La piazza delle corriere

Qualche considerazione sulla nuova piazza bedoniese, bellissima e moderna, se non fosse...
A Bedonia abbiamo una nuova piazza. I commenti dei bedoniesi, ovviamente, non sono mancati. Fin dall’inizio del cantiere c’erano i soddisfatti e quelli non proprio convinti di questa nuova opera: “Se così non fosse non saremmo nemmeno a Bedonia”. Bisogna dire, onestamente, che il progetto non è terminato, se invece lo fosse dà l’impressione di non esserlo, la nuova piazza, così com’è, mezza in pietra e mezza in asfalto, mi rimanda alla classica frase: “Una scarpa e una ciabatta”, che, in fin dei conti, è anche il mio pensiero.  
 
Occorre anche dire che il progetto iniziale, bellissimo e moderno, scelto da apposita commissione (caro Gigi, so che anche tu ne facevi parte in rappresentanza del comitato Veterrima Plebs), non era come lo vediamo oggi, il disegno esposto per lungo tempo in Municipio, se non sbaglio, lo ricordo differente.
A dar man forte alla mia opinione è senz’altro il contesto architettonico disarmonicamente strutturato e per la viabilità che necessariamente è stata stravolta, male organizzata e francamente pericolosa. D’altra parte non c’è molta scelta, specialmente quando via Aldo Moro viene chiusa al traffico, in tal caso il caos regna sovrano. Cartelli stradali che improvvisamente regolano un traffico degno di una tangenziale. Ma è ovvio, le principali vie cittadine sono tre, se due vengono chiuse è logico e facilmente immaginabile la confusione che ne può derivare.
 
C’è poi da considerare che la suddetta piazza sia anche il capolinea degli autobus e un doveroso applauso va rivolto ai conducenti degli stessi che per fare quelle che dovrebbero essere semplici e agevoli manovre, dimostrano doti da veri piloti. Sempre che possano arrivare a parcheggiare e ripartire da un capolinea che, sempre in caso di chiusura di via Moro, viene spostato a luogo da destinarsi. Se un tempo la fermata “Las Vegas” era una certezza granitica oggi non lo è più. E allora, gambe in spalla, alla ricerca della corriera perduta (vedi video allegato).
 
Non è finita. La presenza di gradini e luci a pavimento (quando si fa buio sono abbaglianti per i pedoni), rendono il passaggio difficoltoso. Occorre veramente fare molta attenzione perché il rischio di inciampare non è da escludere, sia per i giovani, ma soprattutto per gli anziani.
È chiaro che tutto ciò che ho scritto non vuole essere né un atto di accusa verso qualsivoglia persona che, a vario titolo, è entrata nella progettazione o realizzazione della piazza, nè un pretesto per sollevare sterili critiche, ma è solo frutto dello sguardo obiettivo della sottoscritta, cittadina bedoniese che ogni giorno è costretta ad attraversare questo nuovo tratto del paese e che si trova quotidianamente a confronto con le problematiche sopra esposte.
Ora restiamo in attesa del secondo lotto, quello che raccorderà piazza Sen. Micheli con via Mons. Checchi. Quindi arrivederci, a quando non so.

VIDEO: camion in manovra


FOTO: la piazza quando cala la notte



16 Commenti
  1. Looseriders Italy

    Il tutto sembra il lungomare di Chiavari, solo che al posto del mare c'è il palazzo della barbotta! 😂 😂

  2. Monica

    A me non piace proprio. Quelle luci a pavimento poi... stonano proprio con il resto del paese. Era meglio lasciare la rotonda magari con una bella fontana e lampioni a luci calde come nella piazza principale.

  3. Barbara Cavalli

    Grazie mille per l’ospitalità 😉

  4. Marco Biasotti

    A me piace, non credo sia finita, se no sarebbe una incompiuta. Il mio giudizio però è solo estetico per la funzionalità non mi esprimo, non lo so.

  5. Monica S.

    A me piace e la trovo pure funzionale 😊

  6. Monica

    Cara Barbara, ascolterei volentieri anche il commento di Arturo Cura’ a questa tua rispettosissima osservazione

  7. Enrica

    Mi spiace dirlo, ma trovo anch’io che sia poco funzionale, io avrei lasciato la rotonda. E sempre a mio giudizio, non mi sembra che abbia giovato all’estetica della piazza

  8. Peppino Leonardi

    Faccio i miei complimenti a Bedonia che si modernizza. Si possono anche fare commenti ma vale la pena avere una piazza cosi' bella!!

  9. Gino

    La parte in asfalto non si può vedere, una scarpa e una ciabatta è giusto

  10. Costo

    Buongiorno
    Ma la spesa per l’opera è di 300.000 euro?

  11. Ela

    Vorrei far notare dei problemi con i marciapiedi. Ho un bebè e vado in giro con la carrozzina: vorrei invitarvi a fare un giro. Dal Mellini passare davanti alla tabaccheria: due gradini del marciapiede lasciati. Meglio scendere in mezzo alla strada che svegliare bebè con i gradoni. Poi si prosegue sullo stesso marciapiede per andare dal macellaio in via Mons. Checchi. Altri gradini sul marciapiede che invitano a scendere sulla sede stradale. Eppure questi marciapiedi sono stati rifatti nuovi: come non si è pensato alla necessità dell'abbattimento delle barriere architettoniche? Per fortuna almeno una rampa frontale per andare sotto i portici è stata fatta nuova: ma il resto senza attenzione.

  12. Virgy

    Mi aspettavo tantissimi commenti, invece.... Peccato! Si vede che non c'è più voglia di combattere, già nessuno si sente più Bedoniese, e i tanti commenti si sentono nei Bar, in piazza tra gruppetti di persone che parlano tanto per parlare, se poi si avvicina qualcuno che è parente, amico, conoscente di chi ci amministra, tutti tacciono e cambiano discorso. Peccato....
    Spendiamo cifre pazzesche per una piazza che con pochi soldi, si poteva sistemare e lasciamo all'ingresso del paese un incrocio pericoloso, forse la sistemazione del quale non era cosi altisonante come è piazza Micheli. Ancora una volta la voglia di lasciare un segno, a ricordo è prevalsa sull'effettiva utilità per la nostra comunità.
    Povero paesello, la piazza è puro sperpero di denaro, è un vero pericolo per i pedoni e automobilisti. Non scordiamoci soprattutto che la nostra rotonda nel giro di pochi anni è stata rifatta ben 3 volte.

  13. Bruno

    Ci sono molte critiche sulla piazza delle corriere a Bedonia, ma ne sento poche sensate. Innanzitutto mi devo complimentare con l'amministrazione comunale quando si riesce a realizzare, finalmente, uno spazio libero che favorisce maggiormente il transito dei pedoni non quello delle macchine con gusto e scelta dei materiali...
    Le rotonde (o le fontane) purtroppo hanno solo la funzione di snellire il movimento delle macchine, e in questo caso lo spazio intorno non si può chiamare piazza. Potrei muovere solo due piccole critiche: uno spazio libero non si in festa di paletti che danno l'idea del recinto per le pecore(non lo dico a caso) e la segnaletica stradale a terra non si fa imbrattando i sassi di pittura bianca, meglio il marmo o altro materiale simile...

  14. Remo Ponzini

    Sono rimasto a lungo perplesso sulla innovazione della piazza principale del paese. Ma capivo che dovevo abituarmi a questo svecchiamento che ha rivoluzionato e capovolto l'urbanistica tradizionale della nostra Pieve.

    Il mio commento giunge in ritardo rispetto alla presentazione dell'articolo anche perchè non avevo le idee chiare. Ritenevo che fosse doveroso mantenere la circolazione con rotatoria ma, pensando al rinnovamento futuro di Via Mons. Don Checchi (fra qualche anno), presumo che la reciprocità di queste due opere risulterà interessante e, soprattutto, estremamente armoniosa.

    Permettetemi un piccolo pensierino a Barbara Cavalli che, da brava nipotina dell'Esvasante, ci ha sciorinato un articolo di ottima fattura. Ti aspettiamo per il bis su.... altro argomento. Grazie.

  15. Stefano

    Una piazza fatta e progettata da qualcuno che voleva fare una rotonda a sugremaro dove gli autobus finivano nel canale .... Si dice tutto ...

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