Tutti pazzi per Checco

Il solito successo anche a Borgotaro... per fortuna!
Quando ho visto le foto che hanno scattato le mie nipoti, anche loro in fila per entrare al cinema Cristallo per il nuovo film di Checco Zalone "Sole a catinelle", ho pensato: "Non devo dirlo ad Arturo".
Questa mattina ho preso un caffè con Renzo Tonelli e non ho mancato di fargli i complimenti per questo weekend col "botto" e mi conferma che i biglietti strappati sono stati 750.

Inevitabile quindi la domanda a Renzo: "Quali altri film hanno avuto lo stesso risultato?". Per rispondermi si assenta e dopo qualche minuto torna, taccuino alla mano: "Il successo indiscusso è stato nel 1998 con Titanic… la Fox Film mi mandò persino una bottiglia di champagne personalizzata con tanto di biglietto per complimentarsi dei risultati d’incasso ottenuti nel mio cinema".

Dopodiché, sfogliando a ritroso le pagine del suo vademecum cinematografico, mi rifesrice che i campioni d’incasso a Borgotaro sono stati gli altri due film di Checco Zalone, poi Jurassic Park, Johnny Stecchino e i vari cine-panettone, in particolare Vacanze di Natale 90, sì perché quel sabato sera predispose addirittura la terza proiezione, una circostanza mai più ripetuta.

Arturo, nel caso fossi arrivato a leggere fin qui, ti prego, evita il commento, anche perché Nicola non vede l’ora di farlo e credimi sarebbe ancora peggio…

P.s.
Dopo 10 giorni di proezione i biglietti staccati sono stati oltre 1.500.

Foto: la fila davanti al cinema e il premio della Fox



20 Commenti
  1. Nicola

    Esco allo scoperto... in una di quelle triple visioni c'ero anche io... ma questo è niente... ogni anno.. all'approssimarsi del Natale... lo riguardo... è un po' la mia Corazzata Potemkin... anche in famiglia sono stati costretti a vederlo più e più volte...
    Sole a Catinelle per ora non lo ho visto... ma è certo che ci andrò... Checcho è ancora nella fase, Grande Talento, a breve passerà nella fase "solito Str..." sperando poi che anche lui vada poi a finire nella fase finale Venerato Maestro... percorso classico di molti artisti di successo... in lui rivedo il Mito Diego degli anni 80... siamo al suo EccezZziunale Veramente ora... tra un po' gli auguro di trovare il suo Pupi Avati... Diego liberato dalla maschera del Terrunciello, dopo Regalo di Natale 90 (assolutamente e di gran lunga il migliore di tutte le Vacanze di Natale dagli anni 80 in poi... escludo il capostipite anni 60), trovò la forza di tornare proprio con Vacanze di Natale al suo vecchio personaggio... per poi abbandonarlo di nuovo con la straordinaria trilogia di Salvatores, e poi tornarci a sprazzi... ecco, tutto questo per dire che Checco e Diego sono un po' facce della stessa medaglia... attori capaci di far ridere e di descrivere un po' l'Italia del momento.
    L'altro fattore da considerare è che se in Italia si fanno film "belli" al di la del fatto che si apprezzi o meno la commedia, salvo rivalutarla dopo 30 o 40 anni, la gente al cinema ci torna...
    diciamo, come dice Ugo Conti in Vacanze di Natale 90... (citando Totò...) che questo di Checco Zalone può essere sicuramente considerato una PIETRA EMILIANA, del cinema Italiano recente.

    ps
    Gigi... siamo vicini a Natale... quest'anno Vacanze di Natale90 ve lo beccate di sicuro...

  2. Lia

    Bellissimo film... sono andata a vederlo con la mia famiglia... un'ora di sane risate... Grazie Checco, ci hai regalato un bel film e un po' di ottimismo...

  3. Mariapia

    In quanto sorella ho visto vacanze di Natale 90 tutti gli anni dal 91 in poi... Per fortuna la mia scarsa cultura cinematografica mi permette di apprezzarlo sempre... Confesso anche che ho visto i film di Checco Zalone e non mi perderò neanche questo. Mah tra Diego e Checco sarà l'origine pugliese che li rende così simpatici?

  4. Dolores

    A me non piace molto Checco, come pure A. G. e Giacomo... non ammazzatemi... anche perché ci mettereste un po' di tempo....
    A parte gli scherzi preferisco di gran lunga la comicità ed ironia di Don Camillo e Peppone, Stanlio ed Olio, A. Fabrizi e sorella, ecc. che non mi stanco mai di rivedere EPPOI Benigni che mi ha fatto impazzire col 'Piccolo Diavolo' (vi ricordate la scena della sfilata in chiesa: modello Giuditta?) e mi ha fatto commuovere col suo premio Oscar: 'La vita è bella'.
    Questione di gusti o forse non ho ancora imparato ad apprezzare queste giovani leve, come forse meriterebbero, ma l'impatto 'a pelle' come si usa dire oggi, non è stato positivo, ma sicuramente mi ricrederò. ciao

  5. Andrea F

    Il primo film glielo abbuono, il secondo è più divertente!!! In sostanza questo terzo film ha avuto un buon risultato al botteghino solo perché la gente ha avuto certezza nel nome di Checco Zalone, che da qualche anno è sinonimo di comicità e divertimento e perché si sa che il periodo natalizio è quello in cui la gente va al cinema e ha solo bisogno di vedere film leggeri e poco impegnati

  6. Arturo Curà

    Caro Gigi, non commento.
    Sono molto contento della partecipazione del "grande pubblico", contento naturalmente per Tonelli e figli che generalmente hanno le sale semivuote quando invece programmano film che siano "film".

  7. Anna Maria

    Non sono una intenditrice, anche se Arturo sta facendo con me un grosso lavoro ultimamente, grazie Arturo).. ma mi sono divertita, lunedi sera, anche a vedere la sala quasi piena, mentre di solito il lunedi ci sono al massimo 6 persone... sane risate, che ti sorgevano spontanee, e poi, se ci ripensi, anche un fondo di verità...

  8. Stefano

    Ciao Gigi,

    Ho letto e molto apprezzato il tuo ultimo pezzo sul film di Zalone ma soprattutto sulla dinastia Tonelli ... mi ricordo ancora il padre od il nonno, a secona dei punti di vista !!!
    Non so se Tonelli legga il Corriere, in ogni caso visto che sei di casa portagli questo articolo: credo ci si possa un po' riconoscere ed anche trovare un po' di gratificazione per la sua impresa ... intesa non nella sua accezione di attività economica bensì come grande e nobile azione.

    http://goo.gl/8BF5ex

    Un caro saluto
    Stefano

  9. Lina

    Ciao Gigi,
    ci sono stata ieri sera, ultima serata di programmazione: "non mi aspettavo niente, ho riso di gusto ", film consigliabile che non assomiglia a quelli di Natale a mio giudizio e la chiudo qui.
    Mi sono piaciute tante cose ieri sera: ci sono andata con mia mamma e mia nipote ( 3 generazioni ) nella sala ho trovato i miei cugini ed abbiamo occupato tutta una fila, come si faceva da bambini; nella fila davanti a noi c’erano tutti i coetanei di mia nipote ed ho salutato tante famigliole di varie età; sono stata felice per Tonelli, che lo merita, ed ho riso senza eccessi di volgarità e comunque con un messaggio lanciato…
    Direi che dovremmo solo farlo accadere più spesso…
    Lina

  10. Remo Ponzini

    Il commento non commento di Arturo Curà che... non ha fatto alcun commento non mi ha affatto sorpreso. Se io, ai tempi del seminario, avessi ripetuto, nella stessa frase, per tre volte il sostantivo "commento", mi avrebbero appioppato tre zeri. Altri tempi.

    Siccome conosco il "Prode" da circa un secolo, era praticamente scontato che ci propinasse una recensione così tranciante e caustica. Per un talentuoso ed un nobile mestierante come lui i film devono sprizzare di cultura e mai si rimesterà con queste pastoie rancide prodotte solo per far cassa e che quindi non rientrano nei suoi parametri artistici.
    E' un esegeta ipercritico ed estremamente cerebrale che quando si accomoda in sala riesce a valutare in contemporanea il valore di regista, attori, musica, sceneggiatori, scegnografie e tecnici di ogni genere.

    Io sono ben lungi dalle sue cognizioni ed anche se mi sono abbeverato del suo sapere frequentandolo, confesso che provo spesso il desiderio di un film di evasione come questo che mi faccia ridere e divertire. Purtroppo, leggendo Lina, ho appreso che ieri era l'ultima serata e quindi dovrò aspettare un'altra occasione per vederlo.
    I film precedenti, anche se non mi avevano eccessivamente entusiasmato, li avevo trovati piacevoli. Mi dicono che questo sia il migliore... Si vedrà.

    Spero solo che Arturo non mi rifili il quarto zero.


  11. Arturo Curà

    Commentoribus illis...
    Caro Remo, credo che tu abbia preso un granchio ( ah, l'età! ) nel senso che non ho affatto ripetuto il sostantivo "commento". Se tu riguardi con attenzione ti accorgerai che di "commento" (sostantivo) ne uso uno, mentre uso due volte l'aggettivo "contento" che è tutta un'altra cosa.
    Quindi, stai tranquillo... non ho alcuna intenzione di darti quattro zeri, anche se te li meriteresti come scolaretto disattento che non inforca gli occhiali per non sentirsi vecchierello.
    Au révoir, mon chèr amis. A la prochène fois!

  12. Remo Ponzini

    Caro Arturo,

    La mia era una autocritica. Mi sono flagellato da solo perchè proprio io ho usato, nella breve frase iniziale del post precedente, per tre volte " COMMENTO".
    Mai e poi mai oserei mettere in discussione la grammatica, la sintassi e la capacità descrittiva di un romanziere come te. Direi che sei inattaccabile sotto questo profilo e ce lo hai dimostrato infinite con i tuoi scritti.

    Chiedo scusa per aver generato questo equivoco assolutamente involontario. Io gli occhiali li inforco abitualmente ma mi capita spesso di essere un po' disattento nelle esposizioni.

    Stammi bene a fatti sentire più spesso.

  13. Alberto Squeri

    é difficile avere un giudizio unanime su un film, un libro, una partita di calcio..... i numeri sono freddi, ma non tradiscono e, quindi, complimenti a Zalone per gli incassi ed ai posteri l'ardua sentenza "meteora o fenomeno".
    un complimento a Gigi: sempre puntuale, preciso, attento e MAI sopra le righe!!!!

  14. Remo Ponzini

    Una gentile telefonata da Gigi mi ha avvertito che la proiezione del film si sarebbe protratta per diversi giorni a causa dell'enorme ed inaspettato successo di pubblico. Ho tentato di trascinarmi appresso il riottoso Gran Maestro Arturo Curà per potermi beare della sua compagnia ma mi ha opposto uno sdegnoso rifiuto. D'altronde le mie speranze persuasive erano assai flebili.

    Devo dire che l'ho trovato divertentissimo. Il Checco è un comico sui generis che basa il suo umorismo sulla esaltazione della ingenuità, ottusità e stupidità umana. Ovviamente non si rende conto del suo status in quanto si reputa un guaglione furbacchione in grado di ammaliare con la sua simpatia il mondo intero. E ci riesce pure. E' un susseguirsi di situazioni estreme, assurde, paradossali che provocano ilarità a getto continuo. Il tutto condito con movenze, gestualità ed espressioni da babbeo rincitrullito apparentemente affetto da imbecillaggine farsesca.

    Ma dietro a queste assurdità c'è la storia di un uomo e della sua famiglia che, dopo una serie infinita di vicissitudini, un po' chimeriche ed un po' incongruenti, ci mostra anche risvolti di umanità molto toccanti.
    Consiglio a tutti di vederlo. Con solo sei euro di ingresso vi comprate una pillola antidepressiva che, in questi momenti assai infausti, non potrà che giovare al vostro spirito.

  15. ValeBD

    Ma solo a me zalone non piace (giusto per essere gentile, altrimenti GG sai bene cosa scriverei hahaha)...ho visto il suo precedente film e sinceramente l'ho trovato stupido e inutile...preferisco mille volte i cinepanettoni vari, mi fanno sinceramente piu ridere di zalone....

  16. Remo Ponzini

    Cara Valeria, con questa tua dichiarazione avrai fatto felice il nostro Arturo ma credimi che questo film è travolgente. Di gran lunga il migliore di Checco Zalone. Io ho impiegato cinque minuti per carburarmi ma poi ho riso a crepapelle sino alla fine.

    E' proprio l'assurdità delle sue cavolate che provocano ilarità infinita. Non li hai visti con lo spirito giusto. Lo sai che l'unico appunto che ti faccio è la tua carenza di senso dell'umorismo. Probabilmente è proprio questo che ti blocca.

    Comunque guardati pure i tuoi cine-panettoni. Per me sono delle insulse cavolate che ricalcano da decenni il solito ritornello sgualcito. D'altronde, come dice il profeta, ognuno di noi ha diritto di divertirsi e di guardarsi i film che vuole.
    Stammi bene e buone notte.

  17. Piero Rizzi Bianchi

    Non ho visto questo, ma almeno un altro film di Zalone sì; di cinepanettoni, invece, ho assaggiato solo qualche fettina, in modo non programmato, che però è stata quasi subito rimessa... :)
    Se quindi, come Arturo giustamente si ostina a fare, vogliamo considerare il cinema un'arte (benché mai potrà esserlo quanto il "magico" teatro), l'unica strada è anzitutto quella di condannare le brutture [credo che il povero Vittorio De Sica già mille volte si sarà rivoltato nella tomba] e poi di dare il giusto peso alle leggere amenità alla Zalone: molto adatte, secondo me, a far ridere l'Italia di oggi - e con questo credo appunto di aver detto tutto.
    Il Sordi de "Il medico della mutua", il Verdone di "Un sacco bello" (tanto per fare due esempi arcinoti) fanno pure sbellicare, ma alla fine ne risulta un'acuta pittura sociale e psicologica, che appunto raggiunge l'arte: strade ben diverse dalla scorciatoia di Zalone.
    Quindi: ben venga il riso soprattutto in questo periodo, ma il giudizio è tutt'altra cosa: e in questo stavolta sono con Arturo (eccezion fatta per la sua grafia del francese...).

  18. F. Andrea

    Agli scettici, e qui ne vedo qualcuno, dico che "il film di Checco Zalone supera se stesso totalizzando 44 milioni d'incasso. Il record stabilito due anni fa con Che bella giornata (43,47 milioni), terzo incasso italiano di sempre dopo i due film di James Cameron, Avatar (65,67 milioni) e Titanic (50,22 milioni).
    Una domanda agli scettiti, sicuri che il film d'autore sappia contare su gli stessi incassi al botteghino ?

  19. Gigi Cavalli

    Alla fine anch'io ne sono stato coinvolto, questa sera sono andato al cinema, con me anche Diletta e Viola nonostante l'avessero già visto.
    Conoscevo gli altri due film e questa sua terza commedia non ha tradito lo stile precedente, credo che sia anche questo il motivo del suo successo, non aver deluso il suo pubblico. Sono stati novanti minuti piacevoli, un film paradossale che scorre via veloce tra l'ilarità, sarcasmo e ottimismo a volontà… questo mi aspettavo e questo è stato.

    P.s.
    Dopo dieci giorni di programmazione, di lunedì sera, in sala c’erano una trentina di persone… mica male!

  20. Dolores

    Ciao Andrea, sicuramente i film d'autore non sempre hanno un successo immediato, ma rimangono nel tempo. Zalone non mi piace, ma ho pure detto che posso cambiare idea. Alle volte si ride per l'assurdità delle battute, per le scene surreali o forse si ride anche 'per niente', perché si ha bisogno di evadere e perché 'ti lasciano come ti trovano', portandoti lontano la mente dai problemi, Per questo ti dico che ridere fa bene e se Zalone o gli altri sopra citati fanno ridere, ben vengano..Dai non te la prendere....Perdonata?

Commenta

Somma e invia : 9 + 6 =
Accetto Non accetto


Resta aggiornato

Post simili

Gino, Partigiano e Capo Stazione

Il giornalista Stefano Rotta ricorda la figura e la vita del borgotarese Gino Caccioli

La malarotaia

La cosa scontata è che alle stazioni c'è chi scende e c'è chi sale. Ma non sempre va così

Te la do io la fiera

Novità all'interno del Comitato della Fiera della Fungo di Borgotaro

Cartoline dalla Valtaro

Enrico è rimasto piacevolmente colpito dai nostri paesi, così tanto da dipingerli

Strada per l'Appennino

Un filmato girato nel 1962 lungo le strade e i borghi dell'Appennino Parmense: testo di Attilio Bertolucci e regia di Bruno Vaghi

La regola del gioco

La metodologia delle analisi predisposte a Borgotaro riguardanti la qualità dell'aria