Isola di Ponza
- Luglio 2012 -
Ponza è un pugno di terra in mezzo al mare, un frammento di roccia smussata dal tempo che emerge nel Tirreno. Poi s'incontrano le altre due isole, a destra Palmarola e a sinistra Zannone.
Man mano che ti avvicini si scorgono le grandi scogliere che le cingono su ogni lato, tra queste spiccano innumerevoli grotte, alcune risalenti a Tiberio e Pilato; scogli dalle mille sembianze che affiorano da fondali cristallini.
È questa la visione delle Isole Pontine viste dall’aliscafo.
Una volta approdati si manifestastano le case di Ponza, accomodate sull’andamento delle colline, tutte tinteggiate con colori pastello: bianco, rosso e azzurro, quasi fosse un paesaggio fiabesco. È un su è giù di stradine bianche e solitarie, chiuse fra muri apparentemente abbandonati, oltre i quali si scorge sempre il faro, la chiesa e un mare blu come il cielo.
Quest’isola la immaginavo un’enclave di Roma, invece, con grande stupore, ho trovato la vivacità e il dialetto della gente di Napoli, cucina, modi e costumi compresi, la sorpresa è stata ovviamente positiva.
Unica nota negativa le spiagge, non ci sono o meglio, ci sono e bellissime, ma sono attualmente interdette al pubblico per ragioni di sicurezza, l’incidente mortale avvenuto recentemente all’isola di Ventotene ha causato ulteriori chiusure nel comprensorio pontino (caduta massi dalle scogliere sovrastanti), anche se le uniche tre fruibili a Ponza compensano con la loro bellezza e peculiarità la mancanza di altri spazi, in particolare la baia chiamata “Piscine naturali”… in quel tratto di acqua turchese c’è proprio da lasciarci un pezzo di cuore.
L’ideale per cogliere al meglio l’isola è quella di lasciare l’auto ad Anzio e là noleggiare scooter, una piccola auto (ci sono in abbondanza le mitiche Citroen Mehari degli anni ‘70) o una barchetta per immergersi in infinite bellezze naturali. Tutti luoghi da farsi inviadiare, senza dubbi, dal mondo intero.
Nelle fotografie che seguiranno non ho volutamente usato lo zoom per cogliere i particolari, ma bensì il grandangolo, c'erano spazi che a non ritrarli nella loro totalità sarebbe stata un'ingiustizia.