Nel linguaggio popolare è comunemente chiamato "Pennino", ed anche nei vecchi Araldi, su cui mi sono informato per ricostruire la storia, quel punto è nominato così. So bene che fa parte del comprensorio del monte Penna, ma anche che potrebbe essere fuorviante ai più, perciò il titolo lo modifico. Perdonami, ma sono un ardente nostalgico, non un freddo radioamatore ;)
Mio papà ci ha sempre detto "Andiamo che vi porto sul Pennino".. Sigh!!!!
Un posto magico, la statua infonde serenità e pace ai presenti oltre che alle valli circostanti. Non passa estate senza dedicarle una visita, è un appuntamento da non mancare
Grazie di cuore. I miei cari genitori parteciparono a questa straordinaria giornata. Raccontavano che Giovita Salini partì a piedi da Bedonia con un cesto con all'interno il necessario per l'altare, non so se sia una leggenda ma in un loro album ricordo di avere una fotografia e posso inviartela.
@gigi, l'osservazione era così per sapere :-) roba da geo. / geom.
Grazie Gigi di tutto quello che ci proponi: Argomenti-foto-materiale che informa, mantiene vivo il passato e pensa al futuro!
Preghiera che mio nonno Lino faceva recitare a mia madre... in 'quel tempo':
Santa Vergine Maria
io ti prego con pietà
riempi il cuore e l'anima mia
di innocenza e di bontà
Son bambina in questo mondo
ma non so vivere da sola
e tu non nascondere
il bisogno che ho di te
fammi buona, fammi pia
Santa Vergine Maria.
A Valle scrisse 'allora' sull'avvenimento importante delle nostre Valli.
"Quale cattedrale può somigliare alla nave sul Penna! Non vi è opera d'uomo, ne dell'arte, ma è tutta opera di Dio! Le creste si alzano con un sospiro continuo verso il cielo e fanno barriera al mondo basso, i faggi si agitano come preghiera continua, il tappeto di smeraldo odorante di menta, la volta del cielo che si è quasi abbassata in un raccoglimento sovrumano....
In uno spiraglio di sereno in una nuvoletta leggera leggera, come sospesa tra cielo e mare...là sul Pennino brilla, iride di pace e di benedizione alla diocesi piacentina, all'Italia, al mondo.......
Tra i numerosi pellegrini accorsi, c'era anche mia nonna Ida che mi ha raccontato l'emozione di quel giorno, dove una moltitudine saliva a piedi con cavalli, muli, lungo gli impervi sentieri e: tra ampi spazi e sotto le grandi ombre di secolari castagni dalle forme contorte e sofferte, era seguito il pranzo al sacco. Stavano tutti sotto lo sguardo della Madonna che si stagliava sulla vetta del crinale.
Nell'ambiente aspro e selvaggio, uno scenario da favola, i paesi tra rare rocce di origine vulcanica affiorate a creare paesaggi spettacolari con la 'bica' e le sue bolle di lava aggregata in notevoli ammassi di centinaia di anni fa.....
POESIA di Giulio Serpagli
LA SIGNORA NEL MONTE PENNA
Lassù, su una vetta dell'Appennino
siede una Signora col bambino
lo tieni in braccio e guarda lontano
lungo la valle, giù fino al piano.
Quella Signora di bronzo brunito
che nell'inverno ha bianco il vestito
fin sulla cima l'hanno portata
gli uomini forte della vallata
che da quel monte scende ai piani
tra boschi di faggi e di castagni.
Presto al mattino, tardi la sera
da quelle valli sale al Penna una preghiera
alla Signora che col bambino
ci guarda dall'alto del Pennino.
La storia è bellissima ma c'è un errore madornale: La statua della Madonna non è sul Pennino, bensì sul Penna!
Qui a chivasso torino abbiamo ancora i testimoni del l'avvenimento. La 96 enne Minoli Rina salì sul monte circondata da tutti i suoi familiari.... bella storia ...riesce ancora a raccontarla.... evviva 96 appena compiuti e non sentirseli.....
baciiiiiiii da Rina e family
Uno dei componenti dell'avventurosa spedizione era mio nonno Podestà Francesco, meglio conosciuto come "Nanni", natio di Santa Maria del Taro
Caro Gigi,
ineccepibile la tua ricostruzione, ma manca una puntata:
" Sabato 6 agosto 2007, per il settantesimo, il Seminario Vescovile di Bedonia, era rettore Don Piero Lezoli, aveva organizzato la Commemorazione della Posa della Statua della Madonna di San Marco sulla cima del m. Penna con la collaborazione degli alpini, delle associazioni di volontariato e di Santa Maria del Taro. La mattina ritrovo al Passo del Chiodo, poi tutti in processione verso la Nave, per la Messa. La celebrazione era stata presieduta da Mons. Antonio Lanfranchi, già vicario generale della nostra diocesi e allora Vescovo di Cesena. Dopo la messa pranzo al sacco e poi salita al Pennino.
Quelli di Santa Maria avevano portato una documentazione del trasporto della Statua e il carrello con cui erano riusciti a farla arrivare sul Pennino.
Il tutto è documentato sull'Araldo o di settembre o di ottobre 2007.
A proposito poi della diatriba se Penna o Pennino, pur sapendo che comunque si tratta sempre della vetta del Monte Penna, so che noi delle Valli di Taro e Ceno da sempre chiamiamo Pennino la cima e Pan di Zucchero la roccia a cono che lo affianca, mentre i Liguri chiamano Penna il nostro Pennino e Pennino quello che noi chiamiamo Pan di Zucchero.
Alma, non hai letto bene! Torna indietro al commento di Gigi!|
Cmq con notizie e altro grazie di farci tornare di 80 anni .....mia mamma sempre la di cui sopra minoli rina sta parlando parlando parlando .....di penna .....pennino ..................costone di faggi castagni ....arcipreti vescovo mille sentieri da percorrere .....percorsi in processione con migliaia di fedeli ......così ho una bella confusione tra Anzola Tomarlo a destra Brusasca .....la caserma ...diroccata ......la nave .....vista luccicante della Madonnina dalla ferrovia ...raccolta fragoline ecc..ecc ecc grazieeeeee e ....un abbraccio buon lavoro ......a disposizione per bei ricordi ......
Questa è una storia bellissima e sta a significare la devozione per la vergine Maria.ma è questa storia che ha un particolare fascino per me che ho la mia seconda casa ad Amborzasco.
Tante volte mi sono chiesta in che modo abbiano fatto a portare la Madonna sul Pennino e quanta gente si rese necessaria per farlo... finalmente ho la risposta! Grazie per renderci partecipi di quello che ha fatto la storia dei nostri paesi, ad oggi dimenticata da molti... Penso sia molto importante ricordare e conoscere quello che è stato e che ci circonda, soprattutto oggi che viviamo in un mondo completamente diverso e in evoluzione dove tutto sembra banale e dovuto e in cui ci si dimentica spesso dei sacrifici fatti in tempi passati, ma che rendono unici posti come questi.
Complimenti per Tutto un piccolo neo voglio rimarcare. Perché tra i diversi percorsi di ascesa non è stato previsto il percorso che ha fatto la Madonna!!! Mi sembrava il più naturale è doveroso. Ciao
Perché la statua della Madonna dà le spalle al mare? E dove guarda esattamente? Verso Parma e Piacenza? Grazie. Lucia
Lucia, la statua è posizionata con lo sguardo verso l'omonimo Santuario di Bedonia.
Sono una delle nipoti dello scultore Gino Aliberti che ha realizzato la statua della Madonna posta sul monte Penna. Mio nonno non aveva fatto il disegno della statua ma il calco di gesso che poi è stato fuso in bronzo. Aveva realizzato, ancor prima, su commissione dei frati del monastero di Bedonia una statua più piccola che è ancora esposta nel giardino del convento.
Scusate, dove si trova il carro con cui fu portata su la Madonna? Grazie
Fralusa, il carretto è sempre stato visibile a Santa Maria del Taro... lo ricordo posto dietro la chiesa parrocchiale
Pk
13/07/2017Scusa gigi, ma perché scrivi pennino, la statua è sulla vetta del Penna non sul monte pennino, più a NE q. 1676 ?