Ieri
Cinque anni passati in evidente tranquillità, la squadra politica non dava segni di cedimento "Uno per tutti, tutti per uno", almeno così era la situazione vista da fuori, se anche c’erano delle magagne nessuno le ha percepite. In questo stato di buoni propositi hanno affrontato le nuove elezioni, quasi tutti confermati gli eletti della scorsa legislatura, anche il Sindaco non è cambiato sebbene avesse sempre ammesso la disponibilità a cedere il passo a fine legislatura.
Oggi
Nonostante quasi nulla sia cambiato, queste ultime non sono state elezioni ordinarie, anche se teoricamente dovevano esserle, questo fino allo spoglio delle schede. Il risultato uscito dalle urne ha creato qualche scompiglio interno, principalmente per i voti conseguiti dai nuovi candidati, tant’è che un eletto dell’ex maggioranza (Oppici) ha dato contestualmente le dimissioni, mentre per i restanti l’umore non è certo sereno, c’è da capirli… sembra che il lavoro di cinque anni sia stato vano o perlomeno non apprezzato.
Domani
Oggi ho consultato la sfera di cristallo, l’ho girata sottosopra e dopo che ha smesso di nevicare nel diorama si è rivelato il nuovo assetto comunale, immagino non privo di compromessi e per più motivi: rendere conto agli elettori delle proprie indicazioni, ripagare chi sì è precedentemente impegnato e per esperienza acquisita, ma soprattutto per mandare avanti la baracca, anche se temo che qualcosa si sia guastato.
Gli Assessorati da assegnare saranno quattro: Assessore ai lavori pubblici e Vice Sindaco a Gianpaolo Serpagli; Assessore al Bilancio Patrizia Brignole; Assessore allo Sport a Lodovico Molinari; Assessore al Turismo e Cultura a Maria Pia Cattaneo? Dopodiché le restanti deleghe ai rimasti Consiglieri, se però consideriamo il passato e il presente i conti sembrano non tornare. Che la mia sfera sia ormai da gettare?
P. s.
Nel mio scritto precedente avevo fatto presente la dicitura compresa nel gonfalone comunale, ma la frase di Sallustio è solo parziale, per intero recita: "Concordia parvae res crescunt - Discordia maximae dilabuntur", in altre parole "Nell'armonia anche le piccole cose crescono - Nel contrasto anche le più grandi svaniscono".
Daunbailò
02/06/2014Tra il serio e il faceto, trovo sostanzialmente incomprensibile una diatriba che nasce da un eccesso di voti. Le elezioni sono state anomale nella misura in cui non c'è stata, praticamente non teoricamente, una lista concorrente.
Di conseguenza, il numero di preferenze conseguite dai singoli candidati non è direttamente riconducibile all'effettivo operato degli ultimi cinque anni.
E' un voto sporco, poco attendibile.
La continuità nell'Amministrazione, almeno sentendo le voci sul territorio, è l'ispirazione del voto espresso alla lista.