Una settimana, e la malattia, senza pietà, se l'è portata via. Dopo 80 anni di arte, di idee, di genialità allo stato puro, Maria Teresa Alpi, "Donna Esa", si è spenta. L'entusiasmo dei suoi occhi, l'acutezza dei pensieri, la genialità dei progetti, mancheranno a tanti.
Ti accoglieva nella sua casa, ordinata, accogliente, a due passi dal "suo borgo", da Compiano, con l'immancabile sigaretta accesa, a volte mentre sbucciava un frutto, mentre si preparava un'insalata, mentre scriveva qualcosa. Commentava, pensava a voce alta.
Ti fissava dentro, ti scrutava i pensieri, con i suoi occhi profondi. Aveva sempre un progetto per il futuro, un piccolo mistero da nascondere. Ogni tanto, dalla porta, compariva un viso da corte dei miracoli. Silenziosamente, con la spesa, con i giornali, con un pezzo di scultura. Lei prendeva il borsellino, e lasciava sempre una mancia. Anche se la copia del Corriere, quella appena consegnata, l'aveva appena ripiegata. La generosità per gli altri, per chi aveva idee e modi di vivere diversi, per il suo amatissimo Compiano, non le è mai mancata.
Era intelligente, attenta a non ferire le diversità, fermissima nel difendere le sue idee, i suoi progetti, da qualsiasi tipo di assalto, di contrasto. Aveva sempre tanto passato da raccontare, tanto futuro da immaginare.
Ha fatto di Compiano, tante volte, senza risparmiarsi, con tante manifestazioni e iniziative, il centro del mondo; con il suo Museo degli Orsanti, ha reso giustizia e fama a tutto un universo di misere ed esaltanti esistenze, che, altrimenti sarebbero state inghiottite senza memoria dal tempo.