per tutti.

  13. Gabriella

    Ho dimenticato di scrivere nel post sopra che comunque tra le due possibilità anch'io sono più favorevole ai due comuni : Borgotaro - Bedonia .

  14. Cinghio

    Ci sono tantissimi motivi (che semmai vi elencherò di persona al probabile incontro) del perché probabilmente ci imporranno i due comuni (Borgotaro e Bedonia).
    Nella "proposta di legge" la postilla sulla distanza (KM) potrebbe salvare Tornolo.
    Per i soldi dalla comunità europea e per i conteggi di risparmi gloriosi vi auguro altri sogni d'oro...

  15. Salvatore

    Personalmente auspico che venga colto il senso di questa interessante discussione, sia per i toni che per i suggerimenti postati, da parte mia credo più al Consorzio per una serie di servizi pubblici e non all’accorpamento dei comuni.

  16. Maria Patrizia

    Ognuno di noi deve sentirsi e ragionare come cittadino della Valle e non del comune a cui appartiene ora e poi fare una riflessione sull'apologo di Menenio Agrippa:
    Per riuscire bisogna unire le forze e dividere equamente compiti e risorse e incarichi e responsabilita'. Studiare attentamente le peculiarita' e le risorse che ogni comune ha e farne buon uso per tutti, sperando che non sia un'utopia.

  17. Ale

    Quale occasione migliore per ripristinare lo "stato dei landi" cercando di sfruttare anche l'unicita' di questa cosa........

  18. Brontolo Nè

    Cavour disse " abbiamo fatto l'Italia ora dobbiamo fare gli Italiani " e fu un problema ... che a ben guardare è ancora irrisolto .

    Unire dei territori, dei servizi, delle cariche amministrative, in fondo non è poi così difficile è unire le realtà umane che è difficile se non vi sono valori fondanti condivisi.

    Tutte le problematiche sollevate da altri e descritte da Gigi hanno un denominatore comune:
    tutti sono convinti che un più vasto territorio verrà amministrato con la stessa logica di 5 territori più piccoli inoltre pensano , non senza fondamento, che se le persone che gestiranno il più ampio comune saranno le stesse ed agiranno con lo stesso criterio e gli stessi strumenti ci sia ben poco da sperare.

    Cosa occorre che sia pensato redatto e proposto:
    non un ulteriore regolamento comunale (quelli che ci sono probabilmente vanno già bene) ;
    occorre una vera e propria Costituzione della Valle che preveda il modus operandi tra le varie realtà.

    continua....

  19. Brontolo Nè

    Le giunte di ogni comune attuale si occupino di uno o più argomenti, in modo che, per forza di cose, ne scaturisca una Costituzione equilibrata ed un cittadino di Albareto sia esattamente identico ad uno di Borgo, e non un suddito che paga e non riceve; una strada di Borgo sia equivalente a qualsiasi altra.

    Ma non sono questi i problemi da affrontare per primi, in quanto inizialmente e prima , si deve mirare al problema principe !
    La regolamentazione della gestione del potere (difficile) la partecipazione dei giovani alla vita della comunità (impegnativo).

    Continua....

  20. Luigi Battoglia

    Piccola provocazione:
    Se ci fosse stato un unico comune in val Taro, pensate ci sarebbe stata la scuola alberghiera a Bedonia? Con gli ottimi risultati che sta ottenendo?
    Quando Bedonia affrontò l'ipotesi della copertura della piscina [purtroppo naufragata] come si comportò l'amministrazione borgotarese?
    Pensate che la stessa si sarebbe adoperata per il mantenimento dei presidi scolastici ad Anzola, Santa Maria del Taro e Tarsogno?
    Come mai l'unico ufficio turistico che si rifiuta di pubblicizzare escursioni di traking guidate al di fuori del proprio ristretto territorio comunale è quello di Borgotaro?
    Io non sono contro l'idea di un unico comune per motivi di campanile ma diffido fortemente di quasi tutti i politicanti borgotaresi.
    Faccio male?????

  21. Brontolo Nè

    Mentre a Roma stanno pensando di pensare una legge che renda non candidabili quelle persone che hanno una condanna penale (per certi reati... tipo terrorismo ecc.) passata in giudicato e definitiva e che sia superiore a due anni ! L'interdizione dovrebbe essere per un periodo doppio della condanna, ovvero uno condannato per 3 anni non sarò eleggibile per sei dal momento della condanna, con i tempi della "giustizia" prima che una sentenza sia definitiva ...
    Penso che per la Valle potrebbe essere l'occasione buona per essere portata ad esempio di rettitudine in tutta Italia ed anche all'estero... come ?
    Certamente adeguandosi alla legge che prima o poi verrà promulgata, ma non solo! se si vuole che le cose funzionino davvero bene e da subito.
    continua...

  22. Brontolo Nè

    Il sottoscritto pensa che gli amministratori per essere eletti dovranno studiare e presentare un preciso programma fattibile e non "elettorale" ; qualora, per qualsiasi motivo, l'eletto non riesca a portare a conclusione il suo programma, non potrà più partecipare a consultazioni elettorali future . (in questo modo si concentreranno tutti su provvedimenti necessari, urgenti, indilazionabili, e dovranno trovare il modo di spendere molto poco). Tutto dovrà essere pubblicato sul sito del Comune .

    Non potranno essere portate a scusanti motivazioni di qualsiasi tipo, tutti lo sanno bene che c'è un' opposizione, che può venire la frana , l'alluvione, e quant'altro , dunque si regolino !
    L'amministratore comunale deve assolutamente operare "con la diligenza del buon padre di famiglia" .

    Devono essere eliminati gli "imprevisti e varianti in corso d'opera" assolutamente con forza e decisione,

    Nella Costituzione della Valle si dovrà prevedere, insieme a tante altre cose, la direzione dell'ufficio turistico a rotazione con una cadenza di due anni in modo che ogni 10 anni sia di nuovo il proprio turno, se uno dei 5 paesi si comporta male saprà bene che poi verrà escluso dagli altri per i successivi 8 anni dunque sarà bene che stia molto attento a far le cose giuste !

    un poco come si faceva da ragazzi per dividersi la torta, il primo taglia ed il secondo sceglie ! Se chi taglia pure sceglie per primo ... allora si può anche andare tutti in vacanza !

  23. Giuseppe

    Per il territorio potrebbe avere dei vantaggi ma non mi fido dei politici di borgotaro, troppo legati alla regione, ai giochi di potere, al partito, ogni decisione sarebbe un calvario, vedi parma citta.

  24. Squeri L.

    Mi sento di assecondare il signor Giuseppe (#23) perchè a Borgotaro, Parma e Regione non c'è vento che spiri se non passa attraverso le scelte di Pierluigi Ferrari.

  25. Alberto Squeri

    Certamente, come tutte le cose, ci sono i pro ed i contro, ma la domanda sorge spontanea: è meglio avere un'area forte da contrapporre alla regione oppure la battaglia dei poveri, intesa come i 5 piccoli comuni....???
    Io sono dell'idea che il "nemico" è in pianura e non tra di "noi" anche se è vero che i politici non riscuotono molta fiducia (e, forse, per questo meno sono meglio è!!).
    Per quanto riguarda i servizi e le eventuali scomodità, io abito a Genova e siamo abituati ad affrontare i 36 chilometri di città tra code e posteggi inesistenti e poi non è detto che non ci possano essere delle sedi decentrate per le esigenze piu' inpellenti..... d'altronde l'ospedale, necessità primaria, è uno solo e funziona da s. maria a fornovo!!!!
    Per ultimo chiedo a voi, autentici residenti, se le 5 amministrazioni locali funzionano così bene dal rimpiangerle nell'eventualità di una grande fusione.

    Un saluto

    ps: la soluzione migliore sarebbe, per me, quella di accorpare bedonia-tornolo-compiano e borgotaro-albareto

  26. Lorella Aviano

    Sottoscrivo in toto quanto detto da Luigi Battoglia. Il mio dubbio è il suo!

  27. Lorella Aviano

    per rispondere ad Alberto Squeri: sì, per me c'è molta differenza tra le amministrazioni di Bedonia e Borgotaro ... e se si dovesse sostituire l'attuale amministrazione bedoniese con la attuale (e passata) amministrazione di borgotaro la rimpiangerei fortemente!!

  28. Camila Parada Raineri

    Certo. Tutti abbiamo mille dubbi da chiarire e sappiamo che ci sono molti problemi da risolvere, ma bisogna cominciare a parlarne per arrivare presto alla migliore soluzione possibile.
    Decidiamo se due o un comune solo, quali competenze conviene lasciare nell'ambito attuale e quali sarà vantaggioso per tutti unificare. Io non conosco le condizioni e le caratteristiche della pubblica amministrazione e del sistema fiscale, ascolterò volentieri chi saprà dire cosa si può ottimizzare e cosa deve rimanere com'è. Parliamone. Ogni dubbio è lecito e va ascoltato e chiarito. Dobbiamo arrivare ad una soluzione condivisa, vantaggiosa e sana.

  29. Nicoletta

    Caro Gigi, mi appassiona questo brulicare di pareri e idee; credo che tutti i valtaresi siano attratti in modo irrinunciabile da tale argomento! E allora perchè non prendere il toro per le corna e, visto che fra poco meno di due mesi ci saranno le vacanze natalizie, non indire alcuni incontri, come privati cittadini e parlarne?
    Incontri aperti a chiunque abbia l'interesse e la volontà di esprimere il proprio parere, sarebbe un buon punto d'inizio, non credi? E oggi abbiamo internet e facebook che ci possono aiutare...
    Comunque, come tanti, anch'io propendo per due comuni: Borgotaro e Bedonia e non per campanilismo! Alla prossima ciao

  30. Mingio41

    PERFAVORE!!!!!! Lasciamo stare i motivi campanilistici!!!!
    Fare un unico COMUNE con patti CHIARI e sottoscritti, secondo me ci saranno vantaggi per tutti!!! Quindi diamoci da fare tutti.

    Gianni Minoli

  31. Brontolo Nè

    .... Con regole di questo genere anche la minoranza non potrà portare avanti una ostruzione ad oltranza; perché saprebbero che nel periodo successivo la stessa opposizione toccherebbe subirla a loro e sarebbe il male assoluto per il territorio oltre che per loro stessi e ci sarebbe la sommossa popolare , la vergogna pubblica .

    E' evidente che maggioranza e minoranza ( non sto parlando di vincitori ed oppositori, parole ed atteggiamenti da bandire) DOVRANNO COLLABORARE .

    Dovranno essere previsti metodi di consultazione popolare rapidi e convincenti snelli e poco costosi.

    Per taluni quesiti ci dovrà essere l'apertura anche ai non aventi diritto al voto; diciamo anche ai ragazzi delle medie e delle superiori ai quali potranno essere sottoposti quesiti da adulti e che i ragazzi dovranno poter tenere assemblee solo moderate da adulti, ma non pilotate e questo fuori dall'orario scolastico .

    I ragazzi devono partecipare e devono sapere che esistono problemi che poi si ritroveranno sulle loro spalle e che il mondo non è solo SMS o giochini sull' IPHONE e che devono abituarsi a dare motivazioni alle loro scelte, e che la vita non è un gioco ! Deve essere finita di pensare che fino a trent'anni uno sia un adolescente

  32. Brontolo Nè

    Dovrà essere insegnato che dovranno portare avanti le idee che ritengono giuste e le dovranno motivare e non portare avanti le idee che potrebbero avere un tornaconto personale di qualsiasi tipo, che si educhino alla imparzialità , alla equità , alla giustizia e non alla direttiva di partito per logiche elettorali

    Solo così tra qualche anno avremo un territorio gestito secondo giustizia, secondo equità, con validi principi morali , in caso contrario tutto sarà vano ! se non si seguiranno queste regole altro che accorpare cinque comuni ... ce ne vorranno dieci !

    I ragazzi devono discutere e suggerire provvedimenti su valori morali,
    i giovani devono autoeducarsi partecipando,

  33. Brontolo Nè

    solo così facendo fra qualche anno non ci sarà necessità di posizionare dissuasori di velocità, anzi verranno tolti quelli installati nel frattempo saranno loro a trasmettere ai genitori i valori che andiamo cercando ottenendo certamente di più di qualsiasi cartello o dissuasore .

    Non mi è certo possibile andare nel dettaglio di tutto quello che penso, perché questo non mi è posibile, ma posso comunicarvi il mio pensiero a grandi linee, può essere che qualcosa vi sia d'aiuto in questo momento certamene difficile .

    Io sono convintissimo che poche regole che vadano a toccare gli amministratori ed i giovani siano necessarie e forse sufficienti per dirimere la maggior parte delle questioni, la popolazione è certamente già piena , pienissima di regole e divieti, dunque è evidente che il problema non è in questo , il problema sta da altre parti che fino ad ora è stato impensabile toccare e modificare, ma a questo punto è necessario che siano riviste le regole in modo drastico .

    Naturalmente quando parlo di giovani che partecipano non intendo assolutamente una copia in miniatura della giunta comunale , no ! assolutamente NO ! non un sindachino , non un piccolo assessore , ma ragazzi insieme che discutono tranquillamente, addirittura prevederei che chi ha parenti già in politica possa partecipare, votare, ma non intervenire nel proprio agglomerato urbano , intendo dire che i ragazzi di Borgotaro studino e tentino di risolvere i problemi di Bedonia e viceversa, solo lo spirito di collaborazione che abbatte il "campanilismo" può e deve far funzionare questi apparati comunali futuri.

    D'altra parte il concetto che "l'unione fa la forza e vince su tutto" è un concetto assai radicato e ben conosciuto, ma disatteso, ricordo che qualcuno diceva "El pueblo unido jamás será vencido" , dunque certamente si all'unione, ma con regole nuove, dirompenti, virtuose, coinvolgenti

    parafrasando Cavour mi permetto un " abbiamo fatto l'Italia ora dobbiamo fare i politici italiani "

  34. Sono un apprendista

    Penso che sicuramente i punti "contro" sono motivo di riflessione. Penso però che aver "paura" del potenziamento di Borgotaro sia il primo passo falso...
    Credo che sia ovvio che prima di adottare dei provvedimenti (importanti come questo) ci si metta ad un tavolo a parlare, discutere e decidere insieme...
    Se tutto venisse definito già dall'inizio non credo possano sussistere problemi di questo tipo... io continuo a mantenere il mio voto favorevole all'unione...

  35. Giovanna

    Signor Brontolo lei lo è di nome e di fatto..... mi lasci almeno tirare il fiato e si calmi

  36. Brontolo Nè

    Che importanza ha se un comune o due ? E' importante COME si gestisce e non si può prescindere dalla moralizzazione della politica e dal coinvolgimento dei ragazzi.
    - 5 comuni coraggiosi di esempio fulgido per tutta l'Italia ! -
    Forza... che è l'occasione buona !
    quali sono i problemi si è ben visto che li conoscono tutti ed il principale è risultato evidente essere la poca fiducia nella politica come tale, non ho letto invettive contro questo o quel politico , ma si percepisce benissimo la sfiducia nella politica .
    Allora signori ! ora che ci siamo dette le varie perplessità ... Avanti con le soluzioni ! con le proposte, e ricordatevi che le invenzioni più geniali sono venute da persone che cercavano altre cose e/o per caso, non abbiate paura di essere giudicati male per proposte che poi non avranno seguito.
    Il cervello di ognuno di noi elabora centinaia di ideema solo una verrà messa in atto, non per questo ci riteniamo stupidi, anzi ! ciò nonostante continuiamo a pensare e dirci tante cose che non faremo mai!
    Se il problema è la politica allora imbrigliamo la politica secondo le nostre esigenze e non rimaniamo succubi delle esigenze della politica ed è su questo punto che ci vogliono proposte , se la politica fosse sana od uno o due o cinque comuni penso che cambierebbe abbastanza poco. nei post precedenti ho dato qualche idea , datene altre ! Qualcuna sarà quella giusta ...

  37. Brontolo Nè

    Giovanna buona sera... sono calmissimo ! Quando mi agito ah ah ah ah
    Tiri pure il fiato , ho finito per fortuna !

  38. Rodolfo

    Massimo rispetto per le opinioni che preferiscono due Comuni, ma in una nuova ipotesi occorre chiarire quale obiettivo si vuole ottenere. Se vogliamo avere forza progettuale per le alte valli, se vogliamo fare dell'Alta Valtaro un territorio che scommette nel futuro, non si puo' pensare che ci sia un futuro per Borgotaro a discapito di altri. Sarebbe un vero disastro.
    I borgocentrici ci saranno sempre, ma costoro sono gia' ooggi chiusi in se stessi e vorrebbero rimanere per conto loro, col loro Borgo come ombelico del mondo. Credete che sono sempre meno, mentre i piu' sono aperti alle esigenze del territorio di tutta l'Alta Valtaro. Le nostre esigenze sono comuni e senza unita' d'intenti non ci si potra' salvare.
    Se si facesse il passo intermedio dei due comuni, quanto tempo dureranno? Nel frattempo non ci sara' il rischio che possa aumentare la divisione della vallata? Allora se vogliamo unire tutta la vallata, non c'e' altra soluzione che quella di un Unico Comune. Come ha gia' proposto qualcuno, facciamo Valtaro Comune Vivo anche per le prossime generazioni.

  39. KATIA

    Tanti e tutti dubbi leciti e che hanno bisogno di risposte preventive
    aspetto

  40. Paolo Giliotti

    http://www.fusionesamoggia.it questo è un sito che può aiutare a chiarire alcune cose fondamentali:

    - nulla si improvvisa;
    - senza premesse e condizioni di base che presuppongono leale collaborazione non si va da nessuna parte;
    - la politica in ogni caso fa la storia , in passato si risolveva la questione politica con le guerre e chi le vinceva imponeva la propria legge, oggi siamo passati ad altri metodi, ma la costante è che la storia non ha fretta, aspetta sempre la politica, (ma non si sa per quanto) con i suoi tempi e le sue decisoni che spesso non arrivano perchè non sono mature, ma se viaggia in treno e lo perdi non ripassa:

    - perciò che ci riguarda ai tempi dei nostri padri era consuetudine che se tentavi di andare a morosa sotto un altro campanile sicuramente le prendevi e tornavi a casa senza morosa e con un occhio nero, ai tempi nostri la cosa si risolveva con poche scaramucce, i nostri figli invece possono cirolare liberamente senza nessuna preclusione.. solo per questo però c'è voluto più di mezzo secolo, imamginiamoci quanto ci vuole per tutto il resto;
    - l'unica cosa certa è che al destino non si sfugge e sarà quello di avere un unico Comune, come sarà destino che la società nelle nostre valli sarà completamente diversa e formata da soggetti che provengono da altre culture e da altri modi di intendere l'organizzazione economica e sociale del territorio e che sempre di più incideranno sulle decisioni da prendere, questo già oggi è palese su diverse questioni che riguardano l'ambiente piutttosto che gli investimenti economici. la produzion di energia o la pianificazione del territorio;

    - ognuno ha una vita abbastanza breve per poter lasciare un segno della sua esistenza e visto che di Carlo Magno e di Napoleone non ne nascono più è solo un intera collettività che può in collaborazione lasciare un segno, non porsi questo problema vorrà dire comunque lasciare che i problemi si eliminino da soli, a Belforte nel 1946 abitavano 800 persone e forse c'erano 200 case, oggi di case ce ne sono forse di più, metà o più diroccate, ma questa notte a Belforte ci dormono si e no in 25, fra 10 anni 15 e fra 20 forse uno come a Braia ed allora è risolto anche il problema dove anmdare a fare il certificato.

    - Tutto è relativo e faccio sempre l'esempio di Belforte, nel 46 ci volevano 2 ore e mezzo a piedi ad andare ed altrettanto a tornare, magari solo per comandare un certificato per poi tornarci dopo qualche giorno e magari non era ancora pronto, oggi ci vogliono solo dieci minuti per venire a Borgotaro e magari neanche per fare il certificato, perchè si fa l'autocertificazione, ma per andare a prendere il caffè o l'aperitivo, però la la gente non ci stà, ha altre esigenze e quando le hai capite sono già superate... ecco perchè occorre pensare un pò più in grande e guardare un pò più in alto e questo riesce meglio se a pensare sono più teste e con maggiori risorse che saranno sempre poche ed allora è indispensabile tentare di organizzarsi meglio e su un territorio più vasto e più popolato.

    Alla prossima puntata.........

  41. Brontolo Nè

    ehi ragazzi! Stiamo parlando di DEMOCRAZIA! ve ne sarete certamente accorti, idee , proposte che partono dal popolo , appena si inizieranno a vedere le proposte di come attuare le idee, costringendo i politici a metterle in pratica saremo arrivati alla meta.
    I certificati? Signori chi sta scrivendo ha davanti un pc, uno notebook, un tablet uno smart ecc. recarsi al comune per il certificato ? per prima cosa il comune dovrà fornire il certificato per via telematica all'ente che lo richiede senza che il cittadino si debba recare materialmente all'anagrafe, in comune si dovrà recare praticamente nessuno. la faccenda delle certificazioni dovrà diventare praticamente trasparente per il cittadino e poi vi è l'autocertificazione! insomma l'amministrazione pubblica NON dovra' più essere un peso ed una perdita di tempo per nessuno, ma l'amministrazione pubblica che dice di essere al servizio del cittadino DOVRA' esserlo realmente.
    Conosciamo bene la brurocrazia dei certificati, dobbiamo SMETTERE di porci il problema di come andare a fare i certificati e di come recapitarli, DOBBIAMO trovare come eliminare i certificati e come i vari enti possano comunicare direttamente tra loro, ed il problema allora è risolto.
    Meno costi per tutti, meno burocrazia , più velocità, più comodità = meno tasse
    oppure stesse tasse più servizi ottimizzati.
    Lasciate che concluda con il motto della Cavalleria Italiana
    "IL CUORE OLTRE L'OSTACOLO!"

  42. Marco B.

    Prima parla il Presidente, logico, poi parlo anche io. E per Pres. si intende della Corale Lirica Valtaro, cosa avevate capito?
    Ho le idee molto confuse e non riesco a prendere una via unica.
    Ho letto giorno per giorno i commenti del primo post di Gigi e poi il secondo.
    Sono come una banderuola che vaga secondo ciò che leggo.

    Proprio in questi ultimi giorni è la proposta governativa di diminuire le province a 51. Avete seguito sulle reti nazionali gli animi dei cittadini? Io sotto quello non ci vado! I Piacebtini apriti cielo. Gli Astigiani sotto Alessandria? Mai! Eccetera eccetera. Non a caso eravamo il paese dei Comuni e delle Signorie. Ognun per se. Siamo in linea di massima rimasti quelli uomini rinascimentali che eravamo, anzi con qualcosa in meno e sto parlando di creatività e mezzi economici per realizzare le cose. Ognun per se è il motto italico del vivere comune, sia che si parli della propria bottega che del paese dove si vive.

    L'autostrada A15 non è passata per le nostre valli ed il perchè non lo conosco. L'uscita l'hanno chiamata BORGOTARO che in realtà non esiste (Borgo val di Taro si). Chi è disposto a sostituirla con un più logico VALTARO?

    Allora negli anni '80 hanno progettato la Ghiare-Bertorella, che però è terminata a Borgo val di Taro, dicevano perchè erano finiti i fondi per l'attraversamento di S.Rocco. Poi il comune di Albareto doveva fare un campo di calcio super moderno proprio dove doveva passare la super strada e la Marchesa non voleva farsi espropriare il terreno e vorremo mica far morire Gotra se non ci passa più nessuno!
    Ma chi vuoi che faccia dei nuovi capannoni a Bedonia che non arriva la strada..... più comodo un centro industriale a Borgo val di Taro o Albareto lungo il Gotra.... Certo se la strada la FERMATE PRIMA!!!

    Il fungo IGP è di Borgotaro. Troppo difficile era farlo come l'uscita autostradale, VALTARO? Vogliamo pure parlare della famosa e stradiscussa medaglia d'oro partigiana? Forse non mi fido? Si nota? Devo baciare il bastone di una unione?

    Allora che sia a 3. Possiamo controllarci a vicenda. Ricordate la storia del matrimonio e delle società? Tra qualche generazione, forse, potremo anche andare a 5, ma per ora cerchiamo di non farci troppo male e facciamoci coraggio in 3 e chiamiamoci Alta val Taro. Altrimenti mi viene in mente la scena finale di Bianco Rosso e Verdone di quello di Matera emigrato in Germania che tornando a casa con l'Alfasud rossa e strada facendo gli avevano fregato tutto........ Ricordate cosa diceva no?

    http://www.youtube.com/watch?v=kfytrZnVyak

  43. Cristina Salati

    Come ho già detto (scritto) a Gigi anch'io avevo lo stesso dubbio su Borgotaro, nonostante sia borgotarese!

    Ribadisco, i dubbi sono 'sani', guai se non ci fossero.
    Credo che la cosa migliore sia quella di discuterne e comunque penso che la maggior parte delle persone che scrivono e hanno scritto abbiano come speranza un grande cambiamento a monte, una specie di reset e da li ripartire cercando soluzioni, progetti che soddisfino le esigenze e i bisogni del 'popolo' e non più quelle del 'sovrano' (scusate i termini eccessivi ma penso rendano l'idea).

    Non saremmo e primi e spero tanto neanche gli ultimi, quindi come nei problemi più semplici comincerei, come già ampiamente suggerito, col chiedere e guardare a che ci è già passato.

    Sono contenta che anche questo post riscuota successo perchè vuol dire che l'argomento è interessante.

    Buona serata.

    Cri.

  44. Brontolo Nè

    Marco, COME DARTI TORTO ! hai perfettamente ragione e tutti i miei ragionamenti sono tesi proprio ad eliminare questi problemi.
    Alla base, la radice di questi mali quale è ? ebbene lo dico a chiare note e quel male che deve essere combattuto ed estirpato alla radice, curare i sintomi non serve !
    1 , 2 , 3, 5 comuni ! manca chi dice 4 e siamo a posto !
    Cosa importa il numero dei comuni se il problema è un altro ?
    Se vogliamo fare ... allora uno ! con i provvedimenti giusti però , senza rimanere ancorati alle vecchie concezioni di gestione del comune e della politica, via tutto e tutto ex novo ad iniziare dalla mentalità ! Se no non si va da nessuna parte .
    Chi dice 2 è perché ha paura che le cose rimangano come ora ed allora uno sarebbe ingestibile, chi dice da due in su , in raltà vuole che le cose rimangano come sono perché proprio non si fidano del cambiamento ed hanno buonissimi argomenti , senza dubbio ! Ma si può migliorare solo se si prova a cambiare quello che non va.
    BISOGNA AVERE IL CORAGGIO di trovare le cause vere e combattere quelle e non stare a rifare l'elenco di tutte le cose che non vanno , le conosciamo bene ! ok !
    Cambiando le persone al comando , cambia qualcosa ?
    Allora dove è il problema ?
    I partiti per rinnovarsi si cambiano il nome ... ma non cambia nulla !
    Dove è il problema vero ?
    Quello deve essere risolto !

  45. Cristina Salati

    Pienamente d'accordo con Brontolo Nè, a parer mio hai centrato il punto, è necessario un grande cambiamento in alto, se no neanche da parlarne....

  46. Giuseppe

    Borgotaro resterà solo e nessuno degli altri vorrà perdere la sua piccola autonomia, la lunga mano di Bologna fa paura non credo ai sogni quindi, Borgotaro e Altavaltaro e tanti auguri ai giovani che credono nella loro valle.

  47. Raffaello

    Le unioni Borgotaro-Albareto e Bedonia-Compiano-Tornolo mi sembrano più logiche per motivi storici, logistici e perché nelle comunità di tali dimensioni è più facile conoscersi, comunicare, lavorare insieme.

  48. Peppino Serpagli (Mi)

    Raffaello ha perfettamente ragione. Meglio due: Bedonia e Borgotaro. Un solo comune sarebbe troppo drastico.
    Peppino Serpagli (Mi

  49. Marco Biasotti

    Vedo che in tanti propendono per 2 comuni... secondo me perdiamo un' occasione.
    La Val Taro deve essere unita non divisa, ci vogliono obiettivi COMUNI E CONDIVISI, bisogna lavorare INSIEME... altrimenti rimarremo quello che siamo... una accozzaglia di teste dure ognuno per se in ordine sparso.
    La fine!

  50. Andrea

    Io sono per il comune unico, è un passo forse più pesante, forse più lungo, ma nè troppo lungo nè troppo pesante. L'idea dei Due mi piace poco. Trovo entrambe le soluzione difficilmente attuabili, in tutta sincerità ci spero molto ma per ora ci credo ancora poco, farne due significherebbe essere ancora divisi, quello che mi piacerebbe, e per me è già così da anni, è far parte della Valtaro.
    Mi è sempre interessato poco il paese Bedonia, Borgotaro, Albareto ecc ecc, mi piace la Valle.
    Dove vivi? In Valtaro

  51. Claudio Agazzi

    Buongiorno

    Bedonia, Compiano e Tornolo. Il resto è un altro capitolo.

    Albareto non vuole aggregarsi a Borgo Val di Taro? Si aggreghi a Bedonia, Compiano e Tornolo.

    Nome: Bedonia in Altavaltaro, Compiano in Altavavaltaro, Tornolo in Altavaltaro. Il comune è Altavaltaro. La sede municipale Bedonia (e non perché sono di Bedonia).

    Via le sedi municipali. Ci mancherebbe che facessimo questo per risparmiare e poi manteniamo la struttura. I tre comuni sono molto vicini e problemi di trasporti non ce ne sono e se ci sono si risolvono.

    Il personale rimane fino al pensionamento. Viene ridisegnata la pianta organica. Se va bene questa ok altrimenti si risparmierà mano a mano che il personale va in pensione. Adesso è in più? Meglio, miglioreremo i servizi.

    Altavaltaro. Da qui si parte. Si fa comunicazione, si spingono iniziative. Come proposi si crea una figura di supporto all'economia del territorio. Stipendio minimo incentivato dai risultati. Con i risparmi dell'accorpamento si può tranquillamente fare.

    Via i politici dalla gestione delle cose. In genere non sono capaci, anzi in genere sono incapaci altrimenti farebbero altro.

    Massima valorizzazione della meritocrazia.

    Via la mafia delle famiglie e degli amici.

    Massima trasparenza. Pubblicità agli atti.

    Metterci la faccia sempre.

    Il resto à fuffa

    Cordialmente

    Claudio Agazzi
    Dittatura Illuminata

  52. Remo Ponzini

    Caro Caludio,

    Sei stato molto incisivo e pragmatico mostrando una chiarezza di idee esemplare. Condivido la tua impostazione perchè su questo argomento ci siamo già scambiati mille riflessioni. Mi rimane l'incertezza se preferire un unico raggruppamento o due. Se si farebbe a prescindere opterei per un solo comune. Divesamente avrei il timore che il gradino da superare si trasformasse in un muro invalicabile. Il solito dilemma.
    Ciao,

  53. Claudio Agazzi

    Ciao Remo

    Secondo me il tema non si pone. Se a raggrupparsi fossero Tornolo e Compiano allora si... direi si tratterebbe di un raggruppamento di poca sostanza, ma l'unione dei tre comuni che hanno già tanta storia in comune e vicinanza mi pare adeguata e facile da ipotizzare.

    Altrimenti perché non prevedere anche Bardi, Valmozzola, Bore.... Occorre darsi uno schema che pare essere quello dei 5000 abitanti e delle logiche come quelle della storia, vicinanza, ecc.

    Purtroppo siamo umani e sbagliamo e come vedi quando il potere è concentrato troppo da una parte si tende a sminuire o a danneggiare l'altra. Lo spopolamento dei tre comuni a favore di Borgo Val di Taro è evidente, innegabile. Quante persone che conosco abitano là? Tante.

    Ora non è con la semplice unione che si inverte la tendenza ma è solo il primo passo verso un cambio di mentalità che dovrebbe presupporre poi a ben più incisive azioni.

    PS. Noto la latitanza dei Signori sindaci e amministratori da questa discussione... mi sa che sono rimasti indietro come sempre. Il buon Pizzarotti l'altro giorno ha scritto un post su Facebook per chiedere un contributo a chi volesse per le panchine in centro e per chiedere cosa si pensava di un modello piuttosto che dell'altro... ah che lontananza... ops ma vero i Sindaci sono tutti molto impegnati. E' solo quello di Parma che ha tanto tempo a disposizione.

    Una volta ho offerto del cemento al comune d Bedonia per mettere a posto il marciapiede su un ponte... Se ci fosse stato il "Pizza" avrebbe accettato al volo :)

    Cordialmente

    Claudio Agazzi

  54. E. Mazzadi

    Ciao a tutti.
    In effetti, come avevo già scritto in un altro post sul forum, anche secondo me l'unione dovrebbe partire da Bedonia-Compiano-Tornolo e mi piace anche la denominazione proposta da Claudio. Un comune di tale portata potrebbe bilanciare il "peso politico" che Borgo Val di Taro ha sempre avuto ed innescare un meccanismo di accorpamento di altri enti. A presto e grazie a tutti per questo sforzo collettivo.

  55. Luciana.

    Gigi, scusa il ritardo ma ero fuori uso.
    C'é chi ha le idee chiare e chi un po' meno, io appartengo a questi ultimi.
    Penso pero' che si vuole imprimere veramente una svolta di utilita' per il territorio dell'Alta Val Taro occorre un Comune unico, un Comune che amministri non per tornaconti personali o campanilistici, ma per il bene, appunto, comune.
    Devono essere chiare le linee di principio, il compito é di amministrare trovando le soluzioni per ogni problema lasciando fuori la politica dei partiti. Solo se riusciremo ad uscire dalla zavorra dei personalismi e dai tornaconti personali si riuscira' a creare una struttura valida ed equilibrata. Grazie del tuo impegno e di quello di tutti gli amici.

  56. Peppino Serpagli (Mi)

    Poco tempo fa, nella parte elvetica della vicina Val Bregaglia (confina con la provincia di Sondrio) 5 comuni italofoni si sono uniti in uno solo: Bregaglia.
    Se ben ricordo, é bastato un semplicissimo referendum fra tutti gli abitanti dei precedenti 5 comuni. Nella patria dei "lacci e lacciuoli" (parole di Guido Carli, che da vivo fu anche governatore della Banca d'Italia) quanta pastoie e inghippi e manomissioni dei soliti noti (i partiti sedicenti democratici) bisognerebbe superare per arrivare a un comune Altavaltaro derivante dall'unione di 3 o 5 comuni ora esistenti? Suppongo un mare, senza contare che alla fine della fiera magari potrebbe intervenire la Corte Costituzionale ad annullare tutto. Magari per una virgola di troppo.

    Peppino Serpagli (Mi)

  57. Brontolo Nè

    Brava LU (Luciana),
    hai fatto la chiara sintesi dei miei interventi.
    Io mi sono dilungato in azzardate (ma neanche poi troppo) proposte di soluzioni per arrivare a quanto tu sinteticamente auspichi.
    - Formazione delle nuove generazioni (medio e lungo periodo) avulse da partiti politici nazionali.
    - Norme stringenti per i politici amministratori e tecnici (nell'immediatezza).
    - Organizzazione di rapide e poco costose consultazioni popolari.
    - Sensibilizzazione dei cittadini verso il pubblico abbandonando i campanilismi e personalismi
    sulle soluzioni per portare avanti questi punti cardine mi sono assai dilungato ed ho chiesto che tutti si adoperino non a ribadire ciò che non va , che è palese a tutti, ma a non vergognarsi di proporre soluzioni perchè è sulle soluzioni che si deve discutere, discutere circa la colpa di questo o quello serve veramente a poco, oramai il latte è stato versato, dobbiamo trovare la soluzione affinchè non si versi più.
    Abbiamo visto che anche cambiando il lattaio il latte continua a versarsi, dobbiamo proprio cambiare le modalità di trasportare il latte in modo che qualsiasi lattaio ci sia il latte non possa essere versato .
    Naturalmente il latte non c'entra per nulla, ma chi vuol capire capisca !
    Sono d'accordissimo su un comune solo, perchè a quello si dovrà arrivare e passare attraverso una fase interlocutoria di due comuni non farebbe altro che far perdere almeno dieci anni di tempo con infinite discussioni e potremo assistere ad un campanilismo ancor più radicato tra i due comuni e questo deve essere evitato in tutti i modi è per questo motivo che auspicavo la redazione di una "Costituzione" una "Magna Carta" dell' Alta Val di Taro successivamente estensibile a tutta la Valle ove siano previsti stretti binari in cui contenere la politica, ampio spazio alle consultazioni popolari ecc. ecc. può essere inizialmente difficile, ma con l'andar del tempo avremo grandi probabilità di ottenere quella democrazia vera, popolare, sana, virtuosa, che viene diretta dalle coscienze della gente, quella democrazia in cui credevano i nostri Padri e che non è morta, i nostri Padri l'hanno nascosta, seminata, coltivata, dentro di noi si tratta di avere il coraggio di tirala fuori SUBITO, il ferro è caldo, come dice Gigi !

  58. Lorenzo F.

    Il problema primario del...Pizza (si dice così?) è scegliere il modello delle panchine... mamma mia che ristezza! Purtroppo qui per noi il problema è sopravvivere.
    Ben venga l'Altavaltaro.

  59. ValeBD

    Io continuo a pensare a un Bedonia-Compiano-Tornolo e un Borgotaro -Albareto, appoggio Battoglia, Marco B, e Claudio Agazzi.... far funzionare tutto in cinque comuni con un territorio cosi vasto, il campanilismo, la supremazia storica di Borgotaro ecc ecc ecc e tutto da un giorno all'altro mi sembra pura utopia!
    Le grandi cose si fanno partendo dalle piccole cose e come disse Cavour fatta l'italia ora bisogna fare l'italiani, e come ha detto qualcuno stiamo ancora qui a cercare di farli... quindi procediamo per piccoli passi con un bel tre e due !!! E comunque fare cinque comuni insieme e poi lasciare i relativi municipi ecc è un controsenso !! E comunque già abbiamo problemi con la provincia che finiamo per essere o PAPI o PIPA e in entrambi i casi ci va male!!

  60. Michele D.

    Gigi quello che tu scrivi è quello che la gente si aspetta dai nostri politici locali, è la formazione di un’unione dei nostri 5 comuni che permetta una gestione accorpata e oculata dei servizi pur mantenendo invariata l'autonomia dei singoli comuni (nessuno a discapito dell'altro). Se riuscissimo sarebbe una vittoria al valor civile.

  61. Maria Patrizia

    ho letto attentamente tutti i commenti, ho cambiato la mia idea, forse sarebbe più valida, almeno all'inizio, la creazione di due "comuni" Borgotaro ( con Albareto) e Bedonia ( con Compiano e Tornolo) anche tenendo presente il discorso geografico dei confini. Non lasciamo comunque cadere il progetto

  62. Simone

    Rispondo a Gigi che ha risposto a me..
    Continuare a tenere gli uffici negli attuali stabili nei vari paesi sarebbe come togliere il pelo al lupo..., ma il vizio rimane, se è solo una questione di nome ok, ma secondo me deve essere un cambiamento significativo a livello gestionale ed economico.

  63. PK

    L'idea è bellissima, pensa te un'unica gestione del territorio, una "manutenzione" economica univoca senza interessi di campanile, una razionalizzazione delle risorse per offrire servizi efficienti ai cittadini, semplificazione delle procedure, uniformità dei tributi... ma... non ci credo, assolutamente, un esempio è quello che ha prodotto la Comunità Montana, che ha fatto? Nulla!
    Un utilissimo postificio, un luogo di discussione e spartizione delle entrate statali o regionali, di lauti gettoni di presenza e di finanziamenti sul nulla (vogliamo ricordare la famosa ippovia?). La Comunità montana era nata con le finalità di cui qui discutiamo, e i risultati?

  64. Luigi Battoglia

    Provocatoriamente...... giusto per "provare la pressione" ai sostenitori dei cinque comuni:
    Perchè non fare un UNICO comune con sede a Bedonia?
    Dal punto di vista geografico è quello maggiormente equidistante da tutti gli altri.
    Sarebbe anche un bel modo per tentare di riportare il baricentro almeno di alcuni servizi un po' piu a monte.
    Attendo delucidazioni dal buon Giglio e company. Sono certo mi appoggeranno......

  65. Mauro Delgrosso

    La nazione più grande e popolata del mondo, quella in costante crescita, è il web. Quando comunichiamo con qualcuno, quando compriamo cose e servizi in rete, non ci preoccupiamo più di tanto sulla sua collocazione geografica. Se iniziassimo a pensare in questo modo? Ad esempio, se il comune fosse "virtualizzato" e i servizi e con loro i diritti, invece di costringere al movimento i cittadini, vista anche l'età media della Valle, andassero direttamente a casa del cittadino, dell'impresa? Facendo un po' di conti, probabilmente su una massa di 15.000 utenti la cosa potrebbe essere fattibile. Del tipo, idea estrema: l'anziano, dotato di sistema telematico semplificato, fornito dal comune (smartphone dedicato, tablet, telefono, TV,...) piuttosto che il badante, oppure un familiare, comunica con un contact center comunale (la sede virtualizzata) e chiede aiuto, chiede servizi, chiede informazioni. Poi, un funzionario, o un gruppo di essi, dotato di apparecchiatura portatile che possa collegarsi ai vari sistemai della pubblica amministrazione, si reca a casa dell'anziano, in un tempo ragionevole. Idem per poste, telemedicina, servizi, tasse, banche, consulenza. Visto che pensare in grande non costa nulla, costa come pensare in piccolo, perchè fermarci alla sede fisica? Perchè non trasformare un problema in un'opportunità. Siamo di fatto fermi, volendo ripartire, cerchiamo di fare un balzo, non un passettino timido...

  66. De Paoli

    Su ragazzi!!! Non siamo nemmeno 15000 abitanti in cinque comuni e abbiamo tutti gli stessi problemi e se vogliono rendere effettivi i nostri servizi non possiamo piu' rimanere alla finestra ad aspettare la manna dal cielo. Oggi siamo divisi in tutto, dal casello autostradale, alle fiere, al fungo igp (cit. Marco B.). Non possiamo piu' agire singolarmente e sostenere dei costi fissi, diventa dunque inevitabile ragionare insieme e quanto prima

  67. Gianpaolo Serpagli

    A tutte le persone CAPACI che non fanno politica perchè come diceva Beppe Viola non si sono mai occupati di politica perchè dicono che la politica l'è una roba sporca e che votano scheda bianca per non sporcare, comunico che stamattina la Gazzetta di Parma ha pubblicato la classifica IMU dei comuni della provincia.
    A quelli che ci hanno raccontato per anni che dovevamo prendere insegnamenti dal Sistema Parma (Ubaldi-Vignali-Villani) e ora ci propipano il sistema partecipato dei 5stelle (Pizzarotti-Capelli-Barilla) consiglio una lettura approfondita e meno supponenza.
    Con molta umiltà un amministratore latitante, rimasto indietro e incapace, che però per vivere non ha bisogno della politica.

    Gianpaolo Serpagli

  68. Claudio Agazzi

    Ciao Gianpaolo.

    Orpo è vero. Il tuo modo di comunicare, come si evince anche da questo post, non ha nulla da invidiare a quello di Pizzarotti.

    Trasuda la stessa sostanza, si percepisce in modo forte e intenso il piacere di conversare con la gente, il dialogo, la partecipazione, ma ribadisco soprattutto il PIACERE.

    Quell'incapace di Pizzarotti avrebbe perso del tempo per dirci cosa ne pensa dell'unione dei comuni e invece tu molto più dall'alto hai pensato bene di rispondere ad un povero blogghista come il sottoscritto (la prossima volta puoi citare nome e cognome:)

    Ho sbagliato io Gianpaolo. Sono andato fuori tema e ti ho trascinato con me. Cercherò di non farlo più.

    La prossima volta che mi vedi per cortesia offrimi da bere :)

    Ciao

    Grazie Gianpaolo.

    Claudio Agazzi

  69. Gianpaolo Serpagli

    Caro Claudio,
    Poi non rispondo più perchè rischia di essere una conversazione tra noi due. Se vai a leggere con attenzione ho già risposto alla proposta di unione o fusione. Sono andato fuori tema, perchè non mi sento un incapace, un politico che vive di politica, un amministratore che non risponde visto che come puoi verificare in tutti gli argomenti che Esvaso propone dico sempre la mia cercando di impegnarmi a portare avanti le proposte che vengono fatte. Cito ad esempio la biblioteca. Da subito l'amministrazione di Bedonia si è aperta su questo forum ad un dialogo costante, invitando spesso la cittadinanza ai convegni che organizziamo. I convegni che tra l'altro sono molto partecipati dalla gente e non dagli internauti. Sono intervenuto solo perchè mi sono sentito insultato (credo che sia palese che i tuoi erano insulti) senza motivo.
    Il passaggio su Parma credo sia la dimostrazione che i modelli che ci hai proposto tu nel passato non abbiano avuto un gran finale. Al contrario gli amministratori incapaci e montanari che tu con molto populismo butti nello stesso calderone stanno facendo spendere meno ai loro concittadini. Tutto qui.

    Gianpaolo Serpagli

  70. Claudio Agazzi

    Ciao Gianpaolo

    Ma perché necessariamente hai pensato mi riferissi a te? Personalmente ti ritengo invece capace di amministrare e lo dico senza ironia. Poi come tutti e quindi come me hai dei difetti, la comunicazione in primo luogo. Detto questo ti ho sempre ringraziato per l'impegno che metti tu e tutta l'Amministrazione.

    E' la classe politica in generale che è incapace o tutti i debiti prodotti li dobbiamo prendere come modello di riferimento? E' il modello di classe politica che va cambiato. Ti pare che un politico possa amministrare un milardo di spesa all'anno di una asl Lombarda ad esempio? Ma dai.. La classe politica è inadeguata perché vuole il potere e non sa amministrare.

    Non dire balle però. Da subito sono stato io a sollecitare più volte il sindaco perché intervenisse, perché facesse diventare Esvaso/Forumvaltaro un luogo di comunicazione con la popolazione. Non ce l'avete nel dna mi spiace, ma non è una colpa.
    C'è un'area del Forumvaltaro che mi pare dedicato alla comunicazione tra l'Amministrazione e la popolazione. Abbandonata a se stessa, anche di recente qualcuno ha chiesto come mai, indirizzando la missiva a voi e voi non l'avete degnato di nota.

    Internauti e gente è la stessa cosa Gianpaolo, qui mi spiace sei ancora non l'hai capito. Le centinaia di persone che sono qui sono POPOLAZIONE.

    I modelli che ho proposto io? Ubaldi caro Gianpaolo ha fatto rinascere Parma. E' stato un modello e lo schifo prodotto in seguito sicuramente non lo cancellerà. La gestione Vignali non può essere un modello se non negativo.

    Pizzarotti non è un modello è un esperimento. Io osservo senza timore e dico quello che penso senza partito preso. Pizzarotti ha inaugurato un buon modo di fare politica che non piace solo a me.

    Detto questo anche io non scriverò più sull'argomento perché diventa un dibattito a due. Mi scuso.

    A presto

    Claudio Agazzi

  71. Lodovico Molinari

    Comune Unico secondo la mia modesta esperienza di 3 anni di amministratore dico che è veramente dura cercare di scalfire logiche campanilistiche ma se magari prima o poi si potrebbe ottenere il risultato di avere una parrocchia con + campanili penso sia difficile gestire un’area così vasta da parte di volontari-amministratori con una visione a tutto il territorio, vedrei sinceramente migliore la soluzione di una gestione unica di Tornolo-Bedonia-Compiano in quanto nel giro di pochissimi km si potrebbero avere servizi migliori per la popolazione…
    Certo ci sarebbe da valutare come garantire i servizi nelle tre località onde evitare che a causa dell’accentramento da una parte la gente abbandoni i propri paesi per comodità. Detto questo poi bisognerebbe stringere patti chiari per far si che la politica Turistisca-Scolastisca-Sanitaria-Sociale veda tutto il comprensorio andare su una stessa linea senza che nessuno possa abusare di avere servizi nel proprio territorio (sarò + chiaro bisogna difendere con i denti l’ospedale, la ferrovia e quant’altro a Borgotaro ma allo stesso tempo è ora che si ascolti le esigenze di chi vive + in su in modo da avere un’intera valle popolata con uguali esigenze e aspettative).
    Siamo disposti ad esempio a valorizzare il comprensorio di Albareto-Compiano-Tornolo-Bedonia? In concreto nn a parole!!! Penso che il Comune sia l’unico ente vicino ai problemi della gente e per questo è necessario che sia funzionale e gestibile, poi a volte ci possono essere amministrazioni o amministratori + sensibili all’ascolto e + o – veloci a risolvere i problemi ma almeno ci provano e cmq ognuno di noi sa con chi ha a che fare e dunque valutare se dare fiducia o no invece a Roma.
    Concludo per quel che conta dando la mia massima disponibilità a quello che la ns gente preferirebbe per la gestione del territorio. Saluti a tutti.

    Lodovico Molinari

    PS: allego mio compenso (penso uguale agli altri Comuni) a proposito quella cifra la porto in dichiarazione e alla fine saranno circa € 90,00 netti a cui bisogna almeno sottrarre tutte le spese di telefono in quanto utilizziamo il ns personale, alla fine fate i conti qsto per dire che i costi della Politica non sono certo da ricercare nei piccoli Comuni ma da altre parti.

  72. Gigi Cavalli

    Intervengo per puntualizzare il commento di Lodovico.

    - Nei circa 160 interventi pubblicati (sia favoreli che contrari), non ne troverai uno, nè mio e nè di altri, che fa leva sui costi della politica locale, tutti siamo ben consapevoli che amministrare dei piccoli comuni come i nostri, dal punto di vista economico, si fa solo della beneficenza, ed è ben chiaro lo scopo che ognuno di voi vuole dare, ovvero offrire il proprio contributo per migliorare la dura vita quotidiana della gente che vive in Appennino.

    - La busta paga che mi è stata inviata non riesco tecnicamente ad allegarla al commento, in ogni caso confermo la cifra indicata ed è disponibile a chi me ne farà richiesta.

  73. Gilio

    Ho già campato un pò ed ho anche il capello grigio, quindi, nel primo mio intervento ho premesso due cose, una che parlavo da segretario di un partito, che guarda a caso non è estraneo alle maggioranze che amministrano i 5 comuni ed ho anche detto che probabilmente qualcuno storceva il naso, l'altra che ero di Borgotaro e presumevo fosse un altro motivo per ristorcere il naso in quanto potevasi pensare quanto di subdolo ci fosse nel mio intervento.
    Conosco bene il pensiero medio dei miei concittadini ed anche di quelli oltre il ponte Scodellino e devo dire che la sintesi di quest'ultimo è ben rappresentata dall'intervento del mio amico Marco Bernabò che può sentirsi il rappresentante di una buona maggioranza, non avevo e non ho dubbi.... questa discussione però è nata non perchè la nostra è la valle del bengodi, ma probabilmente perchè i problemi invece di diminuire aumentano ed allora credo che tutti dovremmo metterci in discussione e chiederci se le nostre ataviche abitudini ovvero convinzioni hanno ancora ragione d'essere tali ed inammovibili.
    Uno dei centri specializzati a livello mondiale per le riparazione delle bilance Berkel è a Varano Melegari da lì un signore con il cervello fino ripara bilance di quella marca per tutto il mondo, lavorando con un PC su internet ed usando dei corrieri, non fa un passo, quello che interessa ai suoi clienti è il servizio che fa, come lo fa, al costo a cui lo fa a nessuno interessa dov'è.
    Ai cittadini di questa valle interessano i servizi di cui hanno bisogno ed il lavoro per poter continuare a vivere in questa valle perchè comunque ci stanno bene ed allora pensiamo alla sanità, alla viabilità, all'assistenza alle categorie deboli, alle scuole materne, alle scuole primarie e secondarie, alle scuole superiori, ai trasporti, al servizio dei rifiuti, dell'acqua e di tutti gli altri beni per il fabbisogno di un cittadino, possibilmente ben organizzati ed a costi il più basso possibile.
    Non credo neanche che siano interessati a chi glieli da, se il comune, l'unione dei comuni o qualche altra società di servizi e neanche da dov'è la cabina di regia, gli interessa magari avere la possibilità di un interlocutore il più vicino possibile e qualificato in caso di bisogno.
    Ho gia detto che nulla si improvvisa e le decisioni a volte non sono mature perche magari la maggioranza dei cittadini non è convinta e magari mentalmente ancora lontana da questo intendere, occorre cambiare la mentalità e questa è una strada molto irta e sassosa, io non ho preclusioni a qualsiasi soluzione. Bedonia è già il riferimento delle parrocchie di tutta la valle ed i preti a volte vedono più lontano, se dev'essere sia, d'altronde noi al Borgo tra le tante cose abbiamo da almeno 25 anni come fiore all'occhiello abbiamo una discarica che è stata al servizio di tutta la valle ed anche oltre e che durerà per secoli e che nessuno rivendicherà, quindi potremmo anche ritenerci soddisfatti.
    Tanto dovevo................

  74. Luigi Battoglia

    Il mio buon vecchio amico Paolo [Giglio] è sempre stato persona arguta e dal cervello fino.
    Di questo non avevo dubbi!
    L'esempio da lui citato della discarica in effetti cade a fagiolo.
    Borgotaro, con grande responsabilità e disponibilità per tutta la valle, si prese in carico il grosso onere di ospitare la discarica dell'intero comprensorio, sacrificando parte del suo territorio per risolvere un problema di tutta la valle [e non solo].
    Ciò vi fa onore!
    Quello però che si dimentica di scrivere [e che funge perfettamente da cartina di tornasole] è che Borgo val di Taro per tutti gli anni nei quali fu operativa la discarica di Tiedoli, incassò grosse cifre [piu che giustamente] per quel servizio; peccato però si sia "scordata" di mettere da parte anche solo una piccola parte di quegli introiti.
    Il "post mortem" infatti ha pensato bene di "scaricarlo" [trattandosi di discarica che altro poteva fare] sul bilancio della Comunità Montana; quindi [per la proprietà transitiva] sull'intera collettività valtarese.
    La conseguenza è di fatto stata la "blindatura" dei futuri bilanci della Comunità Montana stessa; rendendola di fatto un ente apparentemente inutile tanto minimi divennero i suoi margini di manovra.
    Questo è l'esempio di quanto da me temuto.
    Un unico comune con al centro l'entità equivalente al resto del territorio, è soggetta a forti spinte concentriche [se preferite "Borgo_centriche"] e pertanto e sollecitata a prediligere le scelte che risolvano i problemi del capoluogo.
    Magari dividendo da buoni fratelli le criticità.

  75. Gilio

    E no caro Luigi non tentare di barare... Borgotaro ci ha messo il terreno... e come tale gli spettava una ricompensa peraltro con l'obbligo di investire in opere e non in conto tassa rsu... tant'è che i cittadini del Borgo hanno dovuto pagare l'intero costo di smaltimento come gli altri comuni... la gestione era della Comunità Montana che sui rifiuti ha basato il suo bilancio di almeno 2O ANNI... è evidente che era la Cominità Montana a dover pensare di accantonare i fondi per la gestione post-mortem... si da il caso che io in quel periodo io fossi amministratore del Comune di Borgotaro e la convenzione la conoscevo molto bene....... in ogni caso qui la chiudo e non mi farò trascinare in perdite di tempo che avrebbero l'effetto di quando ci si mette a frustare il vento, non ho nessuna intenzione di convincerti adesso.. sei giovane... l'importante.... che ti ricordi del sottoscritto quando dovrai subire dall'alto l'imposizione di un unico comune magari da Fornovo in su ed avrai perso l'occasione di esserne un protagonista.........

  76. Maria Pia Cattaneo

    Ciao a tutti, argomento spinoso eh? Ma non per questo intendo sottrarmi alla discussione.
    Ho riflettuto molto circa l'opportunità di scrivere o meno, chiedendomi se un mio intervento potesse interessare a qualcuno, o almeno portare un piccolo contributo, almeno teorico, ma siccome noi amministratori, da qualcuno veniamo sempre presi per il colletto e accusati di nasconderci dietro un dito (talvolta ingiustamente) vorrei esprimere un'opinione, puramente personale perchè non conosco bene la materia e questo è un tema che andrebbe studiato molto, inoltre chi mi conosce sa che non ho particolari legami con nessun partito (purtroppo o per fortuna).
    Le divisioni che esistono tra i nostri comuni e mi limito ai 5 in questione, sono molte, basti pensare che all'interno dello stesso comune il dialetto cambia nel giro di 2 KM, e anche meno, e pure il modo di cucinare alcuni piatti tipici. Questa però è la vera ricchezza dell'Italia. Inoltre l'Europa stessa è unita, ma nella realtà molto individualista. Ciò va sicuramente ricercato in motivi storici, anche molto antichi. Pensiamo che nel giro di 25 Km esistono due castelli Bardi e Compiano.
    Concludendo la parentesi pseudo-storica, è ovvio che le affinità tra i nostri comuni sono molto più dei motivi di divisione. Credo però che le difficoltà che si potrebbero riscontrare nell'unire tre o cinque comuni sarebbero come minimo di tipo logistico; diventerebbe un territorio immenso. Pensiamo che solo all'interno del comune di Bedonia, le strade percorse dal personale del comune per lo sgombero neve (non considero quelle appaltate a esterni) sono attorno ai 100km. Certo, con la volontà e il buon senso si possono risolvere quasi tutti i problemi, ciò non toglie che ce ne sarebbero tanti e tanti.
    Per concludere io sarei più favorevole ad un'unione a tre e due, Bedonia-Compiano-Tornolo e Borgotaro-Albareto, o magari far scegliere ai cittadini dei cinque comuni come aggregarsi. Mah si potrebbe fare?????
    In ogni caso forse l'unione fa la forza, ma saremmo sempre pochi per essere forti.

  77. Marco Biasotti

    Maria Pia, condivido quello che hai detto... ma... quell'ultima frase finale ha rovinato tutto, ha il sapore di una resa, suona come... facciamo quello che vogliamo, tanto è inutile.
    Sicuramente ho interpretato male io, ma quella frase mi ha messo i brividi.

    Non me ne volere... con amicizia Marco.

  78. Maria Pia Cattaneo

    Ciao Marco, no non voleva essere una resa, ho solo espresso un timore, legato all'esperienza, la mia speranza e' che non si voglia legare tutto ai numeri, anche se mi pare che dal governo centrale i conti vengano sempre fatti in questa direzione.....
    In ogni caso se l'unione di comuni va fatta dovra' essere (sempre a parer mio) non tanto per cercare di avere forza verso l'esterno, ma per dare piu' sicurezza a chi in queste zone ci vive e a chi ci vuole restare.
    Hai fatto bene a chiedere un chiarimento, spero di avertelo dato. A presto maria pia

  79. Marco Biasotti

    Certo Maria Pia, ero sicuro che fosse così, ma ho voluto sentirtelo dire.
    Per il resto sono convinto che le due cose siano legate, i numeri sono importanti, oggi più che mai, sarà anche brutto ma è così.
    I presunti problemi di egemonia di uno sull'altro, sono facilmente superabili, abbiamo l'occasione di ricominciare da zero, di riscrivere le regole... "basta" fare una vera e propria costituzione della valtaro con regole CHIARE E CONDIVISE da tutti fin dall'inizio e il problema non si pone più.
    Certo sarà tutt'altro che facile, ma almeno proviamoci.
    Per esempio si potrebbe pensare a regolare il numero dei consiglieri in numero pari per ogni ex comune e non in base agli abitanti... giunta formata da 20 persone, bene, 4 di Bedonia, 4 di B.Taro... e così via...

  80. La musa ispiratrice

    Caro gigi, non smetti mai di stuzzicarci....
    ho notato una forte sensibilità, da parte di tanta gente comune, nostri coetanei, ma trovo latitantismo dalla classe politica in carica.... a dire il vero il buon Rossi si è reso diponibile ad un incontro e sicuramente dimentico qualcun'altro e me ne scuso...
    Ma caro compagno gigi, con i cinque comuni uniti i nostri politicanti saranno più forti o più deboli di ora?
    ....e secondo te, in caso di unione, la gestione politica, tutelerà la debole economia della montagna sfondando il patto di stabilità (precludendo la candidatura futura) oppure sarà il l'ennesimo trampolino di lancio per la carriera politica dell'uomo di turno?
    Ai posteri l'ardua sentenza..... Io gigi non mi fido di nessuno nemmeno della matematica perchè se hai una mela e la moltiplichi per 0 la mela sparisce.... comunque andiamo avanti l'unione dovrebbe far la forza....
    buona notte gigi

  81. Valeria M.

    Dico la mia e penso anch'io che sia giunta l’ora di far finire il tempo del campanilismo, dobbiamo aprire la strada all'unione comunale e condividere tra tutti i servizi essenziali come scuola, sanità, manutenzione strade, trasporti pubblici e scolastici, polizia municipale, gestione degli uffici comunali e manutenzione degli edifici pubblici, ecc. ecc, come se fossero in un unico e grande municipio.

  82. Camila Parada Raineri

    Ma il gioco non era che per parlare ci si metteva il nome e quindi la faccia?
    Caro Gigi, a me interessa ben poco se tu conosci le persone che usano pseudonimi e frequentano il tuo salotto. Molti di noi non sappiamo chi siano PK, La musa ispiratrice e tanti altri como Brontolo Nè, per esempio, che si è preso la poltrona più comoda del salone e continua a parlare senza presentarsi. O ce li presenti tu o si presentano loro.
    Allora ci inventiamo tutti un nome d'arte e via a chiaccherare con addoso una maschera come se fossimo al carnevale di Venezia.
    Almeno per questo tema... giù la maschera!
    Un minimo di educazione e tanto di rispetto per chi legge.

  83. Gabriele Boffetti "La Musa Ispiratrice"

    Egr. Sig.ra Camila Parada Raineri, con la presente sono ad evincerLe che molti cantanti, calciatori ed attori persino camorristi (sandokan) e per finire i parlamentari, pensi all'onorevole del Popolo della Libertà che ha scritto l'articolo per cui è stato condannato il dott. Sallusti, hanno un nome di fantasia... un pseudonimo, ma con questo non ci trovo nulla di strano, purchè rispettino gli altri.... sia come pensiero sia come persona.
    Comunque la "Musa ispiratrice" è Boffetti Gabriele, borgotarese d.o.c. dal lontano 1752.... commerciante... politicamente di sinistra liberale ho votato per i radicali... ho amici di sinitra di destra e centro.... se votassi per le primarie del PD sarei per Matteo Renzi. Ateo, estimator dei sacerdoti di frontiera come Don Gallo, mi piacerebbe frequentare i "salotti" ma purtroppo vengo dalla strada. Questo quanto dovuto.
    Io del il sig. Gigi prendiamo spesso il caffè insieme, andiamo a cena a parlare del più e del meno, ci si scambia opinioni.... venga anche Lei, sarà cosa a noi gradita.

  84. Camila Parada Raineri

    Signor Gabriele,
    vista la sua gentile apertura porgo la mia mano e presento me medesima nella stessa sincera maniera con cui lei si racconta. Sono Camila, cilena di padre, italiana di madre. in Italia da più di 25 anni di cui molti a Milano. "Impiegata" direrebbe la carta d'identità ma faccio solo il passaporto per essere sempre pronta.
    Cresciuta durante la dittatura militare di Pinochet con la fortuna di aver frequentato la scuola italiana di Santiago che apriva una finestra alla cultura che il regime altrove non permetteva. Nonostante a scuola fossero di destra, così come buona parte della familia e molti cari amici di sempre, o forse proprio per quello, il mio cuore e la mia testa sono a sinistra. In Valtaro da 8 anni per scelta e senza avere origini o amici nella zona infatti i miei parenti italiani sono sul lago di Como.
    Vivo nel bel Motarsiccio in Val Gelana con un marito, milanese-romagnolo, in pensione e un nipote a due esami dalla seconda laurea che poco fa sarebbe stata la prima. Invece io dovrei trovare un nuovo lavoro. Contenta della scelta fatta anche se manca il danè e come sempre ed in ogni luogo partecipe della società che mi circonda.
    Non scelgo un nome d'arte, poco ci vorrebbe a farlo, nè chiedo di esternare intimi pensieri come abbiamo fatto noi, ma secondo me, per valorizzare l'argomento e dare la concretezza, la serietà e la trasparenza che il tema trattato richiede dobbiamo presenteraci con nome e cognome, come cittadini individuabili. Se ci saranno argomenti più osè forse sarò L'Ultimo Tango, se lo ricordi ;)
    Parteciperei molto volentieri alle tertulie che pruomovete col nostro anfitrione.
    Cordiali saluti.

  85. Brontolo Né

    Dall'intervento n° 82 e 84 risposta
    Brontolo Né oramai penso che non sia più uno pseudonimo in quanto oltre cento sono le amicizie che sono della Valle del Taro ,
    nelle mie info vi è ben scritto quale è il mio nome e cognome (Stefano Filippi) dove sono nato , dove vivo cosa faccio, gli studi ecc. cosa penso come e perché , vi è la mia foto , vi sono oltre 130 album di foto mie e della mia famiglia.

    Non penso proprio di nascondermi dietro uno pseudonimo ; concedo la mia amicizia a tutti quelli che la chiedono pronto a riprendermela solo se vengono usati linguaggi che non tollero o portate avanti sguaiatamente idee estreme di qualsiasi tipo .

    Seguo ed intervengo su questo blog da molto tempo ed ho sempre reputato che tutti sapessero esattamente chi sono e quanto sia "dei vostri" pur essendo un fiorentino d.o.c. battezzato nel bel San Giovanni (Battistero del Duomo di Firenze) .

    Signora Camila un fatto certamente ci accomuna anche io ho la carta d'itantità, ma anche il mio documento principale è il passaporto con la marca valida ...

    Non mi parli di danè che manca, specialmente in questo periodo, perché l'argomento mi fa diventare idrofobo con la bava alla bocca e digrignar di denti !

    Il mio ID me lo hanno affibbiato, le mie figlie quando mi aprirono un profilo facebook e per scherzare mi dettero questo nomignolo che mi sono affettuosamente tenuto.

    D'altra parte ci sono abituato ... quando frequentai la scuola ufficiali di Cavalleria mi avevano soprannominato "Cavallo" , tra i radioamatori "Ghibly" a scuola , sul lavoro , tra gli amici , tutti mi hanno sempre trovato un nomignolo e non mi fa specie avere un nick name su facebook.

    Detto questo penso che siano le idee che devono interessare più che i nomi, Se uno dice cose giuste e si chiama Giovanna D'Arco oppure Girolamo Savonarola a me va benissimo se uno sta a NY o a Pechino, ma suggerisce una buona idea a me va benissimo , non ho alcuna preclusione per alcuno e penso e spero che così sia anche nei miei confronti, ho frequentato da ragazzo la Democrazia Cristiana, ma strappai la tessera e non mi sono più riconosciuto in alcun partito ed ora più che mai, tendenzialmente ho idee di sinistra, ma a volte mi ritrovo a pensare di applicare quelle idee di sinistra con metodi di centrodestra perché odio la burocrazia e vorrei snellire e semplificare.

    a me piace ed amo la Val di Taro sia per il territorio, ma anche e soprattutto per la gente che la abita attiva socialmente come in pochi altri luoghi d'Italia e Gigi ed altri amici potranno testimoniarle quanto ciò sia vero .

    Gentilmente le ho richiesto l'amicizia e spero che possa accordarmela per un proficuo scambio di idee

    mi è veramente gradita l'occasione per porgerle i miei cordiali saluti
    Brontolo Né (detto Stefano)

  86. Brontolo Né

    da Wikipedia: "Nelle tertulie È norma non statuita, ma generalmente accettata quella di attaccare e screditare senza pietà la persona che non viene alla tertulia o che tarda ad arrivare, il che serve affinché nessuno manchi e tutti prendano sul serio la loro partecipazione e appartenenza alla riunione."

    Mi piace l'idea di definire riunioni, incontri, circoli, discussioni ... come tertulie, è un termine un po' desueto e non di origine italiana, ma rende bene l'idea e poi visto che ci piace la partecipazione di tutti, parliamo male degli assenti (nomi, cognomi o Nik !) così vengono tutti!
    D'altra parte per smuovere la gente penso che vada bene anche questo!

    I cosiddetti "indecisi" secondo me non lo sono per nulla, hanno delle loro idee, anche belle e concrete, solo che non vengono ascoltati, ed hanno visto che la loro partecipazione è praticamente inutile da decenni ed allora si ritirano dalla partecipazione; è per questo motivo che fra le mie indicazioni sollecito frequenti consultazioni popolari con sistemi rapidi e poco costosi, uno fra gli altri il blog per eccellenza "Esvaso" .

    Riavvicinare i cittadini alla vita pubblica (non ai capziosi giochi di potere della politica che non interessano più) è dovere di chi ne ha gli strumenti o la capacità o la voglia di farlo.
    La nostra partecipazione assidua ad Esvaso, per esempio, è un ottimo e proficuo sistema.
    Ognuno con le proprie SOLUZIONI è bene che partecipi e le esponga .
    Siamo abituati a dire e ridire le cose che non vanno bene ecc. ecc. seguendo il blog oramai si capisce bene cosa non va, solo che pochi danno soluzioni, probabilmente per timore di essere attaccati o per la convinzione che non serva a nulla od a pochissimo ... Convinzione errata !
    Le mie idee, per esempio, non hanno assolutamente la pretesa di essere la panacea di ogni male, ma hanno certamente la pretesa di dimostrare che ognuno può dire la propria opinione in maniera democratica.

    So bene che tirando fuori delle soluzioni uno non si siede su una comoda poltrona, ma su una tavoletta da fachiro con acuminati chiodi, ma la democrazia non è comoda !
    La democrazia è partecipazione oppure è una parola vuota.
    Si dice che oggi sono brutti tempi ed è vero, ma sta accadendo un qualcosa di veramente importante, ci sono molte persone che hanno il coraggio di ribellarsi ai propri partiti e di svincolarsi da loro, ma non è con l'astensione che si ottiene qualcosa, con l'astensione si ottiene solo che i soliti comandino con meno voti.
    Non mi importa, allora, chi comanda, mi importa che la popolazione influenzi pesantemente le decisioni di chi detiene il potere di decidere.

    Brontolo Né (Stefano Filippi)

  87. Camila Parada

    Oh, Brontolo Stefano, le idee contano, eccome! Per questo le stiamo esponendo qui per tirare le somme e capire cosa si può fare per andare avanti meglio, per offrire un futuro migliore a chi ci segue. Questa iniziativa da un colpo di reni all'indifferenza dando una spinta alla voglia di partecipare e all'orgoglio di vivere in un territorio che merita molto di più di quello che oggi sta vivendo.
    Ben vengano le opinioni. Tutte le idee possono essere buone.

    Confesso che non conoscevo la denotazione negativa della tertulia che nel mio spagnolo è sempre stato sinonimo di piacevoli conversazioni in bella compagnia. Vedi, non si smette mai d'imparare, o di venire a sapere come cambiano le cose ;)

    Mi piacerebbe che questa parentesi sulla forma e non sulla sostanza che ho incautamente aperto non distolga l'attenzione dal punto fondamentale:
    - quanti comuni?
    - divisi come? se divisi
    - e coi servizi come si fa?
    - e chi comanda?
    etc

    Servono tutte le opinioni possibili per capire che aria tira.
    Si va avanti con questa discussione in luogo pubblico e di persona?

    Ora, Buon Cioccolataro a tutti! Vado a vedere le foto.

  88. PK

    @ Camila Parada Raineri:

    PK Alessandro Signorini

    saluti
    PK

  89. Gigi Cavalli

    Posso anticipare e confermare, dopo sarò più esaustivo, che l'incontro tra cittadini e amministratori si terrà VENERDI 7 DICEMBRE alle ore 21 presso il PALAFUNGO di ALBARETO.

    Chi desiderasse intervenire all'incontro è pregato di farlo sapere anticipatamente.

  90. Gigi Cavalli

    26 Novembre 2012
    Referendum in Valsamoggia per l'unione dei 5 Comuni

    Approvata con il 51,47% dei voti favorevoli (48,53% contrari) la proposta di fusione in un unico comune di 5 comuni della Valle Samoggia: Bazzano, Crespellano, Savigno, Castello di Serravalle e Monteveglio.
    I sì hanno prevalso in tutti i Comuni: Monteveglio (59,03% contro 40,97%), Crespellano (57% contro 43%) e Castello di Serravalle (51,74% contro 48,26%). No alla fusione da Bazzano (58,52% contro 41,48%) e Savigno (56,75% contro 43,25%).

    Ora avranno un risparmio di 250.000 Euro/Annui, mentre in arrivo ci saranno 18 milioni di Euro di incentivi e lo svincolo per 2 anni dal Patto di stabilità.

    A buon intenditore poche parole.

  91. Michele

    Io purtroppo Gigi non sarò presente alla serata come anticipato telefonicamente perchè dovrei essere via... detto questo credo che un passo in questa direzione vada fatto anche solo a livello di riflessione. Promuovere un unione dei comuni che lasci intatte le entità territoriali sarebbe forse il top...purtroppo però bisogna sempre prepararci al peggio per così dire...e allora perchè non pensare ad un'entità unica...
    signori se dall'alto ci fanno piovere dei macigni almeno facciamoci trovare con un misero caschetto giallo da cantiere... come diceva la pubblicità prevenire è meglio che curare... creare però un tornolo-bedonia-compiano e albareto borgotaro, guardando il trend di mortalità della popolazione vs nascite ci porterebbe a ripensare alla questione dopo soli 6/7 anni...
    secondo gli studi che sto portando avanti su questa questione credo e sono convinto che l'ottimale economico/sociale sia un'unione che preveda Bedonia, Albareto, Compiano e Tornolo in un'unica grande famiglia (diventerebbe un comune da c.a. 8100 abitanti)... perchè tenere fuori Borgotaro?
    Si può ragionare su ciò che si vuole e fare tutte le considerazioni del caso... ma socialmente, umanamente ed economicamente sarebbe tutto assolutamente più sostenibile. In primis si eviterebbe un'estensione territoriale esagerata... altra cosiderazione... siamo convinti che Borgotaro sia disposto a cedere il suo centro di potere a favore di un comune nettamente più piccolo? Unire solo i 4 dell'altavaltaro vorrebbe dire unire realtà che si trovano tutti sulla stessa barca... vorrebbe dire creare un altro centro di potere forte in montagna...
    Disponibile come già detto ad un'altra serata ad hoc sulla questione... Perchè non pensare ad un referendum che preveda le tre soluzioni in modo che gli stessi cittadini possano decidere da soli? Valsamoggia docet

  92. Gilio

    Evito commenti, mi limito solo a pubblicare la cronaca della presentazione in provincia del progetto Monchio Comunità Sostenibile.....

    IL PROGETTO

    Il progetto “Monchio comunità sostenibile” ha comportato un investimento complessivo di 1,1 milioni di euro, per: l’estensione della rete di teleriscaldamento realizzata nel 2010, fino al collegamento della sede del Municipio, consentendo anche l’allaccio di utenze private poste lungo il percorso; in questo modo si offre un servizio pubblico alla popolazione residente che può fruire di una forma di riscaldamento più economica, più sicura e più pulita; l’installazione di un impianto di cogenerazione di tipo ORC da 100 kW elettrici, prodotti utilizzando il residuo termico della rete di teleriscaldamento collegata alla caldaia alimentata a biomassa forestale attiva dal 2010.
    L’impianto consente il pieno utilizzo della caldaia e la produzione di energia da fonti rinnovabili da immettere nella rete GSE; la realizzazione delle opere connesse necessarie a una gestione efficiente sostenibile dell’impianto e della filiera forestale (realizzazione di una tettoia per lo stoccaggio del cippato, realizzazione di impianto fotovoltaico a tetto da 12 kW per l’alimentazione della caldaia).
    Ad oggi la rete di teleriscaldamento è sostanzialmente ultimata e sono in corso l’allaccio e il collaudo delle utenze; l’impianto di cogenerazione e il fotovoltaico verranno messi in funzione entro la fine di dicembre. Complessivamente tutto è stato realizzato in un semestre. Le risorse provenienti dalla vendita al GSE dell’energia elettrica verranno reinvestite nel territorio per finanziare il recupero e la gestione sostenibile dei castagneti, attraverso un contratto pluriennale di fornitura di biomassa che preveda impegni precisi del fornitore rispetto all’approvvigionamento.
    I punti forti dell’iniziativa? “Un comune imprenditore che ha saputo valutare e cogliere le opportunità esistenti e integrare diversi strumenti e canali di finanziamento. Strategie di lungo termine ma azioni rapide. Un’architettura istituzionale efficace”, ha detto Alessandro Daraio della Provincia, che ha affiancato il Comune di Monchio nel progetto e nei rapporti con la Regione.
    Dunque energia pulita, riduzione delle emissioni di CO2, riduzione dell’inquinamento, impiego di fonti rinnovabili, creazione di condizioni favorevoli alla valorizzazione della montagna come risorsa: una risorsa da non abbandonare e sulla quale anzi continuare a puntare (come il territorio dimostra di voler fare anche con un’altra iniziativa collegata, “Appennino d’energia”, illustrata dal direttore del Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano Giuseppe Vignali). Con ricadute importanti in chiave ovviamente ambientale, di tutela del paesaggio, di tutela delle risorse, ma anche sociale (si creano le condizioni per arrestare lo spopolamento), economica e occupazionale grazie al lavoro necessario alla fornitura della biomassa e alla valorizzazione dei castagneti.
    Il primo contratto di affidamento è stato aggiudicato alla neo-costituita Mgm società cooperativa. La nuova impresa era stata avviata a luglio nell’ambito del Laboratorio per lo start-up di imprese di comunità attivato dalla Provincia e ricevendo un contributo in conto capitale di oltre 90mila euro per gli investimenti necessari per lo start-up. L’impresa ha iniziato a operare nella filiera forestale: ha scommesso sulle potenzialità del nuovo mercato, consentendo a giovani del posto di restare a lavorare nel proprio territorio o di tornarvi a risiedere.
    “Ad oggi abbiamo messo in campo 6 persone. – ha spiegato il presidente Matteo Mavilla - E 6 persone vuol dire 6 nuclei famigliari: numeri che per Monchio sono considerevoli.
    Sarà il tempo a dirci se siamo stati bravi: oggi siamo orgogliosi e contenti di quello che siamo riusciti a fare.
    Per ora partiamo stimolati e convinti che il buono che è stato fatto possa essere seguito da cose ancora migliori”.

    Ps: questo è un identikit che mi piace.

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