La focaccia di amarene
Tipica ed inusuale ricetta in uso a Bedonia e ancora oggi preparata da alcune signore
L’impasto della base è semplice, un po’ come quello del pane fatto in casa: 500 grammi di farina 0, 400 centilitri di acqua, un cucchiaio da cucina di sale (10 grammi), un terzo di panetto di lievito di birra (8 grammi sciolti in due dita d’acqua) e infine tre cucchiai d’olio extravergine.
In una ciotola mescolare energicamente il tutto con il cucchiaio di legno -non c’è nemmeno bisogno di imbrattarsi le mani- coprirla e riporre in frigorifero per mezza giornata, meglio per 24 ore. Poi stendere l’impasto sulla spianatoia, adagiandolo su una manciata di semola, e attendere un’oretta.
Nell’attesa lavare e snocciolare le amarene, ne restano circa 6/7 etti, dopodiché si “scottano” in padella per circa due minuti, aggiungendo due cucchiai di zucchero (a volte aggiungo anche un pizzico di cannella).
Ungere la teglia con l’olio, rovesciare l’impasto, stenderlo con le mani leggermente unte, e far lievitare un’altra ora: l’impasto risulterà idratato e morbidissimo.
È giunto il momento di far sprofondare le amarene dentro alla morbida pasta. Spargere altri due cucchiai di zucchero e il "sugo" che è rimasto dalla cottura dei frutti, poi un filo d’olio e del sale grosso, proprio a mo’ di focaccia genovese.
La cottura è in un forno ventilato alla massima temperatura, ma dopo aver infornato la teglia abbassare la temperatura a 200 gradi e fare cuocere per circa 30 minuti.
Meglio attendere che si raffreddi e se ne avanza… il giorno dopo è ancora più buona.
Mia mamma la fa ancora, quando trova le amarene. Qui in Svizzera è più difficile trovarle. E mi porta ogni volta un po' di Bedonia nel cuore, come ogni ricetta tramandata da mia nonna Cesira
Uno dei profumi estivi sempre presente nella cucina della mamma.. non ho mai provato a rifarla..grazie per la ricetta e soprattutto grazie per aver risvegliato un bellissimo ricordo
Che buona! Devo farla assolutamente... la nonna la faceva con lo stesso impasto del pane e la infornava dopo aver "cavato" le pagnotte... quanti ricordi
Che bontà, mi veniva offerta dai fratelli Barbieri quando ero una bambina
Già la nostra scrittrice locale Sara Raffi Lusardi cita nel suo libro di ricette bedoniesi la Schiacciata di Amarene, che va a conferma dell'antica preparazione.
Preserviamo i piatti della nostra tradizione che si stanno perdendo, da quando è morta mia nonna Elena non ho più purtroppo mangiato le tagliatelle di castagne in brodo.
La focaccia di amarene: un caldo ricordo che mi riporta alla mia infanzia e alla nonna che con tanto affetto me la preparava. Un ringraziamento a Gigi per averci ricordato la ricetta.
Sarebbe interessante raccogliere e pubblicare le tante ricette della tradizione culinaria locale alcune delle quali purtroppo si stanno perdendo