Da qualche settimana Bedonia è più silenziosa del solito. I dieci mesi di silenziosità assoluta sembrano appropriarsi persino dei miseri due consacrati alla distrazione. Sì perchè il silenzio delle nostre piazze la fa da padrone per gran parte dell'anno, mentre nei mesi estivi si dovrebbe far di tutto per riscattare e ripagare i nostri animi afflitti dal lungo inverno. Invece no, a quanto pare l'oblio deve regnare per tutti e dodici i mesi.
La Legge può e deve ovviamente disciplinare le attività ambientali dei centri urbani, ma non per questo è vietato esprimere opinioni o punti di vista. Questo è il mio.
Sì, ho proprio notato che in paese regna un vero e proprio terrore a generare anche il minimo rumore oltre le undici e mezzo di sera. I Carabinieri si aggirano guardinghi per le vie, i bar abbassano puntuali la musica e si contengono ad organizzare serate di piano bar, i concerti che si tengono nella piazza del Municipio rinunciano pure a concedere il bis e le feste contradaiole si dovrebbero trasformare in merende per l'ora del thè.
La non tolleranza invece spadroneggia con furore, anzi per colpa di un'idea ossessiva si ledono le sorti di quello che dovrebbe essere un paese (soprattutto) a vocazione turistica. Sembra che a decretare quest'ordine siano solo gli effetti inevitabili dell'estremismo e della scarsa volontà a giustificare quelle persone che si battono per rendere un paese meno agonizzante. Però, così facendo, si percepisce un'aria dismessa, triste e funesta.
Eh sì, sembra proprio di avere il morto in casa dove tutti timorosamente sussurrano: "Sss e un pò di silenzio per favore".