Italia: paese delle meraviglie

E pensare che persino nei giorni successivi al disastro di Fukushima la parola d’ordine dei nostri governanti era una sola:"Noi andremo comunque avanti".

In questi giorni sono probabilmente cambiati i presupposti sulla partecipazione ai referendum del 12 e 13 Giugno (i sondaggi darebbero un’affluenza al 52%), il disastro atomico giapponese faceva certamente da traino, così il “Cappellaio Matto” ha manifestato l’ennesimo artifizio per aggirare l’ostacolo del raggiungimento del quorum elettorale con un colpo di scena da meritarsi un “Ohhh...” di stupore generale.

Come ad ogni mossa c’è un motivo, un perché, e l’espediente è presto svelato: evitare di mandare i cittadini alle urne per procrastinare il tema nucleare ad un anno e boicottare nel contempo i quesiti sull’acqua pubblica e, soprattutto, quello sul legittimo impedimento. Ehh sì, proprio un colpo da maestri! 

Speriamo almeno che segua un piano incisivo sulle energie rinnovabili, proprio per non fare quello che non si fece nel 1987.


10 Commenti
  1. Elle Alle

    Sì si farà un piano per le energie rinnovabili. Piano, piano, piano...

  2. Sandra

    Sinceramente sono stufa di tutti questi calcoli e sotterfugi...... tutto va sempre a discapito dell'ormai povero cittadino.
    Vorrei vederne la fine ma sembra non esserci mai !!

  3. Norbi

    Già, è proprio da vedere un piano incisivo sulle energie rinnovabili dopo che il 3 marzo scorso è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto Rinnovabili, che blocca gli incentivi previsti dal recente decreto Conto Energia (DM 6 agosto 2010) per tutti gli impianti fotovoltaici connessi dopo la data del 31 di Maggio 2011!

  4. Luciano Squeri

    Dunque è accaduto esattamente ciò che si poteva immaginare. Nessuno scandalo, per come vanno le cose in Italia. Bisognerebbe soltanto avere il coraggio di ammetterlo, evitando soprattutto il ricorso a formule ipocrite come quella infilata nell'emendamento che seppellisce per la seconda volta (e probabilmente in modo definitivo) le ambizioni nucleariste del quarto governo Berlusconi, dove si giustifica lo stop a tutti i progetti «al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche». Perché la scienza, qui, c'entra come i cavoli a merenda. Sergio Rizzo Corriere della Sera

  5. Stefano Bruschi

    ... ma come ... prima il nucleare NO, poi a fronte di un ripensamento ANATEMA !!!

    Insomma il popolo con cosa pensa di approvvigionarsi dell'energia che consuma senza criterio: con la lampada di Aladino ?!?
    E' chiaro che la soluzione sarà solo il risultato di una scelta razionale e ponderata su di un concorso di fonti diverse e, naturalmente, tutti auspichiamo che quelle "pulite" possano farla da padrone.

    A proposito credo che la vera questione non sia "referendum SI", "referendum NO".
    La vera questione è che con tutto quel popò di classe politica che ci ritroviamo una scelta così pregna, anche, di contenuti tecnici, l'avrebbe dovuta assumere con RESPONSABILITA', appunto tale classe che si arroga il diritto di rappresentarci.
    Secondo me, ribadisco secondo me, una decisione così non dovrebbe essere soggetta a scelte di "pancia" come accadrebbe con il referendum ... checcè se ne dica.

    Infine, chi è che ancora crede in quella panacea di tutti i mali che è il referndum ?
    Ci siamo già dimenticati di quello sul finanziamento dei partiti, di quello sul Ministero dell'Agricoltura, di quello ...

    Ciao
    Stefano

  6. Fiorella

    Solo gli stupidi non cambiano idea. Almeno questo si usa dire ma a scanso di equivoci a votare andrò e andremo ugualmente

  7. Arturo Curà

    Caro Stefano,
    non si tratta di lanciare ANATEMI.... si tratta di analizzare il comportamento di un Governo che, appena si vede in bilico, fa il voltafaccia con una cialtroneria non degna di una società civile e pensante. Qui il giochetto è palese: si salta sul carro del "no nucleare" ( per sempre? staremo a vedere? forse tra un anno lo recupereremo? ) per non avere tra i piedi un Referendum imbarazzante per il Domus di Arcore che, piuttosto di perdere, ci mette il due a perdere la faccia.
    Se per te tutto questo non è umiliante, non so che dire. Siamo comunque davanti alla bisca con il manipolatore di carte come bene racconta il fattaccio dei Manifesti contro la Magistratura dove prima si minimizza, poi si fa finta di indignarsi, poi si passa alla "cacciata dell'untore" il quale si dimette pur rimanendo nella Lista della Signora Moratti perchè la Legge lo vieta, con il risultato davvero senza precedenti che "l'untore" verrà pure votato. E a quel punto che si farà?
    Passata la buriana i milanesi potrebbero avere in Giunta "L'untore"......
    Corsi e ricorsi di una politica imbrogliona e sfacciata che è ricorsa in tutta fretta a fare dietrofront sul Nucleare. Questa è la realtà. Non cerchiamo di giustificarla.

  8. Giulio

    Ragazzi non fatevi intortare, è il solito bluff di questo governo.Un tentativo di fare saltare i referendum di giugno.

    ANDIAMO A VOTARE

    ciao Giulio

  9. Marcolino

    Vi ricordate quando la Prestigiacomo disse “ l'atomo resta una scelta necessaria, noi andremo avanti ” ? Poi vi ricordate quando disse ai colleghi un minuto dopo a microfoni “ non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare ” ?

    Ci fottono, ci fottono!!! E noi bravi a farci fottere???

  10. Luciano S.

    26 Aprile 2011
    Lo stop al nucleare da parte del governo italiano è avvenuto per convenienza. Una scelta indispensabile perché "gli italiani, al momento, sono spaventati da quello che è successo a Fukushima", come ha confermato lo stesso premier Silvio Berlusconi durante il vertice italo-francese.
    Nessun ripensamento, quindi, sui rischi dell'energia atomica dopo la tragedia avvenuta a Fukushima, ma un modo di evitare che i referendum dei prossimi 12 e 13 giugno potessero fermare definitivamente la costruzione di nuove centrali nel nostro Paese.

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