Bruno Giacosa
Il ricordo del patriarca del Barolo, uno dei leggendari vignaioli che hanno dato lustro alle Langhe
Giacosa rispettava il lavoro, lo faceva come andava fatto, rifiutando espedienti ed accorciatoie pur di arrivare in alto e in fretta. Il tempo gli ha dato ragione: la fama dei suoi vini rappresenta degnamente la terra dove nascono.
Anche lui mi piaceva, esattamente come Piero Busso oggi e Aldo Conterno qualche anno fa, tutti “fratelli” di Barbaresco, Barolo e Barbera. Persone queste, insieme a tante altre, che non si sono mai adeguate alla moda del momento e alla "vendita" facile. Lo ricordo anche come grande “amico di vinacce” di Romano Levi, il "Poeta della grappa", cantina e distilleria distavano tra loro solo pochi passi.
Bruno Giacosa, 89 anni, faceva parte di una di quelle famiglie che hanno reso grande il Piemonte, terra di quel vino autentico frutto della passione, esattamente com'era lui.
Luomo che sussurrava al nebbiolo
Sicuramente lassù ascolteremo della bella musica, da oggi berremo anche bene.
Ciao grande maestro salutami Levi!
E fallo parlare, lui:
http://www.slowfood.it/slowine/lectio-magistralis-di-bruno-giacosa/
Non è giusto sottacere alla morte di questa persona che con la con la sua solerzia, capacità e determinazione ha dato lustro ad un territorio che è diventato celebre in tutto il mondo per l'eccellenza dei suoi vini. Hanno contribuito anche molti altri vignaioli ma Bruno Giacosa ha raggiunto livelli di qualità che lo collocano tra i migliori.
Nel corso della mia esistenza ho visitato diverse volte quei magnifici luoghi nominati " Le Langhe " solcati da vigneti dove, con una cura maniacale, vengono prodotti il Barolo, Nebbiolo, Barbaresco, Barbera che danno lustro alla nostra nazione. Splendidi anche i borghi ed i castelli che sono disseminati un po' ovunque e che sono stati nominati dall'Unesco patrimonio ambientale ed artistico dell'Umanità.