Francia - Provenza II
Aprile 2008 - St. Paul de Vence, Avignone, Chateauneuf-du-Pape, Saint Remy de Provence, Roussillon, Gordes, Bories, Fontaine-de-Vaucluse.
Se dovessi riassumere la Provenza che ho visitato in questa occasione utilizzerei la tavolozza dei suoi colori, esattamente come fece il pittore impressionista Van Gogh quando vi soggiornò. Impiegherei il viola come i campi della lavanda; l'azzurro del mare; il giallo e il blu degli iris che fiancheggiano le strade; il rosso dei papaveri selvatici; il verde dei vigneti; il rosa dei suggestivi fenicotteri; il bianco dei cavalli selvaggi della Camargue. St. Paul de Vence: arte e artisti si manifestano ad ogni angolo. Avignone: dentro al palazzo dei Papi, sotto le torri, lungo le mura si respira l'aria medievale di quella che fu per poco più di un secolo la 'Città del Vaticano' francese. Chateauneuf-du-Pape: infiniti vigneti, 'chateau' meravigliosi ed ospitali, un omonimo vino impregnato di ricerca, passione e delicatezza. Saint Remy de Provence: quegli Iris ritratti durante il soggiorno di Van Gogh si mostrano ancora 'freschi' di colore, a guardarli si sentono persino le setole del pennello che scorrono sulla tela.
Roussillon: il paesaggio che ti accoglie è surreale, quasi onirico. I dintorni sono formati da terra che va dal giallo al rosso. Un tempo vi si trovavano le più grandi cave di ocra d'Europa. Lì tutto richiama a quel colore. Gordes: una bella e raccolta cittadina medioevale, arroccata e di colore chiaro, con un castello che emerge al centro dell'abitato tanto da farlo sembrare la classica ciliegina sulla torta. Bories: un paese preistorico costruito interamente con pietre a secco, al limite della vivibilità. La casa è composta da una sola finestra, una sola porta e i muri in pietra sono privi di calce. Tipico esempio per trasformare un cumulo di sassi in un'abitazione. Non per niente fu fondato dai Liguri.
Fontaine-de-Vaucluse: "Chiare, fresche, dolci acque..." E' qui la cantava il Petrarca e ci vuole davvero poco a capirne il motivo.