Proprio così... Mariarita! Riallacciandomi allo scritto di Gigi... a Scopolo, Gellettu il campanaro, con la campana grande, benedetta col nome di Santa Maria, avvertiva con 1 colpo se era sereno, 2 se era nuvolo, 3 se pioveva, 4 se nevicava. E i paesani ancora a letto, sapevano regolarsi....
Quando moriva una persona: 3 colpi se era un uomo, 2 se era donna e suonava da morto a tempi alterni anche con le altre due campane medie e benedette col nome di Giustina, Maria Maddalena, anche x accompagnarlo fino al cimitero x poi suonare a festa, si diceva x 'sollevarlo'... x incidenti suonava a martello a ripetizione: tan tan tan tan e accorrevano anche dai paesi vicini in aiuto.
Mentre la 4' e più piccola campanella, veniva suonata anche quando si avvicinava brutto tempo... Si diceva x rompere le nuvole col suo suono cristallino e sconfiggere così il pericolo della grandine. Il venerdì santo, legate tutte le campane, richiamava i fedeli con le 'cio'chere'... (Mentre nei tempi più recenti usavano un corno o una conchiglia).
Gellettu suonava per annunciare la messa, con le 4 campane diverse e a tempi specifici e per il vespro, ma poi era una gran gioia sentirlo suonare a festa anche x una gioia o per un avvenimento importante.
Ricordo che Del Grosso... Emigrato in America, chiamava un amico di Bedonia ogni domenica alle 11 x sentire la mamma e le sue campane 'A FESTA'... Per sentirsi a casa... E solo quando suonarono x avvertire la morte della madre non avrebbe voluto sentirle......
Mia cugina sopra citata mi allieta ogni tanto con qualche video del nostro paese. Come x il 25 aprile... Ricordando l'annuncio della fine della guerra che 75 anni fa la Gina di Pambianchi, avendolo appreso alla radio, lo aveva urlato ai paesani che erano nei campi. Il suono delle mie campane allegre e festose, mi aveva profondamente commossa, come sempre e mi è arrivato fino qui a Mestre. Sarà x la lontananza, sarà x il periodo che stiamo vivendo, sarà x l'età che sale?!?!? Ma rallegra il paese, lo fa sentire vivo ed io mi sentivo a casa.... Grazie Mariarita grazie a Gigi e grazie... per chi suona le campane...
Le campane di messa grande alla domenica nel paese di mia nonna le ricordo ancora. Meno male che c'è YouTube dove ne ho ritrovato il suono un po' di tempo fa: è stato emozionante.
Bravissimo Gigi. Grazie. Il racconto è bellissimo. Grazie anche a Maria Pina che ti ha suggerito l'argomento. Mi chiedo perché non raccogliere in un libro racconti come questo e quadri di una Bedonia che fu, che hai dipinto su Esvaso.
Complimenti a te e a Maria Pina per il bel racconto sulle campane di Bedonia. Chissà se, in un passato molto lontano, le campane dell'attuale chiesa si sono "scontrate" con quelle della chiesa che c'era alla fine di Via Trieste e che fu sconsacrata molto tempo fa ed era diventata cinema, come mi pare tu avessi riferito tempo fa.
Peppino Serpagli
Mariarita
28/04/2020Bellissimo come sempre il tuo racconto sulle campane... è proprio vero: da sempre loro scandiscono gli avvenimenti della nostra vita belli o brutti che siano... anche da noi a Scopolo, mi raccontava la mia mamma, c'era una famiglia: tale Angelo Strina che da generazioni faceva il campanaro: era talmente scrupoloso che oltre a suonare per la messa o altre cose legate alla comunità, tutte le mattine prima dell'alba, a seconda dei rintocchi che faceva, la gente ancora a riposare poteva sapere il tempo che avrebbe fatto quel giorno: se era sereno, se pioveva o se era inverno nevicava... belle tradizioni purtroppo, vuoi la gente che non c'è più, vuoi la vita frenetica di adesso sono scomparse... in questo periodo però che siamo tutti fermi riscopri tutto questo e le apprezzi...