Bellissima indagine storica e collegamento con arte contemporanea.... Bello, complimenti per articolo a chi dovuto, associazione che ha fatto questo filo di passaggio
Ludmilla kazinkina
La prima bottega “de Puntremuli” era sotto al portico, vicino al Bar Italo, e la gestiva anche il padre di Alfredo. Ricordo ancora oggi che, quando andavo all’asilo, mi fermavo sempre a guardare la vetrina perché c'era un porta matite della Presbitero fatto a testa d’uomo e mi rimase impresso.
La moglie di Alfredo ha poi aperto il negozio di maglieria nell’attuale negozio di oreficeria “Ferrari”.
Erano gli anni ‘40/50.
Grande Ida Lazzarelli!!! Era arrivata ad avere 32 cani di piccola taglia!!!
Arrivò a tanto!!! Poi un'infezione ne fece morire 31!!! Restò con un solo cagnolino.
Dopo il dispiacere iniziale, poté condurre una vita più tranquilla!!!
Abbiamo affiancato a questa mostra a Bedonia, come ogni anno, le residenze d’artista e tre concerti. Il primo è stato quello di Roberta Signifredi, accompagnata da sassofono e fisarmonica, all’interno del quale vi era uno spettacolo della “Scuoletta di danza classica Pas de Basque”, anch’essa resa in essere dalla nostra Associazione.
Si è poi esibita la band “Sulle strade del blues” di Reggio Emilia, con Reading – Concerto Vol II, che aveva già avuto l’approvazione del pubblico locale lo scorso anno. Un gruppo molto affiatato di musicisti e cantanti ribelli (sono in sette!), che ha coniugato a una musica frizzante ed appassionata di blues il monologo di Pierluigi Tedeschi che citava brani della letteratura americana da Janis Joplin a Eric Clapton.
Infine, come tutti gli anni, abbiamo chiamato per la serata di musica da ballo proposta dal Comitato “Veterrima Plebs” e fortemente voluta da mio fratello Piero (e facente ora parte del nostro festival) degli ottimi musicisti tradizionali: è stato il turno di Paolo Simonazzi (organetto, ghironda, piva) e Filippo Chieli (violino e viola), che ci hanno allietato con una musica balfolk e dell’appennino emiliano sapientemente suonata ed emozionante. Siamo riusciti a far danzare diversi Bedoniesi e altri ospiti con balli di gruppo come la canadese, la monferrina e lo sbrando -oltre a valzer e mazurche. A tale proposito, visto il gradimento riscosso, è in programma per l’inverno anche un corso di queste danze popolari, sempre a cura dell’associazione e con l’estroso maestro “GiPi dei Malvisi” (per informazioni 3664695525), che renderà più lieve e divertente il periodo freddo!
Le residenze, si diceva sopra: sono state sei, per otto giorni di soggiorno a Bedonia per quattro artisti italiani, una russa ed un tedesco.
Angelo Barile, pittore neo pop di Torino dotato di una fervida immaginazione.
Ludmila Kazinkina, pittrice intimista russa, residente a Parma da vent’anni.
Matthias Langer, fotografo teutonico che ha il tempo come comune denominatore della sua produzione.
Tancredi Mangano, milanese, fotografo sperimentatore e scultore che spazia tra mondo vegetale e mondo umano.
Marco Minotti, di Meda, eccelso ritrattista di animali come di uomini, che ha un particolare riguardo nelle sue opere alla difesa degli animali contro l’umana prepotenza.
Francesco Orrù, sardo ma abitante in Piemonte, pittore di paesaggi e figure tra spiritualità e materia ma anche artista concettuale.
E pensare che gli artisti che condividevano l’atelier in Via Garibaldi abbiano fatto tutti e tre la Biennale di Venezia con Sgarbi nel 2012 -e si siano poi incontrati in quel di Bedonia- è straordinario!
Su questi favolosi artisti abbiamo, a parte la mostra, ancora una bottega che li rappresenta tutti a Bedonia, proprio di fianco alla mostra, in Via Garibaldi 7 (angolo Via Trento).
Ancora, a conclusione del Festival Arte Kunst Val Taro Val Ceno 2023 approderemo a Bardi, all’interno delle sale nobili del Castello: qui sarà allestita, con la mia curatela, la mostra di Ludmila Kazinkina Fragilità dai capelli d’argento.
L’inaugurazione si terrà sabato 16 settembre alle ore 17.30 al Castello, e sarà preceduta da un piccolo spettacolo della Scuoletta di danza classica “Pas de Basque”. L’esposizione durerà fino al 5 novembre. Saranno esposte una trentina di opere, alcune anche di grande formato, degli ultimi dieci anni di produzione dell’artista russa.
È una mostra che ben si adatta alle atmosfere misteriose del castello, in una specie di fermo immagine che rende immortale la visione riflessa di un attimo. Una manifestazione tutta al femminile, che coinvolgerà non solo la rinomata pittrice e le sue diafane fanciulle -soggetto prediletto del suo lavoro- ma anche le bambine della scuola di danza classica di Bedonia, che all’inaugurazione proporranno, tra gli altri, un balletto su musica del compositore russo Sergei Rachmaninoff, un ulteriore piccolo omaggio alla creatività di quel Paese.
Quanti ricordi!!!! Amavo andarla a trovare nonostante il continuo abbaiare dei cani
Ho avuto l’opportunità di vedere l’esposizione nella casa della signora Ida e nelle altre collocazioni di Bedonia dove si è sviluppato il percorso artistico preparato da Bianca Maria Rizzi e Mathias Ritter. Grazie al loro invito ho deciso di visitare Arte Kuntz Val di Taro dato che, abitando a Milano, avevo partecipato ad altre mostre organizzate nella loro galleria meneghina e so con quanta cura seguono gli artisti, selezionano le opere e curano gli allestimenti. Ho trovato la presentazione a Bedonia molto suggestiva per il contesto insolito ma di buon gusto. Trovo che una proposta culturale di tale livello valorizzi anche il piccolo borgo.
Lodevole iniziativa promossa da Bianca Maria e Matthias che hanno portato la bellezza dell’arte a Bedonia in un ambiente suggestivo con i sapori del passato… la mostra merita veramente di essere visitata. Grazie anche a te Gigi per darne il giusto risalto.
Ringraziamo la gentile Sig. Ra Bianca Maria per averci mostrato le opere della sua collezione con così tanta passione e originalità!
La collezione racchiude opere molto interessanti e diversificate tra loro, sicuramente degne di una visita approfondita.
Grazie all'associazione Serpaglio/Lichtenberg, abbiamo avuto modo di conoscere nuovi artisti contemporanei nell'ambito della mostra allestita a Bedonia, presso un luogo inaspettato e singolare, un appartamento la cui atmosfera suggestiva e rarefatta, aggiunge un fascino romantico a tutta la visita.
Niente a che vedere con pavimenti tirati a lucido in ambienti minimal e freddi, come si è spesso abituati a frequentare nell'ambito delle esposizioni d'arte, ma un luogo vissuto in passato e di quello mantiene ancora le sue tracce, e che viene riabitato dall'energia che anima questa collezione .
Gli artisti sono molteplici e di molteplici nazionalità, ci parlano di esperienze di vita tanto diverse quanto intense e coinvolgenti, dalla Serbia alla Russia passando per la Bosnia, e poi la Germania, l'Italia...poetiche concrete e sottili insieme, che parlano di vicinanza, disorientamento, visioni oniriche, passaggio del tempo...
Bianca Maria e Matthias sono gli organizzatori appassionati e coinvolgenti, pronti ad aprirvi le porte-e spalancare finestre- di questo inaspettato mondo al primo piano di via Garibaldi 7.
Anna e Vittorio, Milano
Marco Bernabo'
19/09/2023Lavoro sotto questo appartamento da 33 anni. Lo conosco bene perchè era la "Casa di Biancaneve" quando i miei nipoti erano piccini. Salivamo le scale piano piano per non spaventare la "ragazza" e ci aggiravamo circospetti tra le stanze vuote e buie. Loro decisamente impauriti, io ricordando la Ida ed i suoi cani. Chissà forse era lei Biancaneve, ed i cani i nani? Via via di corsa perchè uno dei 2 nipoti aveva sentito qualcosa o intravisto qualcuno. Mah, chissà se..... mah.