A Carla de Garìn
E' passato un mese da quando ci ha lasciati uno degli ultimi personaggi bedoniesi, tanto autentici quanto piacevoli
Anche per questa sua piacevole longevità, ma soprattutto per il suo carattere gioviale e aperto, era diventata uno dei tanti –ma ormai veramente tra gli ultimi– caratteristici personaggi amati dai Bedoniesi: era più il tempo che passava tra la gente a chiacchierare che quello trascorso in casa; anche se, a dire il vero, non mancavano le occasioni di vederla affacciata alla finestra, ogniqualvolta avvertiva un passo famigliare o una voce conosciuta percorrere la “contrada”.
Oggi quella casa appare triste, con le persiane chiuse e inanimate, già in balia dei piccioni, gli stessi con cui guerreggiava quotidianamente, inventandosi ogni volta un diversivo, pur di tenerli lontani.
Con lei mi sono divertito tanto, a me piaceva fotografarla e a lei, nonostante fuggisse apparentemente dal mio obiettivo, faceva piacere essere ritratta (ne conservo un centinaio). C’è anche da dire che era sempre perfetta per la scena: pelliccia, tailleur in gabardine, cappottino in tessuto pied de poule, scarpe col tacco ed onda dei capelli dorati racchiusa dentro ad una piega appena ultimata. Ecco, l’unica “fuga” da me, che avveniva quando ci incrociavamo – in fondo abitavamo solo a pochi metri uno dall’altra– era proprio quando la scorgevo con ancora i bigodini in testa: “Eh Gigi, ne te me farè miga inna futugrafia con sti cavéi, no ehh?”. Assieme alla sorella Tea aveva gestito, per quasi cinquant’anni, un negozio di parrucchiera in piazza Senator Micheli, e quindi i capelli sempre in ordine erano, per lei, imprescindibili.
Mi diceva sempre che la più bella fotografia che conservava era quella che gli scattai nel 2013, in occasione della mia mostra dedicata ai personaggi bedoniesi, dove lei non poteva certamente mancare: “quandu me saróo mórta, vöju che i m’a méttena intu me tumbén, u diróo a me fradéllu Mauru o a me nevudu Renatu”.
Poi, il 31 luglio 2023, il fatidico giorno per Carla è arrivato. Ancora oggi, nonostante don Giovanni Cigala abbia lasciato la parrocchia di Bedonia da quasi sei anni, non le mancava occasione per nominarlo: lo stimava tantissimo e lo considerava una guida, specialmente durante il periodo del Covid, anni che la misero a dura prova perché riluttante ad uscire di casa. Un affetto sincero e profondo, tanto da fargli promettere, alla sua partenza, di tornare a Bedonia nel giorno in cui ci sarebbe stato da celebrare il suo funerale: e così è stato.
La vera Carla, messa in relazione con il suo passato e la sua vita, traspare in un documento video che registrai il 6 agosto 2021 (in allegato). Si tratta di una lunga chiacchierata estemporanea, avvenuta nella nostra via Vittorio Veneto, durante una serata estiva: Carla parlava con mia cognata Anna Maria affacciata alla finestra, poi arrivai io e iniziai a registrare la piacevolissima conversazione.
Solo al momento dei saluti, mi resi conto che Carla, in quella circostanza, era stata diversa, aveva affrontato argomenti legati alla sua vita che solitamente tralasciava. Ma in quell’occasione non ebbe nessuna reticenza, quasi la considerasse una sorta di “testamento” orale e morale. E mi spiazzò quando, alla fine, aggiunse: “me racumandu, sta de parola... e prumetteme che sta roba chì t'a manderè quandu mi ne ghe saróo pü”.
Era bella la Carla, di quella bellezza fine, che non tramonta. Bionda sempre elegante, ben pettinata, con uno sguardo furbo e dolce allo stesso tempo. La conosco da sempre. Lei e Tea erano le parrucchiere di mia mamma. Ci è andata fino alla chiusura del negozio ed io la accompagnavo, mi sedevo su una delle poltroncine ascoltavo e chiacchieravo con loro.
Il sabato prima della comunione Erika ed io andammo a farci pettinare, lei con i suoi capelli lunghi, mossi, io con i capelli corti, il caschetto. Come eravamo fiere. Avevo paura di spettinarmi per il giorno dopo (ma tanto avevamo la cuffia da suorine) e Carla mi disse: dormi con la testa fuori dal letto… io mi ero messa in testa che fosse una cosa seria e ce n’è voluto perché papà mi convincesse che era uno scherzo!
Carla a messa, nei banchi a destra, quelli lato verso a cuntrè. Carla che fino all’ultimo giorno in cui ci siamo viste mi ha salutato e mi ha detto: ciao Pia, saluta la mamma, ma la vedrò in giro! Piccola piccola ma una presenza grande. Discreta certo, ma immancabile e tutti quelli che la incontravano ammiravano la sua abilità nel camminare coi tacchi nonostante gli anni avanzassero e la sua eleganza non passava inosservata. A Cærla de Garin. Credo che ogni Bedoniese sopra i dieci anni la conosca. Quando sei mancata ero via, ma ti saluto qui, ciao Carla sono certa che sei sempre elegante e ben pettinata anche adesso. 💞
Bellissimo!... davvero commovente 😥
Bravo Gigi, sai cogliere l'essenza delle persone...❣️
Riposa in pace dolce Carla 🌹
Non la conoscevo personalmente, ma la sua eleganza mi ha sempre colpita, al punto di pensarla come un'icona di stile del nostro Paese.
La cara Carla sempre sorridente, che bel ricordo era un personaggio carismatico di Bedonia
Solo tu Gigi Cavalli potevi trovare le parole giuste.
Sapessi come mi manca vederla alla sua finestra o spazzare il marciapiede davanti a casa con la sua scopetta 😔.
Non c'è giorno che passando davanti a casa sua non alzo la testa nell'intento di vederla ancora una volta. Mi manca già, una persona che mi ha visto crescere e non ha mai mancato di farmi sentire il suo affetto, per me e per ogni membro della mia famiglia. ❤️
Che meraviglia il video. Sembra averla ancora tra di noi. Grazie
Le "pettinatrici" di Bedonia
Bè che dire! Troppi ricordi di un'infanzia felice passata nella nostra amata contrada.
La nostra Carla, i nostri cari che non ci sono più. Mi ha fatto anche qualche "taglio"... fantastico Gigi veramente 💖 Ciao Carletta ora non c'è più nessuno che mi butta giù dalla finestra i cioccolatini
Ricordo di avervi incontrati quella sera d'agosto in Via Veneto e tu, "in anteprima", mi avevi svelato di aver appena registrato questo video meraviglioso.
"Allora Carla, come va?" le avevo chiesto.
"Eh ninì... sono ancora viva" ed eravamo tutti scoppiati a ridere ❤️
Quante chiacchiere con lei da bambina. Mi piaceva quando mi lasciava giocare con i bigodini in negozio. Donne, lei e Tea, di classe e bontà.
Che bel video. La Carla e la Tea da bimba ero sempre da loro. All'epoca avevano il negozio dietro la chiesa, si saliva una scala che era poi dove abitavo pure io.
Quante foto che ho grazie a lei. Mi faceva la banana nei capelli. Da ragazzina mi chiamavano quando passavo davanti al Mellini, dove poi si erano trasferite, per darmi una pettinata, avevo le trecce.
L'ultima volta l'ho incontrata a un funerale e mi ha abbracciata con tanto affetto. Mi ha parlato poi della Tea che le mancava tanto e di don Giovanni che l'ha aiutata tantissimo.
Da giovane era stata fragile ma nell'anzianità è stata molto forte perchè sola e non è facile.
Grazie ancora Gigi
Che piacere mi ha fatto rivedere la Carla, la ricordo sempre con tanto affetto.
Grazie Gigi
Carletta, dolce e cordiale sempre, un’eleganza senza tempo.
Conservo di lei un bellissimo ricordo ❤️
Passando nella contrada, quanta tristezza guardando quelle persiane chiuse….😘
Il video è da antologia, fanne altri in futuro !
La mia zia.... personaggio irripetibile!
La ricorderò sempre con allegria. ❤️
Grazie Gigi per l'omaggio che le hai fatto.
Si starà divertendo, facendo finta di vergognarsi un po'.
Ho visto tutto il video con molta nostalgia, quel dialetto così dolce, Carla riposa in pace ❤️
La video-ripresa è da salvare come documento storico. Tra qualche decennio risulterà una preziosa testimonianza. In pochi minuti emergono le straordinarie e inimitabili dinamiche del paese, quei piccoli gesti, quelle impercettibili espressioni, un’esclusività a scemare degli ormai nostri rari pievaschi.
Ogni volta ammiravo questa elegante signora. Non le ho mai parlato ma traspariva ugualmente la sua simpatia e il suo animo gentile, tanto da ricordarmi una nobil donna di altri tempi. Ora quando tornerò a Bedonia mancherà questa figura e il mio sguardo compiaciuto. Sono un po' pentita di non averle mai parlato, anche solo per un come va?
Cara Carla,
sempre sorridente e accogliente, nella "tua Cuntre" (la storica Contrada ), con i tuoi gentili saluti a tutti i passanti forestieri e ai "Pievaschi".
Gigi, tuo contradaiolo, ha saputo renderTi un toccante omaggio e riprenderTi in un indimenticabile filmato.
Riposa, insieme alla Tua Tea, in pace .
Claudio M.
L'ultima volta che ci siamo incontrati è stato nell'ex valsana dove si era trasferita. Era elegante come al solito con la sua sciarpa rossa di seta che non stava mai ferma e svolazzava leggera intorno a lei. Me la ricordo così dolce nelle sue ultime settimane. Ciao Carla.