Spagna - Isola di Lanzarote
Aprile 2006
Se non fosse un'isola sarebbe un frammento di Luna, un paesaggio da Apocalisse, infatti sono presenti oltre 300 crateri su una superficire che è appena il doppio di quella dell'isola d'Elba. E' quindi una vera e propria distesa vulcanica, accarezzata dal vento del Sahara e dalla Corrente del Golfo che ne determinano un clima di eterna primavera.
Contiene paesi immacolati come sale chirurgiche, pieni di giardini lavici dove spuntano fiori e cactus meravigliosi. I colori sono sempre forti: il nero della lava, il verde delle viti, il bianco delle onde e delle case.
Il nativo Cesar Manrique, artista di fama internazionale, ha vissuto molto tempo all'estero, ma è sempre rimasto sentimentalmente legato alla propria isola, dove ha fatto ritorno nel 1966.
Il suo amore per Lanzarote ha fatto sì che egli si battesse per la difesa del territorio dagli interventi distruttivi che il boom turistico di quegli anni stava cominciando a perpetrare. Alla fine, grazie alla sua capacità di influenza e al suo prestigio, ottenne dal governo spagnolo che l'isola venisse dichiarata per decreto "isola protetta di speciale interesse turistico" e venisse sottoposta ad una particolare legislazione ambientale: proibizione della pubblicità stradale e pubblica; altezza delle nuove costruzioni non oltre i 4 piani; pianificazione non selvaggia dei nuovi complessi alberghieri; protezione delle zone verdi; riverniciatura a calce delle facciate di tutte le case. Il patrimonio naturale e culturale dell'isola venne così preservato, a differenza delle isole vicine.
Il suggello all'impegno ambientalista di Manrique arrivò postumo alla sua morte (avvenuta nel 1992), con la definitiva dichiarazione di Lanzarote nel 1993 da parte dell'UNESCO di "Riserva Mondiale della Biosfera".
Gli interventi di Cesar Manrique sull'isola non si sono però limitati all'impegno di difesa ambientalista, ma anche nella realizzazione di opere che manifestano la compenetrazione armonica della sua arte con l'ambiente circostante: in particolar modo sculture, pitture, murali e opere architettoniche, quali il Mirador del Rio, i Jameos del Agua, il Giardino dei Cactus (è magnifico, sono presenti oltre 10.000 piante) e la Fondazione.
Inoltre è facile incontrare nei crocevia stradali, al centro delle rotonde, alcune sue opere, studi di spazio e movimento, che sfruttano per muoversi il vento costante degli Alisei.