I due "Spiriti" del Carnevale
Occasione per considerare due circostanze o meglio le differenze "Carnevalizie" tra Bedonia e Borgotaro
Occasione buona per considerare due circostanze “Carnevalizie”: Bedonia e Borgotaro.
Lo so benissimo che “Tra moglie e marito non bisogna mettere dito”, ma che ci sia una chiara “diversità” tra i bedoniesi e borgotaresi è ormai appurato, fa parte del quotidiano. A testimoniarlo non sono solo le storiche e classiche rivalità tra paesi vicini, ma ciò che più li differenzia è la settimana grassa, il carnevale. Qui sono agli antipodi.
Questa convinzione mi è chiara da anni ed è nettamente visibile a tutti, almeno a chi frequenta questo o quel paese.
La regola è confermata dal concetto “Carnevale”, ovvero dallo “Spirito” con cui viene vissuto e sentito da uno e dall’altro paese. A Bedonia si predilige la mascherata classica, finita in ogni suo particolare, dal bottone alla scarpa, tutto dev’essere intonato al tema, un po’ come se si dovesse affrontare una passerella di moda; Borgotaro invece preferisce il “Sabione”, ovvero colui che si veste con quello che capita, improvvisando, anzi con quello che il baule offre, e poco importa se è vestito da donna pur mantenendo dei folti baffoni, insomma ci si maschera propriamente per il gusto di farlo, per sbeffeggiare simpaticamente chi incroci per la strada o per mezzo di teatrini improvvisati dove vengono sfottuti politici o personaggi locali.
A Bedonia è difficilissimo, se non impossibile, trovare un “Sabbione” (qui cambia anche il numero delle “b”), che si aggira per le vie del paese, magari solitario, anonimo e muto; a Borgotaro invece spuntano fuori come funghi già dal giovedì mattino e proseguono imperterriti fino a martedì notte.
Dopodiché, proprio per non farsi mancare nulla, a Borgotaro si festeggia pure il “Mercoledì Sgurlotto”, appuntamento culinario per dire addio al carnevale appena concluso (si mangia di magro).
Ovviamente non sposo nessuna delle due cause, nel senso che è giusto affrontare questa ricorrenza come ognuno crede o sente, ma non c’è dubbio… lo “Spirito” che aleggia sul carnevale in valle è in buona compagnia. Il sito del carnevale borgotarese
Un mistero. 15 km di differenza. Una differenza storica evidentemente, difficile da spiegare.
Da un lato un paese in crescere, una piccola cittadina con servizi, comodità, un futuro incerto ma meno incerto.
Dall'altro un paese in calare, un gruppo di case, assenza di servizi, comodità, un futuro incerto e tanto incerto.
Ma una grande differenza. Tutta raccontata nell'intervento di Gigi.
Non è campanilismo. Solo constatazione. Borgotaro è un bellissimo paese per me. Lo ribadisco.
Lasciateci almeno questa piccola gloria in modo che possiamo "morire" grassi.
Cordialmente
Claudio Agazzi
Mah... io sono del parere che a Bedonia ci siamo concentrati, negli ultimi anni, un po' troppo sul martedi e meno sul resto. Ho ancora dei ricordi molto vivi di quando andavo alle elementari, del tragitto che facevo tornando a casa nel periodo carnevalesco, già dal giovedì, appena arrivata in paese, qualche improvvisatore per le vie c'era, spesso da Masala che era il primo bar sulla via verso casa per me.
E' questo il carnevale bedoniese che ricordo maggiormente, come le serata delle lucciole, delle ragazze in vetrina ecc ecc. E' anche vero che negli ultimi anni abbiamo ripreso il venerdi grazie alla volonta' di pochi riproponendo le lucciole, anche se lasciatemelo dire l'atmosfera che c'era quella famosa e storica sera, di cui esiste anche una testimonianza video molto ampia di Videotaro, non è mai stata del tutto riacquistata.
Per un paio di anni si è poi provato a proporre il sabato pomeriggio come anticipo del martedì ma con scarsa partecipazione di pubblico ecc, ma purtroppo penso che lo spirito vero della settimana grassa l'abbiamo smarrito per strada, forse davvero troppo attenti al bottone.
Io stessa per esempio venerdi sera per le drag queen ho improvvisato con quello "che il baule" offriva avanzi di carnevali passati, avanzi di abiti di famiglia ecc eppure vedo che troppi stanno attenti ai particolari che personalmente credo che siano ottimi per il martedi ma magari per lasciarsi andare di piu gli altri giorni concentrarsi piu sul divertimento che sul bottone male non sarebbe.....
Ma quanti di voi ricordano quale era considerato il Carnevale Valtarese per eccellenza qualche anno fa ?? Io ricordo Albareto, era il centro, poi hanno praticamente smesso di farlo, eppure ricordo un sacco di carri eccellenti.
Non ho mai amato questa rivalità ne amerei solamente il carnevale bedoniese o solamente quello borgotarese.... io amo il carnevale Valtarese e Valcenese perchè nessuno deve dimenticare anche le grandi cose che fanno a Bardi e dintorni, e nemmeno Compiano.... non capisco perchè non possiamo sfruttare tutte le grandi doti carnevalesche delle due valli anche come fonte turistica.
Anni fa, ma proprio anni fa, qualche prova fu fatta tra bedonia-borgotaro-albareto, alcuni carri di bedonia andarono alla sfilata del borgo, il martedi' però di borgotaro non si presentò nessuno mentre da albareto sì... i tentativi c'erano e non voglio star qui a polemizzare di chi era stata la colpa per la mancata riuscita, ma qui se continuiamo ognuno a coltivare il proprio orticello succederà che finchè ci va bene ok ma poi...
Per me che sono "straniera" apprendere questi sottili ma affascinanti tasselli di questa terra mi fa sorridere da un lato e amarla ancor di piu' dall'altro.
Vale cara,
magari sbaglio, ma dalle tue parole mi par di capire che la nostra età disti qualche decennio e che questo ti porti a citare fatti relativi al carnevale purtroppo inesatti, specie quando parli di anni fa, ma proprio anni fa...
Premesso che la mia non vuol essere una prova di primati, di bravure, di campanilismi stracotti ed inutili, ma solo il dare una giusta collocazione temporale ai fatti accaduti ed agli eventi magari vissuti.
Le sfilate ed i carri a Borgotaro si datano fine 1800 primi 1900 o meglio si hanno documenti visivi che lo testimoniano, il problema a cui tu alludi del martedi è da sempre uno: il lavoro.
Per anni, a Borgotaro, il giorno di carnevale (martedi) han sfilato carri inanimati per le vie vuote di un paese che nemmeno prestava attenzione alla cosa... per il semplice motivo che la maggior parte delle comparse lavorava, autisti compresi, ma lavoravano anche gli spettatori e quindi finalmente si decise lo stop, fine delle sfilate al martedi.
Paradossale che il giorno della festa, la festa non si "senta" e soprattutto non si svolga... Ma era cosi
Aggiungi al contesto urbanistico la dimensione dell'evento e la location, ed hai ulteriori buoni motivi del perchè a Bedonia si, mentre al Borgo no, l'evento non andava.
Ad esser sinceri funziona poco anche la pre-sfilata che si svolge la domenica precedente la settimana grassa, ma è anche vero che, e spero vivamente di sbagliarmi, svolgerla prima piuttosto che dopo come accadrà sabato a Bedonia, ha un sapore diverso e talvolta anche il riscontro del pubblico è differente..
A mio sommesso parere è giusto che si continui su questa strada, i gruppi a piedi sono vitali per i carri, mentre non si puo' dire il contrario, comunque sia se non altro si avranno due giorni pieni di gente per le vie dei nostri paesi, diversamente votati ad esser in questo periodo dell''anno peggio del deserto dei Tartari.....
Hai ragione hai ancora una volta ragione
Caro Beppe la mia non voleva essere una polemica ma un modo per unire queste vallate ma mi sembra che ognuno vuole stare sempre al suo orticello.
Ho riportato i miei ricordi d'infanzia e adolescenza non certo fatti storici, se andiamo sullo storico anche a Bedonia ci sono testimonianze fotografiche ecc del Carnevale già dai primi del 900 o forse prima, sinceramente ora non ricordo ma soprattutto penso che non serva a niente star qui a decidere chi ha fatto di piu e da quanto tempo in piu rispetto all'altro.
Concordo sul discorso che i pre e i post non funzionano come i giorni canonici e sicuramente a livello di spirito questo sabato non sarà come un martedi', ma lasciarlo cosi vuoto pensi che migliorerebbe?
Sopra ho sottolineato l'importanza di un Carnevale Valtarese&Valcenese perchè l'unione nel deserto dei Tartari fa la forza, si possono sfruttare le cose anche lasciandole cosi, in fondo festeggiamo tutti in giorni differenti e si possono benissimo amalgamare gli eventi in favore di un prodotto piu forte e ricco.
Ma è solo un utopia!
Vale, forse se rileggi con calma quanto ho scritto sopra, vedrai che asserivo quanto tu stessa pensi.
Non sono per niente convinto che l'accavallarsi degli eventi lungo le rive del Taro (Bedonia, Tornolo, Compiano, Albareto e Borgotaro) contribuisca ad incrementare l'afflusso di persone in valle in periodi ove solo il meteo gioca un fattore troppo dominante.
Credo sia meglio dividere le giornate eventualmente e fare in modo di spalmare sui 6 giorni gli eventi.
In pratica, forse, perchè la realtà è e sarà come sempre ben diversa e la storia oltre che ad insegnare, spesso si ripete.
Fino a quando non si farà tesoro degli errori del passato, il futuro non riserverà sorti migliori. Ed in questo spiace dirlo, ma la politica, gli amministratori rivestono un ruolo di primaria importanza....... Toh che novità...
Siamo stanchi come i fornai, oggi pausa
D'accordo sul tuo discorso, ma noto che o mi son spiegata male o leggo male io o te , non lo so. il mio pensiero non era accavvalare gli eventi, quando dicevo amalgamare gli eventi in favore di un prodotto piu ricco e forte intendevo a livello di pubblicità ecc non certo a livello di accavallamento....perche poi alla fine al PalaSabione ci convergono entrambe le valli! sicuramente il fattore climatico del periodo è un freno, ma conosco villeggianti della vallata che prendono ferie quanto noi per venire ad assistere alle sfilate della domenica al borgo e di bedonia il martedi', certo parliamo di una decina di persone, che restano in vallata solo quella manciata di ore; e sicuramente ce ne saranno anche per borgotaro di persone cosi anche se non posso testimoniarlo. Io sono per i pochi ma buoni, ma poi si sa che l'ultima parola non l'abbiamo certo ne io ne tu beppe ne gigi!
Mercoledi di "magro" tra poco la tradizionale merenda con verdure fresche, tonno, cipolle a pinzimonio e chi si vuole sedere vi aspettiamo al vecchio borgo.
Ho letto con interesse le diverse interpretazioni con cui ogni singola comunità della valle è solita approcciarsi al carnevale. Certamente in queste distinzioni hanno influito i costumi, le tradizioni, le abitudini che ci sono state tramandate dai nostri progenitori sia da tempi che furono che da quelli più recenti ma non trovo opportuno che ci si metta a disquisire sul meglio o sul peggio o a stilare classifiche che mi appaiono insensate.
Sta proprio nella diversità lessenza che anima queste feste molto particolari ed uniche. Sta alla nostra fantasia ideare e trovare soluzioni ludiche atte ad infondere nuovi entusiasmi e nuove passioni soprattutto nei giovani. Il grande Orazio, vissuto oltre duemila anni fa, ci diceva : E cosa dolce ammattire al tempo opportuno . Ed allora lasciamo che ognuno in assoluta libertà se lo viva come più gli garba e che indossi gli abiti casuali e/o ricercati senza infrapporre i soliti distinguo. Se poi allinterno di questa manifestazione vengono inserite serate a tema tanto meglio visto linteresse che suscitano.
W il carnevale !!!! Con la speranza che anche a Bedonia venga organizzato quello estivo.
In alto gli animi, cari Signori e Signore. Il periodo di carnevale vuol dire allegria. Non per niente succede la Quaresima. Qualche giorno per pensare occorre.
Tra poco una ben più mirabile sfilata mascherata si aprirà innanzi ai nostri occhi. Udite! Udite! I parlamentari imbellettati assisteranno compiaciuti alla sfilata degli ancheggianti elettori. Sicuri certamente sono che tal modo di camminare si accentuerà.
Viva il CARNEVALE, un lampo di sereno in tanto grigiore. Di Bedonia o del Borgo ,cosa conta? Forse in valle son presenti degli alieni? Anche a loro un caldo abbraccio. Non sian forse fratelli? Certo un po Caini e Abeli. Ma per adesso è ancora carnevale!
Come ebbi a dire tempo fa su questo stesso Blog, e non mancherà occasione di ripeterlo, Cavour disse: "abbiamo fatto l'Italia ora dobbiamo fare gli Italiani " ancora non ci siamo riusciti ... dico io. Come del resto è stata fatta l'Europa ed ancora non sozno stati fatti gli Europei.
E' innegabile che ogni 10 - 15 massimo 20 Km da noi cambiano i dialetti, le tradizioni, lo stile architettonico, la cucina, il vino, il modo di lavorare e di pensare, e chi più me ha più ne metta!
In questo substrato proliferano, malgrado cosa viene detto, camanilismi e diffidenze, interessi particolari e quant'altro, in un divenire che solo a grande fatica evolve verso il meglio e non sempre questo accade.
Il carnevale , come le altre ricorrenze non fa eccezione; prendiamo per esempio Viareggio, Venezia, Cento e molti altri hanno saputo creare un effetto altamente sinergico per trarne evidente vantaggio nel mantenimento delle tradizioni, anzi incrementandole.
Ricordare il passato e come eravamo e quali sentimenti provavamo è certamente coinvolgente, a me scorre sempre un piacevole brivido nelle vene, ma non mi da quella soddisfazione che invece provo quando, con i mezzi attuali e nelle variate condizioni mi unisco ad altri per ridar vita, sebbene in altra dimensione, a ciò che fu.
Penso che un carnevale che accenda le valli all'unisono, che unisca, ove tutti concorrano ad una grandiosa festa, con parcheggi, bancarelle, negozi di ogni genere aperti, ecc. sarebbe di grande attrattiva e di grande interesse storico, culturale, finanziario; con grande beneficio per tutti ad iniziare dal Carnevale, ma... c'è sempre un ma! prima devono essere creati i Valligiani uniti, e per far questo, come a lungo ne abbiamo discusso, - quasi inutilmente - , occorre una gara di solidarietà ove il propio bene sta nel bene dell'altro.
A proposito di Carnevale ... ricordo questa BARZELLETTA
Una coppia viene invitata a una festa mascherata.
Lei però,con una terribile emicrania, chiede al marito di andare alla festa da solo.
Così lui prende il suo costume e va.
La moglie però dopo aver dormito un'oretta, sentendosi meglio decide di raggiungerlo. Sicura del fatto che il marito non conosca il suo costume decide di divertirsi osservando come si comporta quando e'solo.
Giunta alla festa, scorge suo marito in pista a ballare e civettare con tutte quelle che incontra.
Lei decide allora di vedere fino a che punto può arrivare ed inizia a stuzzicarlo con insistenza.
Alla fine lui non resiste, la trascina in uno stanzino buio e lì fanno l'amore in tutti i modi.
Senza dire nulla né levarsi la maschera i due si allontanano; lei perfidamente corre a casa, nasconde il vestito e si fa ritrovare nel letto, per vedere come si comporta lui al ritorno.
Quando lui rientra, lei fingendosi appena risvegliata gli chiede come è andata.
Lui le fa, "Come al solito, lo sai che senza di te non mi diverto mai".
Allora lei insiste, "Hai ballato molto?" E lui ribatte, " Te lo giuro, non ho ballato nemmeno una volta. Appena sono arrivato ho incontrato Pietro, Antonio, Giovanni ed altri amici, siamo subito saliti in mansarda ed abbiamo giocato a poker tutta la sera, non ho nemmeno sentito la musica, anche se credo sia stata una bella festa perché il tizio a cui ho prestato il costume mi ha assicurato di essersi divertito da matti."
MORALE : per Carnevale non si presta mai il costume !