Lungo il fiume

Una passeggiata "sotto zero" per un'esperienza emozionale e sensoriale
È nevicato fino alla mezzanotte, ha smesso dopo cinque giorni, poi è sbucata la Luna e la temperatura è piombata di colpo a meno dieci. Quella conseguenza si è però manifestata al mattino aprendo la finestra: tutto era rimasto intatto, con un cielo terso e con la neve ad imbiancare ancora gli alberi. Morsi di luce.

Capita raramente che tutte queste condizioni si susseguano, proprio per farla apparire una giornata perfetta. Così, anziché “rubignarmi” ancora un po’ nel letto mi sono alzato "ben mezz’ora prima", temevo che con il calore del sole tutto svanisse.
Per ricordare questa giornata ho seguito il corso del Taro, dalla “Diga” di Gotra a Isola di Compiano. Mezzo metro di neve da affrontare nei prati, mentre il fiume sembrava sempre più irraggiungibile, poi le tracce dei daini rendevano tutto più semplice, bastava seguirle per trovare il varco meno impegnativo.

Lì un gran silenzio, tutto intorno era attutito, sospeso e gelato, solo il rumore dei miei passi rompeva quella circostanza di tranquillità, tanto da far alzare in volo aironi e germani, annidati lungo le sponde del fiume. Nonostante il sole fosse ormai alto non riusciva a scaldare l’aria, tanto meno i miei piedi bagnati e le mie ossa, era ora di rientrare.

Le immagini 'colte' lungo il fiume - Foto Gigi Cavalli



25 Commenti
  1. ValeBD

    It's Wonderful!!!!! Ma io dico una volta, una sola, in cui sta cosa non si presenta di Venerdi ma di Sabato che sono in valle no???????????

  2. Serena

    Sei sempre intenso e immenso... Gigi!! ^_^

  3. Marilena

    Mi hai fatto fare una passegiata lungo il mio Taro. Grazie!

  4. Mingio41

    Grande Gigi!!!!!!! Ottimo articolo!!!!

  5. Moreno Solari

    Ragazzi non è un caso che Compiano fa parte dei 100 borghi più belli d'Italia.
    Grazie per questa visione da favola

  6. Remo Ponzini

    Lo vidi proprio quel giorno, nella tarda mattinata, quasi all'ora di pranzo. Aveva i calzoni bagnati e le gambe rattrappite dal freddo. Mi raccontò brevemente e poi si rifugiò nella sua casa in Bedonia per asciugarsi e cambiarsi.

    Era proprio Lui, il nostro Esvasante in trasferta lungo le rive gelide del Taro ricoperte di un'alta coltre di neve. Se me l'avesse detto gli avrei prestato gli stivali da pesca che giacciono inutilizzati da oltre due anni in un armadietto dal garage. Invece aveva un paio di scarponcini adatti, si e no, a percorrere Via Piave quando non piove.

    E' fatto così il nostro ragazzaccio. Ha delle strane visioni notturne che lo fanno " rubignare " (ma dove l'hai scovato questo verbo ?) nel letto e che gli procurano allucinanti visioni oniriche. In pochi minuti è nel fiume a squarciare la neve ed a destare anatre ed aironi impauriti.
    Clicca, sbuffa, clicca e sbuffa ma poi torna a casa con la faretra ripiena di queste splendide foto che non sono dei miraggi che svaniscono ma delle realtà che noi, con la nostra pigrizia, non sapremmo mai cogliere.
    Grazie.

  7. Valebd

    Remo per quanto riguarda l'abbigliamento hai colto in pieno!! Ha fatto cosi anche durante la gita fotografica in gelana....jeans e scarponcini, mica in tenuta pescatore come gli altri !!

  8. Fausto

    21 e 32 e la foto di copertina a taglio quadro, sono fotograficamente stupende.

    Bravo GG.

  9. Ettore Rulli

    Semplicemente stupendo!
    Complimenti.

  10. Stefania

    Foto bellissime. Grande Gigi........!!!!!

  11. Dario Temperino

    Felice intuizione che ti porta al "bel mondo antico" dei nostri poeti più teneri.
    Angoli di mondo che nella frenesia di oggi non credi più possano esistere e che, invece, scopri esserci..., se sai guardare.

  12. Gloria F.

    Per me la neve è tranquillità, silenzio, suoni attutiti e leggerezza. Ad avere la possibilità farei lunghissime passeggiate finché il sole non tramonta, prestando attenzione a non rovinare con le mie impronte lo strato di questa bianca coperta.

  13. Maria Giovanna

    La mè diga baciata dalla neve è un salto in paradiso

  14. Alberto Squeri

    Io, nvece, chiuso in banca dalle 8 alle 19, la gente inferocita dall'aver ricevuto gli estratti conto di fine anno...... fuori pioggia e 4 gradi nello smog cittadino in scooter!!!!
    Dopo aver visto il tuo ennesimo splendido servizio, una sola parola: INVIDIA!!!!!

  15. Gino soffientini

    E bravo Gigi Complimenti..........

  16. Chicchi

    … bravo! Tu hai un gran dono, quello di sapere fotografare la realtà con semplicità ed umiltà e di descriverla con altrettanta eleganza, non cambiare mai ...
    :-) ultimamente apprezzo anche l’alternanza delle telematiche dei tuoi post, nuovamente bravo!!

  17. Luciana

    Riesci a scrivere anche con la macchina fotografica per la gioia degli occhi, lo hanno detto tutti sei proprio bravo. Hai il dono di trasmettere le tue sensazioni con molta delicatezza, non imponi mai, ma suggerisci con molta grazia.
    Un abbraccio LU

  18. Liliana

    Le immagini scorrono e il mio respiro si spezza... resto così, in sospeso, fra le piume umide in bilico sul filo del Taro.... grazie Gigi!

  19. Giuseppe

    GG lei è un ladro; bravo ma ladro......... complimenti!!!!!

  20. Arturo Curà

    La bellezza di una fotografia non è tanto la tecnica, che pure ha una sua valenza, quanto
    il saper cogliere l'istante poetico di una situazione, sia di un paesaggio, sia di anitre in volo contro sfondi vaporosi, sia di un gioco di specchi usando l'acqua di un fiume.
    Caro Gigi, credo che questa raccolta invernale sia tra le cose più belle che hai realizzato.

  21. Sonia

    Ma che meraviglia!! Devo guardarmi intorno più spesso perchè mi sto perdendo scenari incredili..

Commenta

Somma e invia : 11 + 2 =
Accetto Non accetto


Resta aggiornato

Post simili

Quando la Luna perde la lana

Una visione notturna dopo una cena al ristorante Villa Maria Luigia di Collecchio

Nel vento di Buran

Una passeggiata a -10° tra la Val Ceno e la Val Lecca

I mitici 7

Al Groppo il tempo scorre lento, come a preservare i suoi momenti

L'arte del Tempo

Le case che frequento hanno quasi tutte la stessa particolarità: sono "arrugginite"

Le nuvole

Con il naso all'insù

Una lunga estate calda

Giacomino traccia i dettagli meteorologici della stagione appena passata

Il grande fiume

La gente ha lasciato le case golenali e spostato vacche, oche e galline per lasciare spazio al Po