" Se fosse successo a me come mi sarei comportato ? Come avrei reagito ? "
Sono domande che ognuno di noi si pone quando si verificano questi gravi incidenti che devastano corpo e mente. Le risposte che mi diedi erano tutte tetre e la più ricorrente, scusate la crudezza, era : suicidio.
Ho sempre ritenuto che non sarei stato in grado psicologicamente di "accettare" di vivere menomato per il resto dei miei giorni.
Rimasi annichilito quando Alex Zanardi subì in Germania quello scontro violentissimo che gli amputò letteralmente le gambe all'altezza del ginocchio. Ma anche gli altri tre atleti citati nel servizio ebbero sinistri ugualmente invalidanti. Ma la cosa che accomuna queste coraggiose persone è la loro sterminata forza d'animo. Avranno senz'altro avuto momenti di sconforto infinito ma, anzichè limitarsi a sopravvivere (che è già tanto), hanno saputo trovare, con grande pervicacia, la vitalità di allenarsi e di diventare atleti di fama internazionale.
Di fronte a questi insegnamenti di vita, dobbiamo tutti inchinarci ed esprimere profonda ammirazione per il loro eroico comportamento che varrà da esempio per tutti.
Quando si vedono questi 'eroi', vivere la loro vita 'colpita', con naturalezza, forza e vigore, è davvero un esempio e sprono per chi è stato vittima di un qualcosa a non abbattersi e a lottare a vivere come o meglio di prima. Lo spirito è tutto e non sempre è facile 'tirarlo fuori'... ma c'è sempre qualche angelo...
Potrei parlare di mio padre che gli ultimi anni della sua vita li ha passati 'sepolto vivo' (per le difficoltà a spostarlo) ed in carrozzina, ma aveva sempre il sorriso e le bastava aver mia madre vicino. Potrei parlare di mio cognato che ha perduto 4 dita e temeva che la sua vita lavorativa di falegname fosse finita, col mutuo da pagare, e, e, e... invece, come gli dicevo io che il corpo si adatta con quello che ha e con la moglie che lo ha aiutato ad accettarsi senza nascondersi, ora va anche a ballare ed è tutto superato.
2 piccolissimi esempi familiari che mostrano sì volontà e spirito, ma anche una vicinanza che aiuta a farsi forza e non cedere alla depressione. Potrei parlare anche della mia figlia minore che lo scorso anno è stata operata alla testa per un neurinoma al nervo acustico. Quando ci è stato spiegato che era un tumore ci è gelato il sangue, ma solo per tre secondi, perché quando il medico ci ha detto che era benigno non ci importava più nulla anche gli strascici, e i risvolti non erano nè semplici, nè leggeri, MA E' QUA! I segni e le tracce permanenti ci ricorderanno che i 44 punti più 26 e tutto il resto, sono però VITA.
Quando vedo in ballando con le stelle, m'inchino davanti alla ballerina con le protesi alle gambe e ride quando gliene 'parte' una CONTINUANDO a ballare leggera e disinvolta. E che dire della ballerina senza braccia o come quelli sopra citati o come tanti altri: Splendide persone, come lo sono Remo, Gigi e Curà che sanno così bene esprimere le emozioni e le opinioni, con cultura, ma anche con cuore. Tanto che basterebbe dire, a chi volesse esprimere 'la sua', mi associo. Tutta la mia ammirazione!
(Un Ciao anche a Cristina V.)
Cristina V.
10/11/2014Grazie per questa lezione di vita e complimenti a tutti questi Campioni, davanti a Voi non si può altro che imparare "tutto".
Mi permetto di ricordare che nel mio paese, Varano M.ri (PR), vive un altro Campione di vita, Norberto De Angelis, lui compie imprese ardue in solitaria e devolve i proventi a favore dei più bisognosi.
Di nuovo grazie.
C.