Puglia - II

Vieste - Peschici


E’ così che me li ero immaginati ed è così che gli ho trovati. Vieste, Peschici, le isole Tremiti, il Gargano. Tali e quali alle mie aspettative.
“Bagliore, sei secondi di buio, doppio bagliore, uno breve l’altro prolungato, poi di nuovo buio e ancora bagliore…”, dall’imbrunire ai primi riflessi mattutini. E’ la cadenza del faro di San Nicola, una delle tre isole delle Tremiti. Rimane in cima ad un promontorio a picco sul mare, la punta est dell’isola, racchiuso tra alti muri di cinta, a differenza di altri che sembrano dei minareti musulmani, è basso, a guardarlo di giorno sembra un soldato con l’elmetto in testa nascosto dietro un muro di una fortezza, ma appena cala il sole è pronto a farsi vedere a parecchie miglia di distanza.
Non importa che siano imponenti o ridotti, quando cala la notte sono tutti uguali, con la loro presenza gratificano i marinai, è il loro punto di riferimento. Quel faro lo era anche per me, sia di giorno, quando il sole faceva luccicare “l’elmetto” e attirava a sé il mio sguardo silenzioso, che nel buio, quando il suo fascio luminoso si rispecchiava nel mare piatto, monopolizzandomi in un solo istante tutti i pensieri, portandomi da te con una luce calda, soffice, ammaliante.
Il mare era trasparente, quasi vitreo, e azzurro, di un azzurro ceruleo, da non confondere col blu oltremare, quasi metallico. Le derivazioni del blu sono i miei colori preferiti. E le onde, in quel giorno troppo scontrose, non tralasciavano più quella loro calma apparente, estiva, anzi continuavano a prendere a “sberle” i grossi sassi che le infrangevano ad ogni ripetuto colpo.  
Ma tutto il Gargano l’ho trovato molto bello, molto verde coi i suoi cespugli di Mirto o d’imponenti Lecci che in estate rinfrescano piacevolmente l’aria, con quel profumo di resina da rimanerne intriso, ovunque ti trovi lo senti, con le sue rocce che cambiano forma ogni volta che le guardi, aldilà di ogni curva, anzi migliaia di curve, c’è una dimensione diversa. E poi ci sono i colori dell’orizzonte all’imbrunire: una striscia giallognola, sull’ocra chiara, grigiastra, una verde, di un verde marcio, una striscia turchese, e una blu per arrivare piano piano all’azzurro, a quel cielo di un azzurro terso, di inizio luglio, di fine serata.