La mia quarantena

Potrei uscire ma non lo farò. Le domande sono molte e le risposte non ci sono
Quindicesimo giorno. Sono ormai due settimane che sono relegato in casa. Mi sento come un bruco dentro al suo bozzolo e sono in attesa di trasformarmi in farfalla per affrontare una nuova vita e spiccare il volo. Come molti conto le mattonelle, se c’è il sole prendo una boccata d’aria sul balcone, spesso con le sirene nelle orecchie, mentre nel “tempo libero” rispondo a messaggi che mi pongono con dolcezza la stessa domanda: come va? Purtroppo ricevo anche quelli che mi aggiornano su chi ci ha lasciato, per lo più amici, tante persone a cui ho voluto bene.

Il 9 marzo ho avuto la febbre a 37.5, una Tachipirina e il giorno dopo si è stabilizzata sotto a 37, per poi tornare normale nei giorni successivi, resta sempre un po’ di tosse e il calo dell'olfatto, mentre il gusto va abbastanza bene. Ho tenuto informato, fin da subito, il mio medico curante. Da oggi potrei quindi uscire per fare spesa o per altre necessità. Non lo farò, non ho la certezza di cosa ho avuto, temo di poter infettare chi ha evitato il contagio fino ad ora. Il dubbio c’è, in caso di mia positività, adesso sarò immune oppure no? Quelle linee di febbre saranno state causate dal colpo d’aria di sabato 7 marzo oppure anch’io sono stato contagiato dal Coronavirus? Cosa devo fare? I tamponi li fanno solo ai pazienti che sono stati ricoverati in ospedale.

Per togliermi il dubbio chiamo il numero che la Regione Emilia Romagna ha attivato per rispondere alle richieste di informazioni per il contenimento e la gestione del contagio: 800.033.033. Purtroppo non ci sono operatori “umani”, mi risponde una voce registrata che si ripete anche negli altri menù, alla fine mi suggerisce, oltre a continuare di lavarmi le mani e a restare in casa, di chiamare la mia Azienda Sanitaria o il numero nazionale 1500. Quindi siamo da capo.

Anch’io, come altre migliaia di persone in valle, ho avuto la febbre e la tosse, a questo punto siamo in molti a rimanere nel dubbio e per dichiararci guariti non resterebbe che fare il tampone: chi, dove e soprattutto quando?

P.s.
Il presente testo l'ho inviato al Sindaco di Albareto, nonchè Presidente del Distretto Sanitario Valli Taro e Ceno, Davide Riccoboni, ponendogli la domanda sopra riportata. La sua pronta e gentile risposta è possibile leggerla nei commenti.


14 Commenti
  1. Stefano Galletti

    Concordo, come peraltro rilevato da molti esperti, che uno dei problemi sia la gestione ed il monitoraggio dei sintomatici lievi o non eclatanti.
    La quarantena casalinga con sintomi è una delle situazioni più angoscianti perché ti lascia dentro, senza certezze, la situazione di abbandono.
    Trovo anch'io, ma senza sentenziare perché di m.... le nostre strutture burocratiche abituate a ragionare più di forma e scartoffie che di sostanza, se ne sono trovata a spalare oltre le loro abitudini.
    Ovviamente, come in ogni emergenza, emergono differenze di adattamento e reattività, ma non amo i processi sommari ed inquisitori.
    Amando il lupo: "in culo alla balena" 🙂 e, speriamo, di festeggiare tutti insieme le prossime feste del fungo.

  2. Claudio Agazzi

    Caro Gigi

    Intanto mi fa piacere che tu stia bene.

    Mi ricordo la nostra discussione alla famosa colazione. Quando io cercando di minimizzare ti ho fatto arrabbiare.

    Tu lo presagivi. Un comportamento così forte della Cina deve avere una motivazione altrettanto forte. In questo caso devo dire che purtroppo hai avuto ragione.

    Come tutti, sono anche io relegato in casa in attesa di qualche bagliore di luce. Speriamo arrivi presto. Capisco il tuo stato d'animo. Oggi non ho altre parole da aggiungere.

    Credo che tutto questo ci aiuti nel futuro a rendere più prezioso ogni momento e ogni cosa. Speriamo che almeno questo risultato lo si sia guadagnato.

    A presto, per davvero.

    Claudio

  3. Atos

    Io finisco la quarantena il 25 marzo, ci ha chiamato la AUSL di Parma e ci ha detto che se stiamo bene non vengono a fare il tampone, premetto che è morta mia moglie il 17 positiva ed è stata ricoverata il 10, il tampone te lo fanno quando hai febbre oltre 38,5 e tosse da scoppiare o se ti ricoverano.

  4. Davide Riccoboni

    Le disposizioni sono quelle di fare riferimento sopratutto ai medici di famiglia. Ho già richiesto all'Ordine di fare un comunicato stampa esplicativo per le persone che hanno finito la quarantena e che possano essere libere di tornare (per quello che si può in questo momento) alla normalità.
    Allo stesso modo per far conoscere ai cittadini che, fortunatamente, non hanno avuto problemi, che le persone (nei nostri piccoli paesi tutti sanno tutto di tutti) che sono fuori, possono effettivamente essere fuori. Il comunicato dovrebbe uscire oggi.
    Per il riferimento diretto ai Tamponi, non conosco perfettamente il protocollo sanitario in riferimento, ma comunque so che la Regione, tramite le sue aziende sanitarie, sta predisponendo un aumento consistente di Tamponi, a cominciare dalle persone maggiormente esposte. Sicuramente non sarà una cosa dall'oggi al domani, però non voglio addentrarmi nello specifico, ci entrerà sicuramente la Regione o le Aziende sanitarie.

    Sindaco di Albareto - Presidente Distretto Sanitario Valli Taro e Ceno

    Davide Riccoboni

  5. Isabella

    Buonasera,
    Le scrivo solo per informarLa che se proprio uno volesse sapere da oggi so che a Genova, il laboratorio Albaro, a pagamento, logicamente..... fa il tampone...
    Genova è lontana da Bedonia ma....
    io per salute ho fatto anche più strada..
    Con l'augurio che tutto finisca presto e che si possa tornare a vivere liberi e senza timori, saluto caramente

  6. Mrm

    Un abbraccio al signor atos, per quel che serve...

  7. Gigi / Esvaso.it

    Riporto anche nel blog una risposta che ho scritto su Facebook. E’ correlata a questo post, anzi lo va a integrare, un modo per diffonderla ulteriormente poiché un “grazie” non è mai abbastanza grande.

    “Il volontariato di valle di più non può fare, è già andato oltre le possibilità umane, credo sia già sotto gli occhi di tutti, e verrà il momento, oltre che a sostenerlo economicamente ora, di ringraziarli uno ad uno: dalla Croce Rossa di Bedonia, all'Assistenza Pubblica di Borgotaro e Albareto, le varie Protezioni Civili e tanti volontari che si sono messi a disposizione.
    Il problema di ora è il domani... che si fa, si resta a casa ad oltranza, fino a Giugno se tutto va bene? Ora c'è bisogno di qualche numero statistico in meno e qualche certezza in più, e questa deve arrivare dall'alto, in questo caso dalla nostra Regione.”

  8. Giuseppe

    Buongiorno. Di questi tempi non se ne vivono tanti,e se si sopravvive poi se ne parla. Gli ultrasettantenni, tutti,anche gli spavaldi oggi hanno paura, ad alimentarla questi dati: 1364 casi, 218 morti, 15 guariti. Le percentuali sono pesanti Parma cresce in positività del 7 x cento al giorno e, non li vanno a cercare per paura di trovarne altri. I tamponi vanno messi in farmacia e venduti non importa se sono costosi dateci questa possibilità. Poi ci penseremo, intanto giriamo il meno possibile. Con la speranza che il "picco"sia vicino, grazie a Esvaso per l'ospitalità. SALUTE a tutti.

  9. Remo Ponzini

    Non mi addentro nelle raccomandazioni, senz'altro necessarie, perchè la Tv  ce ne sforna a iosa in ogni istante. Che poi ci siano degli allocchi  che non le rispettino è altrettanto ovvio ma per eliminarli come si potrebbe fare ?  Ci vorrebbe una legge che istituisca la cremazione immediata  ed anticipata ma non credo che sia possibile attuarla.
     
    Personalmente io ho sbagliato ogni previsione sul diffondersi di questo virus nefasto anche se mia moglie, che è una "maghetta", asseriva il contrario. Ed ora mi fa lavare le mani ad ogni piè sospinto e me li fa disinfettare con un alcol di 95 gradi leggermente diluito. 
    Mi consolo concedendomi un ottimo vino che accompagna i suoi gustosissimi pasti. Inoltre, per far trascorrere il tempo, mi faccio, ogni giorno, una ubriacatura dolcissima di musica classica ed operistica intervallata dalla visione di qualche film che Netflix elargisce in abbondanza.
     
    Nessuno sa quando finirà questa venefica pandemia ma ora rischiamo anche una crisi economica di proporzioni ragguardevoli. Temo che il nostro debito pubblico, già gigantesco, esploda provocandoci pure uno choc finanziario di dimensioni enormi. Ciao a tutti.  

  10. Luciana Bertorelli

    Caro Gigi, mi unisco ai commenti per dire che effettivamente i tamponi andrebbero fatti a tutte le persone che hanno febbre al di sopra dei 38 e tosse... non necessariamente a quelli che hanno anche difficoltà di respiro.Io sono confinata a Savona, da dove non mi posso assolutamente muovere e mio fratello Mauro è a Bedonia. Ha la febbre da venerdì scorso e un pò di tosse, ma NON sappiamo ancora se è coronavirus, una banale infezione urinaria o qualche altro malanno semplicemente perchè non gli fanno il tampone. Per cui la badante che lo cura vive nel terrore di beccarsi qualcosa e magari non gli stringe nemmeno la mano, cosa di cui avrebbe veramente bisogno in un momento come questo. La solitudine è la grande tragedia di questo dramma mondiale che stiamo vivendo... la solitudine dei nostri anziani che si fanno portare la spesa in casa ma poi devono mangiare da soli,mentre i figli sono lontani o non raggiungibili, la solitudine del lavoratore che si ritrova in casa senza fare niente e non sa come sarà il proprio futuro, la solitudine che ci porteremo avanti perchè non dobbiamo illuderci che ritornerà tutto come prima... qualcosa sta cambiando e non sappiamo questo cambiamento dove ci porterà.

  11. Bea

    Caro Gigi, sai che ti stimo. Ti seguo da anni ma scrivo nel tuo blog per la prima volta, ne sento la forte esigenza... fatelo per voi e per noi Operatori sanitari: RESTATE A CASA.

  12. Giuseppe

    Buonasera. Mi permetto di scrivere due righe per segnalarvi un mio errore riguardo la % di crescita del COVID in provincia di Parma, ho scritto crescita al 7%, no, la crescita è al 12% leggi 1525 positivi, 254 deceduti + 16.66% e dulcis in fundum guariti 18 e qui la percentuale e meglio non farla. Rinnovo l'invito ai laboratori di analisi perchè si mobilitino per fare al meglio la loro attività. Alle persone che possono, tutte dico RESTATE A CASA. Salute a tutti.

  13. Dolores

    Avevo appena fatto in tempo a festeggiare un cugino sposo a 70 anni e bere 'il caffè del sabato' col Gigi, Remo e Claudio... 1 mese fa e... scopro che il palazzetto mestrino dietro casa mia ha 6 comignoli quadrati, con 20 fori x facciata, 4 abbaini e 2 'benjamin' su 1 poggiolo, hanno infoltito la loro chioma, mentre le siepi sottostanti, cambiando colore, hanno risaltato l'ampio cespuglio allungato di gelsomino colmo di gemme.

    Nel ponte deserto, si alternano inutilmente i colori del semaforo e qualche anatra solitaria scivola sotto i rami dei salici piangenti che lambiscono le acque piatte e il vialetto da loro ombreggiato, mentre le chiare barche ormeggiate, dondolano lentamente al lieve alito di vento ancora gelido.
    Dall'altro scenario, le fronde dei pini marittimi, lasciano intravvedere i balconi col bucato steso e lo sguardo spaurito della vedova di Pellestrina che salutandomi timidamente, a cenni mi informava della sua buona convalescenza per un'anca.

    Le studentesse di fronte, sono tornate momentaneamente a casa loro, il maestro di pianoforte ogni tanto apre il balcone per farsi sentire e i nuovi suoi vicini si nascondono dietro le tende che cambiano ogni mese.il napoletano esce ogni tanto e canta una struggente 'stringiamoci più forte'... Gino poi, per il recente 'tunnel carpale', non può suonare la sua fisarmonica e neppure bere il caffè quotidiano con me: è trascurato con la barba lunga e sconsolato ripete sempre, pur non dimostrandoli:- 86 i ghe xe, tiremo vanti!

    Il Paolo invece si sente un leone, ma solo per la gabbia che ha intorno ed esce al bisogno, ma stranamente, lui, solitamente così serioso e concreto, scrutandomi, sorride più del solito e pensa, pensa... Mi consolano i gridolini di Mustaffà che sempre in braccio, ora muove i suoi primi passi e quelli di Geraldin che mi ha sorriso col suo 1°dentino. Il gatto della veneziana, mi guarda sempre silenzioso sul bordo del terrazzo e solo quando vede che rientro, fa un timido lamento di richiamo. L'appartamento dei miei dirimpettai che ci hanno lasciato è deserto e sempre più triste coi suoi fiori secchi che mostrano il segno del tempo passato e sarà messo in vendita.

    Un caffè, lettura, scrittura, computer, bricolage e il cellulare con sempre un messaggio per tutti: di presenza, come un'iniezione di positiva ironia, carica di serenità, ottimismo e speranza agli amici, a chi è solo, agli amici ritrovati e per me stessa: la meritata pausa dalle pulizie ordinaria e quelle anticipate di Pasqua, di Natale e di tutti i Santi...
    E intanto nel giardino, la magnolia si è denudata: com'è fiorita in 2 giorni, in altri 2 ha perso tutte le sue corolle rosa e la 'forcizia', dal giallo acceso, sta diventando completamente verde.

    Il rumore del silenzio, sarebbe assordante se non fosse x gli stormi di stridenti gabbiani e x quelle noiose tortorelle che disturbate da gracchianti gazze, faticano a mettere in cerchio 4 aghi di pino che il vento di bora di questi giorni ha disperso ovunque e per qualche pigolante pulcino di merlo che appollaiato sulle antenne non si decide a prendere il volo. Se non fosse per le mie piante grasse che terranno il fiore giallo x soli 2 mesi, come le vicine 2 primule, i miei 5 ciclamini rossi e non solo, si sentirebbero solo loro.

    Ho già fatto due volte la pasta fresca, 3 volte il ciambellone con o senza uvetta e mele, 2 volte il castagnaccio, la pizza x 2 e x 2 volte e pure i cannelloni, riscoprendo il forno dopo anni: ho così fatto nevicare a Scopolo e ho messo su 3 kg.
    La televisione sempre accesa parla e parla, rimbalzano le parole: è colpa sua, non colpa mia, doveva farlo lei, poteva pensarci lui, corona qui, lì, là: nessun colpevole, nessun vincitore, politica, vittime, pianti, preghiere, numeri, colori, retorica, realtà e con la sindrome dello struzzo.
    Ma ecco, ecco: una video chiamata di mio fratello, dei miei cognati, di mia cugina, no è delle mie figlie! Presto, presto: una spruzzata di lacca scura sui poveri capelli senza più colore nè ricci, un filo di matita, una passata di rimmel sugli occhi velati, una lisciata al vestito della festa e un sorriso stampato: Ciao ragazze, tutto bene, no?!!!!!!

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