Finalmente le istituzioni ecclesiastiche si sono ricredute su questo reverendo che fu volutamente dimenticato sia in vita che dopo la sua morte. Non sono mai riuscito a capire il motivo di questa avversione che si manifestava in una sorte di ingratitudine per tutto quello che aveva fatto per il Santuario e l'Istituto San Marco.
Ricordo tutti i suoi viaggi in America e cercare risorse economiche dai nostri emigrati per poter procedere nei lavori delle opere che ho menzionato. Aveva una bella faccia tosta ma il tutto finalizzato a scopo benefico. Ricordo anche tutti i suoi viaggi nelle discariche a raccattare merce che potesse essere riciclata. Mi sovviene il contenitore dell'acqua santa a forma di conchiglia rovesciata che era il marchio della Shell. Adattissimo per l'uso impiegato.
Avrei tante storie da raccontare su questa persona che stimavo moltissimo ma non sono inerenti alla sua nobiltà e grandezza d'animo. Solo rapporti di amicizia condivisa con Sozzi dr. Alessandro e signora, e Ghiorzo cav. uff. Arturo.
Concordo pienamente. Don Costa un grande secerdote ma anche una grandissima persona ...manca anche oggi. Ricordo mio nonno che ne parlava con enorme rispetto
Anche noi della Scuola Sport Barilla ci sentiamo riconoscenti a Don Renato Costa. Anche noi abbiamo potuto godere della sua opera e del suo impegno. Grazie don Renato. Carlo Devoti.
Ho conosciuto credo abbastanza bene Don Costa… il Monsignore gli dava fastidio, mi diceva che "lassù" i titoli nobiliari erano malvisti.
Quanto ha fatto è sotto gli occhi di chi vuol vedere, non solo a Bedonia, dove è passato le Sue impronte sono tuttora visibili.
Nella "Sua" Tiedoli", dove riposa in pace accanto ai suoi cari, nell'ombra per non imporsi, anche lì aveva fatto qualcosina.
Ho ricevuto delle piccole confidenze che tengo gelosamente custodite in quello scrigno chiamato "cuore", il rispetto verso una persona che si rivela amica fin dal momento in cui le fa… servono sempre nelle esperienze della vita.
Quando qualcuno gli chiedeva un aiuto o un consiglio, non diceva mai di no! Rispondeva che si informava.... e poi vedeva quel che si poteva fare.
La frase che mi ha sempre colpito era quella di rimarcare che lui, tutto quello che faceva e aveva fatto, era con i soldi degli altri.... un vulcano pieno di idee.
Dio e la nostra cara Madonna di San Marco lo abbiano in Gloria per l'eternità.
Una preghiera e un "Ciao"… affettuoso Don Costa.
Grande persona/personaggio, amato da tutti.
Con il suo pragmatismo e la sua simpatia, è sempre stato un passo avanti.
E' giusto ricordarlo, intitolandogli un'opera che ha voluto con grande determinazione.
Finalmente!
Una scelta sacrosanta e doverosa in ricordo di una persona, prima di un prete, davvero straordinaria.
Ciao don
Una scelta dettata da una liceità della coscienza morale clericale. Una scelta ispirata dal legittimo sentimento emerso tra i bedoniesi e valtaresi. Non si poteva ignorare il diffuso affetto dimostrato al monsignore Renato Costa, don per tutti.
Don Renato, S. Marco e le caramelle che aveva sempre in tasca indimenticabile.
Aperto sempre con la battuta. Eh si manchera' per sempre a chi l'ha conosciuto.
E la targa e' giusta e un bel ricordo.
Era ora! E il comune di Bedonia dovrebbe dedicargli una via importante, non un vicolo. Non ripeterò le lodi già espresse in altre occasioni su questo blog, ma ribadisco che le meritava tutte e anche di più. Oltre tutto quello che ha fatto per Bedonia, non si dava mai arie ed era sempre simpaticamente disponibile al dialogo.
Peppino Serpagli
Caro Gigi, ti leggo sempre e sempre volentieri ma ...Periodo un po' religioso o sbaglio? “Prega come se tutto dipendesse dal Signore e lavora come se tutto dipendesse da te”.
Rivedendo le foto sono affiorati i piu' nascosti ricordi, una grande persona e un monsignore unico
Virgy
27/04/2022Finalmente! È già qualcosa. Don Costa merita tutta la stima e l'affetto, non solo per quello che ha costruito, ma per aver ascoltato e mai giudicato nessuno.