La Stazione senza tempo
Sulla linea Pontremolese, non ci sono solo ritardi...
Una metafora che però non si addice alla stazione di Borgo Val di Taro, in quanto le due facciate del grande orologio, quello posto sotto la pensilina, non riportano un solo orario corretto: per chi proviene da La Spezia risultano le 4.01, invece per chi giunge da Parma le 9.38, mentre nella realtà sono le 15.22. Un orologio al polso non manca a nessuno, è vero, ma il modo in cui funziona un luogo pubblico si vede anche dalla considerazione che a esso è riservata.
Preso dalla curiosità, scatto un paio di foto in direzione di quell’orario improbabile, un signore mi vede e spera che io sia della Gazzetta di Parma: "Lo scriva che non va da tempo, ma le garantisco che è il meno, vada agli ascensori e al sottopassaggio e lì capirà che in questa stazione non ci sono nemmeno i bagni, nemmeno uno chimico, lo chieda a chi fa le pulizie cosa ci trova".
Mi è dispiaciuto deludere quel simpatico viaggiatore, si era persino messo in posa…
Quando sono andata io in stazione l'orologio segnava le 17.00 per chi proveniva da Spezia e le 10.40 circa per chi proveniva da Parma.
In realtà erano le 16.15.
Sono sincera, io non frequento molto la stazione e quel giorno accompagnavo una signora.
C'erano alcune persone che, vedendomi stupita dalla visione dell'orologio fuori tempo, erano stupiti che io fossi stupita.
Insomma, da tempo pare che sia così.... tutto fermo.
La cosa mi ha messo una gran tristezza e trasmesso senso di abbandono.
E l'ho scritto sulla mia pagina perché con l'intento di smuovere .....le lancette!!!!
Certo che poi una cosa è da dire:" tra cieli, pozzanghere, foglie, baci dimenticate sulle panchine, aironi che bevono dai tombini...
....... se non guardi dove metti i piedi prima o poi Gigi, caschi!!!!
ma io non sono da meno!
Comunque, è ORA di aggiustare l'ora.
Una stazione pessima. Veramente misera (ma per l'abbandono in cui versa non per altro: ci sono stazioni molto piccole, semplici ma dignitose; la stazione di borgotaro non lo è!) ogni volta che "mi tocca" di passarci è sempre più triste, triste per tutto, abbandonata, l'orologio è il minimo. D'inverno rischi l'assideramento e preghi tutti santi che non abbiano soppresso il "tuo" treno per restare in stazione il meno possibile.
Mmm... ci sono passata arrivando da la Spezia...l'orologio passi ma i bagni??? cos'è una stazione del medioevo????????? ma insomma qui non ci siamo sulle basi...... mi fanno davvero ridere questi paradossi tutti italici... se non hai il bagno per il disabile non puoi nemmeno aprire un locale pubblico e alla stazione manca persino una turca old style????? ma come siamo combinati...
Da queste cose si capisce che, finalmente, il baratro è dietro l'angolo.
Basta spegnere la Tv e smettere di leggere i giornali di regime per poterlo sentire nell'aria.
La nostra civiltà svanisce, e non per mancanza di fondi, ma per mancanza di valori.
Manca poco e sarà una escalation esponenziale e molto veloce.
Forse quell'ora, quel doppio modo di leggere il tempo, non è altro che un segno.
Se è vero che il tempo è relativo e dura in base a come noi lo percepiamo... allora lo potremmo prendere come metafora.
I treni partono quando partono e non quando ce lo comunica l'orologio...
Se non siamo pronti lo perdiamo.
Spetta a noi essere pronti a prendere in mano il nostro destino. Certo che se continuiamo ad aspettare non si sa cosa... le lancette girano ugualmente... forte o piano... girano.
Ora è tardi... buona notte :)
...nel 1961 fui accompagnato a Cremona per frequentare l'ITIS, in quanto a Parma non esisteva l'indirizzo per Periti Chimici, fui portato quindi nel collegio (SFONDRATI) frequentato da molti Borgotaresi, Bedoniesi e nativi di Compiano.
Sai, Gigi, qual'erano i motivi di orgoglio di noi "migranti dello studio" provenienti da una Landa di campagna rispetto a colleghi studenti delle province Cremonesi e Mantovane: Il TRENO ed i FUNGHI.
Sembra incredibile, ma la nostra "superiorità" ci era data dal" possedere" una linea ferroviaria con Stazione Dedicata..... il nostro riscatto sociale... ci sembrava di non avere niente rispetto a quei lombardi più... evoluti... ma noi avevamo il TRENO con la Stazione, mentre questa moltitudine il treno lo vedeva solo nel loro capoluogo. Loro erano decisamente piú benestanti di noi, ma per andare a casa e venire in collegio usavano il pullman che attendevano presso improvvisate fermate di paese, noi arrivavamo direttamente col treno.
Tutto si è evoluto, la nostra stazione ha invece subito una involuzione che lascia sgomenti.
Gigi.....non ci sono parvenze di bagni che esistevano già nel 1920, non avevamo certo gli ascensori, ma una carrozzina/ella poteva in sicurezza esser spinta dal 1º al 2º binario in tutta sicurezza senza affrontare tortuosi saliscendi quando gli ascensori sono guasti, è questo il progresso che l'A.D. Moretti ci ha regalato?
Ho già piú volte manifestato agli amici queste perplessità, ma sono tutti impotenti di fronte a ció.
Tu, Voi che tanto avete fatto per esaltare le nostre valli, scrivete a qualcuno "Che tiene del posto", a qualcuno che conti: Sindaci, Presidenti di Provincia, Istituzioni Regionali, a LUI.
Un degrado simile lo ho trovato nei paesi del quarto mondo (20 anni fa), oggi ci battono 2:0. Grazie Gigi.
Dai che magari prima di chiuderla la mettono a nuovo, a proposito di sincronia.
Dal punto di vista logico possiamo dire che il concetto "non lavoro se non mi pagano" non resiste al danneggiamento entropico e fallisce quindi i test della decenza, della dignità e di tutti quei valori non commerciali che fanno un popolo, un paese, una società.
Per evidenziarlo ci vuole un po' di tempo ma poi traspare, nelle stazioni, nei bordi delle strade, negli angoli inosservati dal PIL.
Purtroppo il benessere vero di una società si misura in quel lavoro "non pagato" che va dal non usare l'ambiente come contenitore da far ripulire a chi lavora "pagato" al minimizzare le esigenze economiche dei dirigenti in cambio di una gestione ottima, dovuta, vista la obbligatoria caratura di chi decide per chi lavora.
Io ci ho messo una pietra sopra, tra destra del capo, sinistra del posto fisso e cattolici a metà tra i due, e tutti con diritto di veto sul buon senso, tengo a bada la schizofrenia tra odio e impotenza, sapendo che non da questa stazione passerà il treno per domani.
paolino
Non e per rincarare la dose che gia e abbastanza quello che sopportiamo ogni giorno noi pendolari, ma ti assicuro Italo che nostro malgrado a volte non si aprono nemmeno le porte degli ascensori, per non parlare poi di tutti i disagi invernali nella sala di attesa.
A Esvaso suggerisco un prossimo titolo la stazione senza binari -
Da san rocchina doc e a malincuore ma confermo tutto
S O N O I P E N D O L A R I A P R E N D E R L A S E M P R E I N Q U E L P O S T O
Ma quale orologio...
Sono altre le le cose importanti a cui dobbiamo pensare e prendere atto che si va avanti.
Sono i nuovi senatori a vita che incasseranno 39.000 euro al mese;
Sono i 5 milioni all'anno, assegnati con un emendamento, alla Fondazione MAXXi della ex parlamentare Melandri (diverse legislature pci, pds ora pd).
Cosa importa la stazione; non vi transitano auto blu (Costo oltre un miliardo di euro).
Cosa importa se oltre il 50% delle scuole non sono a norma!
Cosa importante è alimentare il sistema clientelare che assicura il consenso ai partiti uniti negli alti ideali del 'Monte dei Paschi di Siena'.
Giuseppe Toffanin
P.S. Saluto Italo Vignali
Nella nostra stazione l'orologio è fondamentale come un c..o senza buco
Potrà apparire banale parlare di uno orologio guasto ma vedo che ha fornito lo spunto per imbastire importanti considerazioni.
Egregio sign. Toffanin condivido appieno le sue invettive contro le sozzure della casta che farebbero venire il voltastomaco persino ai porci, ma, se ho ben interpretato lo spirito del nostro Esvasante, l'orologio, pur nella sua venalità, è stato indicato a simbolo e ad emblema del degrado della stazione.
Alcuni anni fa furono investiti capitali importanti per costruire il sottopasso e l'ascensore, ma, la mente fulgida (!) che ideò i lavori, deliberò che i cessi non fossero più necessari. Questa orrida distrazione, che nemmeno il re dei tonti avrebbe commesso, trasformò il tunnel in un pisciatoio/cloaca. Il risultato fu che i passeggeri, anzichè affrontare quel tratto, continuarono ad attraversare i binari ignorando le raccomandazioni di prudenza continuamente diffuse dall'altoparlante.
Visti questi esiti e considerando che l'ascensore fa solo scenografia, non era forse meglio rimettere a nuovo i bagni e dare una sana rinfrescata all'intero stabile ?
Poca spesa e risultati molto più apprezzabili. Ma il buon senso non staziona mai nella mente degli stolti e dei soliti faccendieri senz'altro abilissimi ad intascare mazzette.
Quanto può costare un orologio nuovo come quello?
Azzardo una cifra : 300/500 euro montaggio compreso ?
Basterebbe indire una colletta all'esterno di qualche oratorio.
Sei poi abolissero le auto blu si potrebbero sistemare tutte le stazioni semi- abbandonate d'Italia.
Caro Remo, hai proprio ragione! Il nostro Esvasante ha interpretato l'orologio come emblema del degrado della stazione. Io, peró, mi allargherei oltre: questo orologio è la metafora del nostro tempo, della nostra società e, purtroppo, di noi italiani. Siamo ormai fuori tempo, sotto ogni punto di vista! E visto che siamo in tema di metafore, speriamo passi un altro treno, credo peró che quelli buoni siano ormai partiti da tempo e noi siamo rimasti a piedi... Un abbraccio
Per me era scontato che l'orologio é una metafora del degrado e credo di non essere andato fuori tema per i seguenti motivi:
Moretti -Amministratore delegato delle Ferrovie- é stato nominato da Prodi e da Berlusconi (Terzo mandato).
Gli investimenti sono in gran parte destinati all'alta velocità (Scelta politica).
Il degrado deriva dallo spostamento di risorse alla progettazione e realizzazione di linee anche inutili (terzo valico Genova Milano), esistono già due linee, ma non ad alta velocità.
I trasporti regionali per i pendolari sono stati abbandonati a se stessi e ridotti di numero.
Non esistono i servizi e dove esistono si pagano in modo esagerato.
Concordo sul fatto che non si fanno nemmeno le cose minime come la tinteggiatura.
Come mai?
Forse, la risposta indiretta, la troviamo osservando le ringhiere in acciaio poste sotto il ponte di S.Rocco sulla 'passeggiata' sono sufficienti a reggere l'urto di un camion! Ma li passano biciclette e passeggini per bambini!
La carpenteria metallica si paga a kg proviamo a calcolare quanti chili di putrelle inutili e di dubbio gusto sono state usate.
Nelle opere pubbliche i lavori 'devono' costare molto, altrimenti non si fanno!
Ecco perché la pressione fiscale é arrivata al 53% e una ditta individuale arriva a pagare il 70,6% di tasse (Compreso i contributi) nelle prime classi di reddito!
Da molto tempo sono attivissime associazioni che hanno saccheggiato l'Italia:i partiti.
Giuseppe Toffanin - Lista Civica per Borgotaro -
Condivido pienamente le opinioni degli interlocutori del presente post, l'orologio fermo potrebbe essere un dettaglio insignificante in una marea di disservizi, invece riassume in sè il disagio imperante, il senso di tristezza che assale ogni volta che si arriva in una stazione fantasma con il beneficio del dubbio "ce la farò a partire e soprattutto ad arrivare in tempo?!".
Sono passati alcuni lustri da quando ad ogni angolo spuntava il personale delle ferrovie sempre disponibile a fornire tutte le informazioni e con un sorriso a rassicurare i viaggiatori, la biglietteria era sempre aperta, i bagni funzionavano, ecc. ecc. ma i risultati che vediamo oggi sono le conseguenze della politica aziendale votata al risparmio di risorse economiche e umane e purtroppo sembra un biglietto da visita della maggior parte delle stazioni italiane.
Un vero peccato è vedere come le fatiche e l'orgoglio dei nostri antenati siano inesorabilmente distrutte, eppure basterebbe poco... aggiustare l'orologio, ad esempio.
Se tutti noi che devotamente vorrebbero fare la differenza e vorebbero essere un esempio per le prossime generazioni di repristinare un mondo pietrificato, abbiamo bisogno di portare le nostre zappe e contribuire alla salvezza della stazione ferroviaria.
If all of us who devotedly care to make a difference and want to set an example for the upcoming generations to repristine a petrified world, we need to bring our hoes and contribute to the salvation of the railway station.
Ormai non mi stupisco più di niente, perché nulla di ciò che dà limmagine del nostro Paese funziona più o gira come dovrebbe:
- treni sporchi e sovraffollati che arrivano sistematicamente in ritardo;
- linee telefoniche che cadono; televisioni digitali che somigliano ad evanescenti scacchiere;
- lettere che per fare i 13 chilometri che devono coprire, passano da Vercelli - Milano centro - Roma Fiumicino - Novara - destinazione;
- Raccomandate che, affidate al privato, devi andartele a prendere a casa del diavolo perché lestracomunitario di turno non ti ha trovato negli orari in cui tu sei (giustamente) al lavoro;
- elettricità che sparisce spaventata dal primo tuono di un temporale;
- bagagli sistematicamente svaligiati negli aeroporti;
- semafori e supermercati assediati da zingari;
- passeggiate trasformate in percorsi ad ostacoli dalla merce esposta sui marciapiedi come in un suk magrebino;
- strade cittadine che già allimbrunire si trasformano in lupanari allaperto;
- ambulanze che non arrivano;
- ospedali che ti tengono in barella per giorni e dove ti consigliano di portarti le medicine da casa;
- operazioni di ernia prenotate a due anni di distanza... .
Mi fermo perché non vorrei deprimermi ulteriormente..., e tu mi dici dellorologio di Borgo Val Taro? Ma sei fortunato ad avere ancora la stazione. Qui hanno chiuso prima quella e dopo alcuni anni hanno tolto anche il treno...
PS.
Per te non cè bisogno di precisarlo, ma loccasionale lettore che non mi conosce certamente sta pensando che scrivo dalla Basilicata o dalla Calabria.
No, cari amici, scrivo dal profondo Nord del Nordico Piemonte...
L'orologio sarà fermo ( grazie a Dio il tempo non si è fermato!!!), la biglietteria non è aperta tutto il giorno, ma teniamocela cara la nostra stazione ferroviaria. potrebbero arrivare tempi peggiori.
Vergogna, Gigi, ad offendere così i solerti burocrati-cervelloni delle "ex-FESSE"!
Hai persino indicato sbagliato l'orario "sbagliato": la lancetta era decisamente più sulle 9,37 che sulle 9,38! Si vede proprio che non sei sindacalizzato e che non hai da timbrare un cartellino... :)
Fra tutti i commenti si sono sviscerate molte ( non tutte ) le cose che , volutamente, pervicacemente, non vengono fatte funzionare in Italia!
Si perché oramai mi sono convinto che non è la mancanza di denaro la causa di questa situazione, perché di denaro ne hanno a fiumi, ma ne spendono a mari ... ad oceani per non far sempre meno !
Non voglio entrare nei dettagli, ma in effetti le auto blu le hanno diminuite ... ma i costi sono aumentati ! Dunque non è col diminuire i servizi che si risparmia , ma semplicemente facendoli costare meno .
Ho ripetuto fino alla nausea che non si può riempire un colabrodo se prima non si tappano i fori , o perlomeno non si riduce il diametro.
La soluzione di diminuire le auto blu parrebbe logica, ed invece non la è! se la spesa umenta malgrado il taglio e così su tutto ! Infatti malgrado i tagli e gli aumenti dei tiket la spesa pubblica è aumentata ... e non poco !
Bisogna ridurre ! bisogna dare la caccia agli evasori ! Accidenti a voi!(intendo loro...) BISOGNA che smettete di rubarci i soldi! e se non li rubate voi allora impedite di rubarceli a chi li ruba!
Vi abbiamo eletto anche e soprattutto per questo !
Ritornando all'orologio della stazione, cari Amici non vi siete accorti che è la pubblicità per dire che i treni sono velocissimi e vanno alla velocità della luce ... se vai in un verso ringiovanisci e se torni indietro trovi gli altri invecchiati !
Ma no, è sempre la solita storia, l'alta velocità rende, dove non c'è alta velocità sono linee da non considerare e lasciar morire, questo pensano e difatti le FS stanno diventando proprietarie di un gran numero di linee su gomma allo scopo di lavorare, da privati, in regime di monopolio dei trasporti.
Il bene dei cittadini e del territorio NON E' un loro problema, il loro problema è rendere tutta la rete italiana tale da avere la scusa per poterla vendere a qualche straniero come Telecom, come alla fine verrà fatto per Alitalia , come per migliaia di imprese italiane strozzate da un fisco assassino , che malgrado la sua cieca ferocia, non soddisfa la sete e la fame di denaro del nostro voracissimo apparato pubblico e privato.