Vedi un po' la relatività dei gusti: io ricordo di aver letto, direi un trentinaio di anni fa, "Cent'anni di solitudine", suo celebrato capo d'opera, e quello che mi rimase fu solo l'immagine di cortili ("patios") abbacinati e la grande fatica di arrivare al termine di una narrazione ciclica ad oltranza, non dico priva di interesse ma che divora continuamente se stessa...
Ho da tempo pronti da regalarti i "Racconti" di Théophile Gautier, cesellati con sublime raffinatezza: dopo questo tuo intervento, sono due volte curioso di vedere cosa ne penserà un signor lettore come te, Gigi.
In ogni caso, viva la lettura: meno che quella fatta sui "libri elettronici"! :)
Sono d'accordo, Gigi, è forse il più bel libro scritto nel novecento, gli altri due di Marquez che ho avuto il piacere di leggere sono, l'autunno del patriarca e il Generale nel suo labirinto, netevoli.
Ci ha lasciati una grande penna, ma i suio libri saranno immortali!
....a Piero Rizzi Bianchi vorrei dire che non esiste una lettura di serie A e una di serie B, se io mi sono laureato a 44 anni lavorando, ho potuto farlo solo grazie a un e-reader che in pochi cm quadrati contiene migliaia di libri, oggi continuo a leggere così, una comodità impareggiabile.
Le lettere che i miei occhi vedono sono le stesse delle sue stampate sulla carta, è la mente che legge caro Piero!
Senza contare l'enorme risparmio economico e di alberi abbattuti!
Indubbiamente, Florentino Ariza.
Hai capito, Gigi? Cancella immediatamente da questo "post" l'immagine del tuo LIBRO preferito, che gronda di clorofilla, e mettici invece quella di un bell'aggeggio elettronico, che vada ad aggiungersi agli altri cento che ormai ci circondano la vita, in attesa della nostra definitiva bandiera bianca!
I libri elettronici non sono per me argomento di discussione. Posso solo gridare a piena voce una parola: MAI!
Del signor Marco Biasotti, che spero di poter conoscere (o ri-conoscere) di persona, posso comunque apprezzare la tenacia dimostrata nell'essersi laureato lavorando, oltre al fatto di firmarsi con nome e cognome, cosa che dovrebbe essere basilare e scontata ma che su questo "blog" non lo è affatto...
Micol
18/04/2014GG devi leggere ad ogni costo “Memoria delle mie puttane tristi” sempre di Marquez e sempre se non lo hai già letto. È questo il libro che ho letto già due volte e che ogni tanto riprendo in mano anche solo per leggere frasi sottolineate. Ne hanno fatto anche un film ma non l’ho visto (speriamo in bene).
Tornando al libro, non voglio raccontarti nulla, ma se ami Marquez credimi in parola.
È la descrizione dell’essere umano quando ama, senza preclusioni, pregiudizi, frasi fatte, senza mai il banale dei racconti dedicati alle storie d’amore.