Il sentiero inizia appena oltrepassati i binari. Un centinaio di scalini anticipano il tragitto, ma una volta terminati si può chiaramente intuire quale sarà il percorso della giornata: da Framura a Levanto, passando per Bonassola.
Il percorso è semplice e molto panoramico, aperto ai venti di tramontana e il mare è un fedele compagno per tutto quel tratto di costa. Si attraversano anche un paio di piccole frazioni ed è lì che la “Liguria” si mostra e si fa sentire attraverso colori, profumi e un dialetto dall’accento salmastro.
Poi arriva la pineta, così altri sentori prevalgono nell’aria, i terrazzamenti con le vigne e gli ulivi: “Tère de dùu travaggiu”. Finalmente la discesa, con il mare laggiù, sempre bene in vista. Gli ultimi tre chilometri sono in galleria, un tratto ferroviario dismesso negli anni ‘70 in seguito al raddoppio della tratta La Spezia-Sestri Levante. Lì i binari sono stati abbandonati per lasciare posto a una caratteristica pista ciclabile che collega Bonassola a Levanto.
La ricompensa della giornata è ormai a portata di mano. Dal fondo della galleria s’intravede Levanto e con il paese già s’immagina quel pezzo caldo di focaccia “unta e bisunta” preparata per il pranzo. Il passo involontariamente s'allunga.
Luoghi dove all’anima viene naturale mescolarsi con ciò che vedi e assapori.
Lorenzo
02/02/2016Bellissime foto e racconto ... e superato alla perfezione anche "l'esame" foto di gruppo che è venuta davvero bene !! :-)