La 57^ Sagra della Trota

La festa della patatina fritta si svolge anche a Toirano (SV); quella del salame a Felino; del prosciutto a Langhirano; del formaggio a Pellegrino e quella della salsiccia a Carassi (AP).
La “Sagra della Trota” invece si svolge solo a Bedonia, in provincia di Parma, la terza domenica di Agosto e ormai da 57 onorate edizioni.

Questa premessa è d’obbligo per dire che la nostra Sagra bedoniese sta piano piano perdendo la sua tipicità, colpa di alcuni piatti aggiunti nel corso degli ultimi anni: patatine fritte, salumi, formaggi, salsicce e torte dolci, il tutto per soddisfare i palati di coloro a cui non piace la trota o la polenta (per chi vuole degustare questi cibi ci sono abbondantemente altre occasioni).
Se però continuiamo di questo passo verrà trasformata in una banale cena di piazza e non al mantenimento di una lunga tradizione, ovvero trota con contorno di polenta, proprio come si è fatto per ben mezzo secolo.
L’aggiunta di tutte queste nuove pietanze toglie senza dubbio tempo prezioso alla frittura delle trote, alla cottura della polenta e alla gestione degli ordini ai tavoli, motivo per cui i tempi si dilatano sempre più, fino a raggiungere, quest’anno, le due ore di attesa.
 
Ora ci tengo a precisare che non vi è la minima critica verso coloro che si fanno un “mazzo così” a friggere le trote, tanto meno a chi “mena” la polenta (ieri c’erano 36°) e alle ragazze che le consegnano (vistosamente imbarazzate per le consegne a singhiozzo di portate tra loro differenti), anche perché sarebbe troppo facile criticare standosene comodamente seduto al tavolo e non dietro un bancone a lavorare gratuitamente per gli altri.
La mia, come sempre, vuole essere una semplice segnalazione costruttiva e non una sterile critica (che a nulla servirebbe). Amo le tradizioni bedoniesi e mi batto perché queste consuetudini siano mantenute nel tempo, anche per rispetto di coloro che ci hanno preceduto e che le hanno ideate.

P.s.
Colgo l’occasione per chiedere che fine ha fatto lo stendardo triangolare che sovrasta da sempre le due grandi padelle?

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Le foto della serata di Valeria Danzi



34 Commenti
  1. Arturo Curà

    Caro Gigi, sono tornato dopo qualche anno a mangiarmi la trota con la polenta; l'ho fatto attorno all'una del pomeriggio quando la ressa a volte convulsa non c'è: clima tranquillo, niente musiche nell'aria ( che meraviglia finalmente ), servizio celere e soprattutto trota e polenta squisite.
    Nel tempo non mi è mai passato nella mente di ordinare cose che non facessero parte del menù superclassico che caratterizza la Sagra, salvo le patatine fritte però fornite nella tarda serata.
    Come te non condivido questo ossessivo ammonticchiamento di generi e di conseguenza quest'ansia di voler accumulare ogni cosa, come se fossimo in un grande magazzino. Ho sempre pensato: "Non ti piace la trota?" "Semplicemente non ci vai, così come per la polenta!".
    Gli organizzatori dovrebbero fare "un passo indietro" ma non come i nostri politici che ogni giorno dicono alla parte avversaria di fare il passo indietro e poi nessuno si muove.... dovrebbero cioè semplicemente tornare alla vera essenza di questa Sagra storica, autentica, semplice, popolare senza travisarne la sostanza.
    Come dici giustamente, per i "palati capricciosi" ci sono ristoranti a gogò in tutta la valle. Qualcuno potrebbe obbiettare che in questo modo calerebbero le presenze ma io dico:
    " E' meglio un'ammucchiata di cose che provoca rallentamenti impossibili per mille persone o il pasto frugale originario per cinquecento che non vadano a casa innervosite ma sazie e contente?"
    Si tratterà di fare una scelta non quantitativa ma qualitativa; diversamente gli intoppi si moltiplicheranno e la sagra della trota passerà in second'ordine diventando una qualsiasi grande mangiata in piazza. Perchè vuoi vedere che magari prossimamente appariranno anche gli hamburger?

  2. Famiglia Mocellin

    Noi eravamo seduti al tavolo degli arancioni e le trote ci sono arrivate alle 10 -15, dopo due ore che abbiamo consegnato alla ragazzina il nostro ordine. le patatine non sono mai arrivate.

  3. Delpoio Vittoria

    Sapevate che con un numero di edizioni come il vostro potete ambire a un riconoscimento nazionale della sagra? I criteri essenziali sono due, la tipicità della manifestazione e il munero delle edizioni consecutive. Hanno ragione, abbandonate tutto quello che fa cassa e concentratevi sull'autenticità vedrete che la qualità saprà ripagarvi ugualmente.

  4. Remo Ponzini

    Quest'anno per motivi familiari ero assente alla Festa della Trota. Sono ritornato in Bedonia solo in tarda serata ma ciò non mi ha impedito di constatare che la piazza del Municipio (ore 21,40) era stracolma di persone. Ne dedussi, essendo abituato a ragionare sui fatti e non sulle parole, che andava benissimo così. Ma poi, nelle mie deambulazioni peregrinanti per le vie del paese, raccolsi anche svariate critiche sui disservizi della distribuzione.
    Inoltre le acute osservazioni di Gigi e di Arturo mi hanno indotto a riflettere.

    - E' giusto criticare una festa che ha ottenuto un così vasto contributo di pubblico ??? -
    - In definitiva, contano di più i risultati globali o bisogna porre anche l'accento sui contenuti culinari (ma non solo) ??? -

    Non ho difficoltà ad ammettere che ho cambiato idea rispetto al mio pensiero originario ... troppo istintivo.
    La FESTA della TROTA ha una UNICITA'che va salvaguardata e difesa con ogni mezzo.
    Le tossiche infiltrazioni, a base di salsicce ed affini, possono solo ledere la sua integrità e le sua tipicità. Bisogna ritornare allo spirito originario che l'ha resa celebre in ogni dove. Se si continua con questo andazzo si rischia di ridurla alla stregua delle tante sagre che già popolano il ns. territorio.

    E' una FESTA che ha un tocco di NOBILTA'. TUTELIAMOLO e PRESERVIAMOLO.

    Penso anch'io che i disagi nei servizi siano dipesi, in gran parte, da questa eccessiva proliferazione di offerte culinarie. Magari si acquisti una padella in più per potenziare l'offerta. E se qualcuno avrà ancora qualche ...languorino faccia semplicemente il bis di trota.

    Mi dispiace che i tanti volontari, che io considero dei benefattori, abbiano subito qualche critica. Meritano solo il nostro plauso incondizionato. Sapranno fare tesoro di quelle sbavature che si sono manifestate apportando, per le prossime edizioni, le dovute correzioni.

    Evviva la Festa della Trota onore e vanto del nostro paese !!!

  5. Zeffiro

    Pensavo che consumare il classico piatto agostano bedoniese all'ora di pranzo fosse un'esclusiva del villiggiante in partanza da Bedonia nel tardo pomeriggio, ma devo ricredermi e sfatare la tradizione che vuole "polenta e trota" alla sera.
    Come già detto nei commenti precedenti si sta andando verso una qualsiasi festa di paese........ "LA SAGRA DELLA TROTA" per i Bedoniesi è e deve restare la più antica ( senza aggiunta di menù alternativi) e ultima festa dell'estate di Bedonia!

  6. Roberto

    Un mio consiglio per la prossima edizione, fate una cassa unica e non una per per il mangiare e una per il bere, così si fa solo una doppia fila.

  7. In'amiga

    Mi rivolgo al comitato che organizza la ormai affermata festa anche a livello provinciale: ascoltate questo ragazzo, nelle sue parole traspare un attaccamento morboso per il proprio paese ma non una futile critica. Condivido le sue impressioni, quelle di Arturo, di Remo, la nostra sagra si è sempre limitata alla trota con polenta, quel di più è superfluo, solo una modernità che se ne può fare a meno.

  8. Ruggero Raggi

    Tutte le considerazioni sono valide e condivisibili, nessuno pero' fin qui riconosce la bonta' nella scelta delle trote!!
    Quest'anno erano di una qualita' eccelsa e questo e' merito dei proprietari della Gelana, che mi dicono stiano anche cercando la riproduzione della tipica trota valtarese dalle caratteristiche uniche!!
    Diciamo la verita'... in alcune recenti edizioni della Festa, le trote erano immangiabili e alterate nelle loro naturali proprieta' organolettiche in maniera evidente a qualsiasi palato anche quello meno fine!!
    Il vero problema organizzativo della Sagra è il flusso improvviso e irregolare della gente all'ora di cena!! Ogni italiano ha il centro di sazieta' che da' l'impulso sinaptico sempre alla medesima ora e lo fa scatenare come una furia verso il cibo!! Si assistono a volte a scene di delirio collettivo anche di signore attempate!!
    Certamente e' vero che si potrebbero evitare le patatine o la salsiccia ma poi c'è sempre qualcuno che si lamenta per la loro assenza...
    Chi si occupa dell'impanatura e cottura delle trote cosi' come chi fa il "menatore di polenta" non puo' che avere il massimo della mia stima perche' trovo sia un impegno gravoso specie con il caldo estivo e soprattutto con la pressione della gente in delirio da "centro della fame"!
    Se ci deve essere una critica costruttiva forse deve andare alla necessita' di fare un sistema piramidale nelle distribuzione per i ragazzi-cameriere con una loro ripartizione su 3 file nella zona di consegna trote e polenta anziche' su una sola, che facilmente si intasa ma comunque rimango dell'idea che anche i bedoniesi devo cominciare a capire che le trote vanno cotte bene per almeno 15 minuti, che ci sono solo due padelle per farlo e che per una volta possono andare a mangiare frazionati magari a partire dalle 18.30 anziche' da italiani da "impulso" tutti alle canoniche 19:30 come quando si va in pizzeria!!
    Io ritengo che tutti questi ragazzi che si prodicano da anni per questa Festa e lo fanno in maniera grandiosa con "spirito di gruppo" di varie eta' vadano aiutati anche da uno "spirito collaborativo" maggiore da chi come me consuma e basta!!
    Sono d'accordo con Roberto che la medesima cassa deve fare scontrini sia di bere che mangiare come e' sempre stato!!

  9. Nicoletta

    Caro Gigi, io non ero alla festa ma ho avuto i resoconti il giorno dopo. Ebbene sì, se si ritrovassero le nostre tradizioni sarebbe una gran cosa; mia mamma ha detto che non poteva essere quella la festa della trota perchè lei ricordava un altro sapore, e non solo dal punto di vista culinario, se vogliamo dire così.
    Le aggiunte di piatti che poco hanno a che fare con la trota, non è il problema più grande, pensandoci bene. Quello che manca è la volontà di fare qualcosa di nuovo mantenendo però viva la tradizione bedoniese della trota!
    Il buon vecchio Carletto avrebbe oggi qualcosa da dire, non credi?

  10. Tuco

    e cosa ne dite un anno di fare un gemellaggio con la festa del pesce gatto di sissa ? tanto per rimanere in provincia di parma ?

  11. Mattia Lezoli

    Volevo dire solo due cose:

    - Non trovo così assurdo vengano offerti altri piatti come formaggi, salumi e salsicce, in quanto persino al ristorante Peschiera di Albareto si cucinano cotolette senza che ciò gli faccia perdere la notorietà di ristorante di pesce (in una compagnia di persone ci potrebbe sempre essere qualcuno che non mangia il pesce).

    - Se davvero si ci fosse stato solamente trota e polenta avremmo finito di servire le trote alle 2 di notte, in quanto i 2 blocchi principali erano alle trote e alle patate, mentre tutto il resto anzichè (come detto sopra) far solo perdere tempo, era tutto molto più veloce e permetteva alla gente di iniziare a mangiare qualcosa ingannando l'attesa (anche di 2 ore)...
    L'attesa come detto è stata dovuta dal reparto patate ( 1 sola friggitrice) e dalle trota (1 richiesta tanto elevata e in poco tempo che i 2 paioli, pur grossi, non riuscivano a rispondere tanto in fretta.... Inoltre molti camerieri, forse venuti controvoglia, a metà serata se ne sono andati, come successo all'adunata di Giugno, lasciando nel panico i pochi restanti...
    Invece volevo ringraziare tutti quei bambini , che seppure offesi a morte e presi per i fondelli da molti troppi ''clienti'' sono rimasti fino al termine della serata....
    Quest'anno è stato comunque un record.... di maleducazione.... a un bambino è stata data in mancia una mezza moneta da 2 centesimi spezzata....

  12. Remo Ponzini

    Caro Mattia,
    mi fa piacere aver sentito una opinione ... controcorrente. Qui nessuno possiede una ricetta magica che possa condurci ad una soluzione ideale. Ognuno manifesta i suoi pareri esclusivamente in ottica costruttiva ponendo, al centro di ogni pensiero, il benessere del paese.

    Abbiamo bisogno sopratutto dei suggerimenti di coloro che prestano generosamente la propria opera dietro alle padelle ed ai paioli sopportando stoicamente calure e disagi inimmaginabili. Solo costoro, con la loro esperienza diretta, sono in grado di dirci che cosa effettivamente si debba fare per ovviare a quelle sbavature che sono state evidenziate. Ne parlavo proprio ieri sera con "Luigi il dotto" passeggiando per le vie del paese. Anche lui era li a soffrire insieme ai tanti operatori. Non vi anticipo nulla perchè credo che oggi abbia intenzione di sciorinare il suo pensiero su questo sito. Ho sentito però argomentazioni molto condivisibili.

    Sono rimasto inorridito nell'apprendere che alcuni giovanissimi addetti sono stati aggrediti in modo ignobile da qualche avventore. Non ci può essere alcuna giustificazione per questi comportamenti turpi. Spero che queste ragazzine/ragazzini, a cui va la nostra massima riconoscenza e rispetto, non demordano e si rendano disponibili anche per il prossimo anno.

    Ciao a tutti.

  13. Dittatura Illuminata

    Buongiorno

    A Bedonia manca una proloco, un ente autonomo del turismo in grado di gestire un livello minimo di marketing territoriale.

    Non si risolvono le cose in due giorni ma l'esistenza di un ente autonomo, capace, intelligente aiuteterebbe a risolvere tanti piccoli problemi creati da impostazioni spesso precarie, improvvisate e frettolose (non parlo della festa della trota ma in generale).

    Chi fa marketing territoriale ascolta: coloro che dicono che non ci vuole la salsiccia e anche quelli che dicono che invece ci vuole, ascolta le idee di tutte, seleziona le migliori e le attua, vigila attentamente in modo che le tradizioni vengano mantenute se pur rispettando lo spirito innovativo, gestisce la propria dotazione (economica e in materiale) in maniera oculata, amministra la cassa in modo che alla fine della stagione il saldo sia perlomeno neutro e soprattutto fa esperienza del passato per riproporre negli anni a venire le stesse cose con i miglioramenti necessari.

    Il demerito di non avere un'ente autonomo (che preferirei alla proloco) è delle amministrazioni passate e di quella attuale che nulla hanno fatto per ricreare in paese quello spirito di partecipazione che da 30 anni ormai latita.

    Senza quello non si va da nessuna parte perché ci saranno sempre stuoli di detrattori per ogni iniziativa, eserciti di goduriosi degli insuccessi altrui.

    Ci vuole pianificazione, attenzione, intelligenza, creatività. Mancano tutte queste cose e da anni ormai a Bedonia.

    Caro Amministratore, perché non lanci l'idea (così se la lanci tu magari la fai) di un'assemblea "costituente" con spirito diverso da quello in auge negli ultrimi 30 anni?

    Cordialmente
    Claudio Agazzi
    Dittatura Illuminata

  14. Luigi Battoglia

    Cari amici,
    premesso che non faccio parte dell'organizzazione della Sagra della trota in senso giuridico ( per questa edizione si è fatto carico di tale responsabilità il gruppo alpini sezione di Bedonia) ma molto più semplicemente, sono solo uno dei tanti volontari che gratuitamente e per senso di appartenenza alla comunità bedoniese hanno voluto prestare la loro opera per la buona riuscita di questo evento, vorrei esprimere alcune personali opinioni.
    Come tutte le attività umane, anche la Festa della trota, non è priva di difetti e mancanze.
    Chi si accinge a mettere mano a questa manifestazione per i bedoniesi così tradizionalmente importante, corre il rischio di essere criticato o quantomeno “passato ai raggi X”.
    Anche questa è una delle caratteristiche storiche della “Trota”, non meno dell'attesa per la cena e/o la buona e fragrante cottura della prelibata “Fario” piuttosto che la temperatura della polenta o il suo inimitabile gusto di “cotto a legna”.
    Altra storica peculiarità è il fatto di essere serviti al tavolo da volenterosi ragazzini.
    Come già scritto da Mattia, l'inserimento di alcune altre pietanze oltre la trota medesima si è dimostrato negli anni un metodo per accontentare tutti i palati ma ancor più per velocizzare il servizio, togliendo coda alla frittura del pesce.
    Per quanto riguarda i numeri, storicamente è una manifestazione dove si fa utile ma questo avviene perchè vi è un alto numero di presenze. Non si pagherebbe l'orchestra e l'intera struttura con 500 trote.
    Quest'anno la frittura del pesce è stata più lenta del solito.
    L'olio faceva fatica a mantenere la giusta temperatura e forse si è partiti un po' troppo tardi con la cottura delle trote anche se mi chiedo come sia possibile cenare alle ore 18 come qualcuno ha fatto (ma anche questo fa parte della tradizione).
    Trovo comunque deplorevole l'atteggiamento di chi, privo del necessario coraggio per farlo con qualche adulto, ha pensato bene di insultare i giovani che servivano ai tavoli con epiteti che preferisco non riportare (ed anche questo fa parte della tradizione).
    Bedonia, da sempre, è uno dei tanti paesi dove trovi un sacco di persone disposte a “dare a tutti il consiglio giusto” (peccato che non ci sia De Andre') ma dove in compenso fai un po' più fatica a trovare manovali da picco e pala.
    Io, presuntuoso come sono, non mi faccio mancare nulla e mantengo a pieno le caratteristiche dei miei compaesani ed in più di un'occasione dispenso “perle di saggezza” in ogni dove.
    Talvolta però, per sentirmi meno in colpa, non disdegno il lavoro di ramazza e tento, per quel che son capace, di dare il mio piccolo contributo.
    Se fossimo un pochino di più, anche solo qualche volta, a prendere in mano badile e caretta, forse le cose andrebbero meglio; meno tempi di attesa per la trota e forse anche una pro-loco costruttiva.
    Non penso nemmeno che tali iniziative debbano necessariamente partire da chi ci amministra.
    Perchè non da semplici cittadini? Perchè non dai commercianti?
    Non voglio con queste parole minimamente offendere chi ha mosso qualche critica alla CINQUANTASETTESIMA (mica cotica) trota.
    Le sbavature ci sono state e gli errori anche.
    Chi li fa notare con spirito costruttivo può solo aiutare a migliorare chi organizzerà in futuro.
    Il mio bilancio finale?
    Una Sagra della trota nel pieno rispetto di TUTTE le tradizioni, sia quelle buone che le altre.
    Arrivederci alla cinquantottesima.

    Luigi Battoglia

  15. Ruggero Raggi

    Mi trovo d'accordo con quanto dice Luigi su tutto...tranne quel verbo avere che usa male per essere un ex liceale e che scordando per strada l'h denota un nervosismo dovuto all'orgoglio ferito di chi ci ha messo sudore, fatica e perso tempo libero per rendere un servizio al paese nel giorno della sua Sagra piu' importante ricevendo il giorno dopo, piu' critiche che beneficienze o medaglie!!!
    Ti fa onore questa risposta caro Luigi perche' è scritta con il risentimento di chi mostra un grosso attaccamento alla Festa e di certo vorrebbe portarla in futuro alla perfezione!!
    Mentre per quanto riguarda il brutto gesto descritto da Mattia sulla mancia dimezzata, direi che si commenta da solo nella sua tristezza, i ragazzini che portano le trote io li ho sempre trovati fantastici, veloci e simpatici e chi ha pensato di schernirli per eventuali ritardi è semplicemente una persona IDIOTA!!!


  16. Nicoletta

    In questo blog tutti dicono la loro, ed è un bene; viviamo in un paese libero ed è giusto che sia così ma mi chiedo: dove stanno gli inquilini del Palazzo? Forse continuano a vivere delle promesse fatte e mai mantenute per cui fanno il giochino di colui che prima lancia il sasso e poi ritira la mano, restandosene in disparte a guardare? Sì purtroppo è così. E' facile criticare ed io sono per carattere una "criticona" ma apprezzo chi si da da fare per il bene del proprio paese, quindi un plauso con le dovute critiche a chi ha lavorato per dare vita a questa edizione della Trota.

    Nicoletta

  17. NDM

    Ho letto sia il tuo post che i commenti con interesse e credo sia vero quello che dici, concentrandosi solo sulla trota & polenta si coglierebbe il vero senso della sagra e anche il servizio sarebbe migliore non dovendo produrre mille altre pietanze, tuttavia - come ha detto qualcuno - non mancherebbero le lamentele per la mancanza di patatine, salsicce, ecc.
    Insomma, sarebbe più autentica ma meno condivisa dal "grande pubblico" purtroppo in queste occasioni bisogna trovare il modo di far quadrare i conti e "tutto fa brodo".
    Forse la soluzione ideale sarebbe appunto limitare ad uno o due questi piatti in più...?

  18. Luigi Battoglia

    Caro Ruggero,
    ti garantisco che non nutro alcun risentimento.
    Per altro, rileggendomi, non mi pare di averne espresso. Se cio fosse avvenuto me ne rammarico.
    Non ho interpretato quanto scritto da chi mi ha preceduto in senso negativo, anzi !
    Penso e spero fossero si critiche ma anche incitamento ed idee per migliorare.
    Le critiche sterili (non mi riferisco a nessun partecipante al Blog) sinceramente mi toccano assai poco, anche perchè normalmente provengono da persone che non hanno mai sollevato una paglia da terra.

    P.S. Sai che non riesco a trovare l'errore del verbo avere! Sto invecchiando....

    Cordialmente
    Luigi Battoglia

  19. Carlo Berni

    COME PRIVATO CITTADINO

    Ho letto con attenzione, come sempre, i diversi interventi di commento sull'ultima Sagra della Trota. Si può essere d'accordo o meno su alcune considerazioni sollevate, anche se voglio ricordare che se vai alla Fiera del Tartufo non mangi solo tartufo, che se vai al Culatello a Zibello non mangi solo culatello e che se vai alla Fiera del Fungo (ometto la località) non mangi solo fungo. Chi ha esperienza di queste manifestazioni sà perfettamente che il target di visitatore tipico è la famiglia e spesso i bambini hanno i gusti più svariati, solo così si riesce ad offrire un servizio completo.
    Chi critica i ritardi o il servizio al tavolo di volontari e ragazzi non merita risposta. Si dovrebbero semmai ringraziare queste persone (e sono tante) che contribuiscono a mantenere alto il nome del paese rispetto a chi sà solo criticare.

    Curiosa la proposta di un "Ente Autonomo del Turismo" da istituire a Bedonia. Un Ente? Autonomo da chi? Si è rimasti in 4 gatti in montagna e in 2 quando c'è da farsi su le maniche e andiamo a creare un altro centro decisionale? Ma lo sappiamo che a Bedonia dietro ad ogni manifestazione c'è un gruppo di persone che comincia a riunirsi in inverno, ideando l'iniziativa, organizzando, cercando gli sponsor. Che esiste uno stretto coordinamento con il Centro Commerciale Naturale, con le Associazioni di volontariato e con il mondo dello sport. Qualcuno ha notato che da 2 anni a questa parte il programma delle manifestazioni esce ad aprile. Che il numero è aumentato e che sulla qualità i primi risultati si sono già visti.

    Programmazione o marketing territoriale significa aumentare i servizi sanitari a favore della popolazione anziana che sceglie Bedonia come meta di vacanza (Medicina di Gruppo e nuovi servizi sanitari presso AUSL), diventare sede dell'Enogastronomico Alberghiero (pensa quante iniziative si potranno "innestare" in futuro su questo filone), realizzare finalmente una rete sentieristica adeguatamente pubblicizzata, portare il Club alpino Italiano per la prima volta in Valtaro con l'apertura del rifugio sul Penna (cancellando un progetto di apertura dell'ennesima balera), intensificare la collaborazione con la Sampdoria (tutto il settore giovanile + 2 Camp) e credere nel turismo sportivo (anche adesso a Bedonia ci sono squadre provenienti da Piacenza).

    Ma significa anche investirci in questi progetti e non solo a parole. Occorre dare l'immagine di un paese pulito e ordinato (la prima cosa che noti quando vai in un paese che non conosci..), avere impiantistica all'altezza (la piscina credo che negli ultimi 2 anni sia cresciuta molto...) e realizzare progetti validi per la collettività anche quando questi sono oggetto di polemiche solo strumentali (Breia...).

    Non amo le generalizzazioni del tipo "i politici sono tutti uguali" o "tutta colpa delle Amministrazioni Comunali", sono sempre il frutto di chi non ha una capacità di analisi profonda e logica (cioè che non sà dire altro). Questa Amministrazione, voglio ricordarlo a qualcuno, è due anni che lavora. Sappiamo che abbiamo ancora molto lavoro da fare, pure in condizioni socio economiche totalmente cambiate rispetto solo a 3 anni orsono (parlo a livello globale, nazionale e locale). L'aria però è cambiata, anche se a qualcuno può dispiacere. La maggioranza lavora, non ha tempo per chiacchierare, creare dissidenti o gruppi autonomi. E questa non è una novità rispetto agli ultimi 20 anni? I commercianti si sono riuniti in un'Associazione e i primi risultati si vedono. Esiste uno stretto coordinamento con tutto il volontariato, quotidiano e attraverso incontri periodici ufficiali.

    Non credo, per tutto l'oro del mondo, che un "Ente Autonomo del Turismo" a Bedonia farebbe smettere a qualcuno di criticare o di puntualizzare, alcune persone se non criticano quotidianamente rischiano di impazzire. Credo invece che una Dittatura (Illuminata non esiste, prendete la Storia o l'Attualità, e il significato stesso dei 2 termini è di per sè in contrasto) avrebbe questo potere.

    Concludo con un ringraziamento di cuore a tutti coloro che hanno contribuito al successo delle Manifestazioni Bedoniesi, non dimenticandoci che Autunnando e Cioccolataro sono alle porte.

  20. Cesare Sabini

    Al signor Lezoli. Come ogni anno partecipiamo alla festa di Bedonia e le sue parole colgono anche noi ma non solo noi. Volevo far presente che mia moglie ha ringraziato e poi donato qualche euro alle ragazzine nonostante il servizio sia stato considerevolmente a rilento. E' più pratico generalizzare ma il mondo non è fatto di soli maleducati.

  21. Dittatura Illuminata

    Buongiorno a tutti.

    Eh Carlo. Sai io ho questa sfrontatezza di chiamarti per nome. Ma è la stessa che usiamo tutti e due quando ci vediamo per strada, al bar. Ci salutiamo, diciamo due battute, una risata, un bicchiere e via... Qui invece vedo che fai fatica a dire "ciao Claudio". E' un po' come quelle persone che quando ti vedono abbassano la testa o si girano dall'altra parte.

    Mi metti in difficoltà perchè a questo punto forse non mi devo più permettere di dirti ciao Carlo, sia qui che per strada.

    No dai non ce la faccio perdonami, continuerò a darti del tu e a chiamarti per nome:).

    Ti sento molto nervoso nel tuo discorso e mi dispiace. Come avrai notato non parlavo solo di questa amministrazione. Anzi ti dirò di più. Così ti faccio capire (ma forse è solo una mia vaga speranza) come la penso: QUESTA AMMINISTRAZIONE STA LAVORANDO MEGLIO DI QUELLA PRECEDETE. BRAVI!.

    Non risponderò a tono al tuo intervento per scelta. Diventerebbe una sterile polemica tra noi due e non ce n'è bisogno. Quindi se non ti dispiace non scendo di livello.

    Ora basta emozioni e veniamo ai numeri del turismo in Valtaro e a Bedonia in particolare

    presenze nel comune di Bedonia nell'anno 2008: 11.767
    presenze nel comune di Bedonia nell'anno 2009: 12.736
    presenze nel comune di Bedonia nell'anno 2010: 6.990

    Il calo delle presenze del 2010 sul 2009 è stato del 45% SI LEGGE - 45% ( - 6046)

    A titolo di confronto cito la stessa performance per altri comuni

    Albareto - 28%
    Bardi + 53%
    Berceto - 11%
    Borgo Val di Taro - 18%
    Compiano + 19%
    Tornolo - 63%

    Alcuni comuni della Comunità montana Est

    Neviano degli arduini +29%
    Tizzano - 7%
    Monchio delle Corti + 205%
    Lesignano de Bagni + 7%
    Langhirano + 35%

    Fonte: Provincia di Parma - Ufficio statistiche

    Non è facile me ne rendo conto ma diventa ancor più difficile se ci si arrocca sulle proprie posizioni senza ascoltare GLI ALTRI. Magari questi altri sono maliziosi, vogliono solo parlare, ma forse a volte qualcuno ha qualche cosa da dire, qualche idea interessante... Possibile che solo le tue siano valide? Bah.

    Luigi, giustamente, critica quelli che parlano e basta. Io non posso garantire lavoro fisico (se serve però posso esserci) ma posso apportare quel poco che so in fatto di marketing e comunicazione. Se ti serve mi presto gratuitamente per la tua Amministrazione come consulente.

    Su Dittatura Illuminata. Non sai nulla del significato di quseto binomio e mi spiace vedere le tue critiche senza chiedere la ben minima informazione. Se ne vuoi sapere di più chiedimi, ti farò sapere e poi magari potrai criticare. Ma farlo così solo per ISTINTO mi lasci un po' perplesso.

    Forse ti è sfuggito anche il mio post su forumvaltaro.it (ma non ti è sfuggito, solo sei un po' permaloso e vedi solo le critiche e non gli elogi). In quel posto appunto volevo evidenziare come ancora una volta questo complesso mondo che è Bedonia riesca sempre a stupire. Criticoni al bar ma poi alla fine le cose si fanno... Quindi ancora una volta grazie a tutti quelli che ci hanno fatto passare una bellissima settimana di ferragosto.

    Ciao

    Dittatura Illuminata
    Claudio Agazzi

  22. Gigi Cavalli

    Caro Carlo,
    ho letto il tuo intervento e ti ringrazio per la partecipazione/condivisione di idee.
    Siamo sicuramente su posizione contrapposte, tu responsabilmente guardi al “cassetto” e al mantenimento dell’organizzazione esterna all’Amministrazione della festa, io mi limito a difendere le tradizioni bedoniesi, quindi rimango sulla mia posizione da “estremista”, me ne rendo perfettamente conto, ma come ben sai c’è chi ragiona con la testa e chi con il cuore, infatti non potrei mai essere un bravo amministratore/politico, sarei controproducente per la nostra collettività.

    Ne approfitto per un ulteriore inciso, lo devo fare per non essere frainteso, ne ho la sensazione.
    Nel mio scritto non c’è nessuna vena polemica sull’organizzazione della festa, né delle passate gestioni e neppure all’attuale organizzata dal gruppo Alpini, tanto meno sul servizio prestato dai tanti ragazzi/e, la mia voleva e vuole essere una "ricetta", un parere, per non trasformare una storica e tipica festa in una delle tante sagre “mangerecce” che si svolgono mensilmente nelle frazioni.

  23. manfredi marino

    grazie alla grande idea del mio amico raggi sono andato a tavola prestissimo e sono stato servito con gentilezza e precisione da miei ragazzi dell'ex ipsia di bedonia.
    i problemi organizzativi ci sono ma mai prendersela coi ragazzi che non hanno nessuna colpa e fanno volontariato.

  24. Carlo Berni

    Caro Claudio,
    guai a te se non mi chiami più per nome. Non c'è nervosismo o altre cose, ma mi sento in dovere di difendere sempre chi lavora gratuitamente per il paese. La lettera non era indirizzata solo a te, ma voleva essere una risposta ad interventi di diversi autori...

    Ti dico una cosa e poi mi fermo. La Responsabile dell'Assessorato Turismo della Provincia di Parma te lo può confermare, i dati sul 2010 del Turismo di Bedonia sono totalmente errati. Siamo risaliti ad individuare chi sono le due strutture che non hanno fornito i dati, ma ormai era troppo tardi per correggerli. Ho contattato personalmente chi le gestisce invitandoli ad un maggiore controllo ed attenzione.

    Tutto questo due mesi orsono....

    Ciao Carlo.

  25. Dittatura Illuminata

    Ciao Carlo :)

    Per quanto riguarda la difesa dell'operato dei volontari non ti rivolgevi sicuramente a me in quanto non ho mai parlato di loro e se l'ho fatto li ho solo ringraziati.

    Sulla mia proposta di creare un ente autonomo o una proloco (e io la intendo insieme ai comuni di Compiano e Tornolo) tu hai scritto:

    "Curiosa la proposta di un "Ente Autonomo del Turismo" da istituire a Bedonia."
    Boh non so se sia curiosa... non mi pare una gran novità esistono da quasi un centinaio d'anni... si fanno di solito per ottimizzare il lavoro e l'organizzazione.

    "Un Ente? Autonomo da chi?"
    Autonomo da te ad esempio :)))) ma la vedo dura. Scherzi a parte autonomo significa che è in grado di gestire, dato un determinato budget l'intero anno. Che senso ha avere delle feste che fanno cassa slegate da altre che non la fanno? chiaramente le prime si fanno anche per finanziare le seconde... altrimenti si rischia di fare come negli anni passati con la festa della trota... d'accordo dare i soldi in donazione ma si potevano anche utilizzare per le altre attività sul territorio. Questo è solo un esempio.

    "Si è rimasti in 4 gatti in montagna e in 2 quando c'è da farsi su le maniche e andiamo a creare un altro centro decisionale?"
    Un altro oltre te volevi dire? :)))) e dai con gli scherzi eheh... beh allora ci si può sempre mettere come presidente l'assessore al turismo di uno dei comuni...

    Carlo una volta (tanto tempo fa) la proloco era cultura, tradizione tramandate, esperienze. I sindaci passano gli uomini e i bedoniesi come quelli di Compinao e Tornolo rimangono e non mi piace l'idea che alle prossime elezioni non si sia capitalizzato nulla. Preferisco pensare ad una struttura su basi volontarie ma non solo in grado di ottimizzare tutto quanto si può ottimizzare... anche magari facendo funzionare il numero di telefono dell'ufficio turistico... vedi quando si parla di cultura di marketing.

    "Ma lo sappiamo che a Bedonia dietro ad ogni manifestazione c'è un gruppo di persone che comincia a riunirsi in inverno, ideando l'iniziativa, organizzando, cercando gli sponsor. Che esiste uno stretto coordinamento con il Centro Commerciale Naturale, con le Associazioni di volontariato e con il mondo dello sport. Qualcuno ha notato che da 2 anni a questa parte il programma delle manifestazioni esce ad aprile. Che il numero è aumentato e che sulla qualità i primi risultati si sono già visti."

    Si notato. Bravi, davvero. Quindi cosa faccio? Sto zitto e mi faccio gli affari miei? Non mi interesso più di Bedonia perché il calendario degli eventi esce ad Aprile? Sarò presuntuoso mi spiace ma credo di poter dire la mia nel rispetto dei ruoli e sempre ringraziando chi fa le cose e non parla e basta.

    Per quanto riguarda le statistiche.
    Ho parlato con la Sig.ra Monica Cavalli e con la Sig.ra Giulia Gatti di persona, lavorano in Provincia tursimo e/o statistica. Ho fatto domande specifiche ma non mi hanno evidenziato nessuna anomalia. Ho parlato con loro un mese fa.
    Tra l'altro 6.000 presenze in meno su sole due strutture? Comunque me lo auguro davvero. Aspetto allora la comunicazione ufficiale della provincia sul loro sito dove evidenziano l'errore contabile.

    PS attenzione perchè quel rompiballe di Agazzi ha già in mano i documenti e un controllino sull'errore lo farà sicuramente :).

    Tra l'altro ti ringrazio per non aver accettato la mia consulenza gratuita... in effetti non ho tanto tempo a disposizione e quindi sarebbe stato un impegno troppo gravoso... :)

    Dai Buon lavoro di cuore... sincero da vero Bedoniese.

  26. Cavalli Nadia

    Inizio precisando che chi si firma con il solo cognome è pregato di aggiungere anche il nome per evitare disguidi, al di là di questo quando intervengo non ho problemi nel firmarmi.
    Vorrei rispondere a Gigi e tutti quelli che pensano sia meglio tornare alle tradizioni, come il menù basato esclusivamente di trota e polenta! Certo le tradizioni ci fanno tornare ai bei ricordi ma sappiamo tutti che con i soli ricordi non si va da nessun parte, i costi organizzativi che in questi anni si hanno per organizzare una festa di questo calibro sono molto elevati, basti pensare che ci vogliono progetti, impianti con adeguati certificati di conformità, misurazione del suono e chi più ne più ne metta, tutti da pagare!!
    Tutti questi costi negli anni delle TRADIZIONI sappiamo tutti che non esistevano e quindi la festa veniva bene in ogni modo, i palati non era difficile accontentarli e si poteva urlare e suonare sino a notta tarda senza inceppare in sanzioni o quant'altro.
    Tutto questo per dire che per coprire le spese (e arrivare ad un minimo di utile), occorre non tortare indietro ma cercare oltre che aggiungere nuove portate, anche altre novità collaterali, in modo da portare il turista non solo alla Sagra della Trota come festa gastronomica, ma ad un indotto legato alla pesca alla Trota Fario in Apennino, ben piu ampio!
    Riguardo all'organizzazione vi posso assicurare che non è cosa semplice saldare professionalità, precisione, velocità per raggiungere almeno una sufficenza da parte di chi sta seduto! Comunque credo che ad ogni edizione, chiunque la organizzi e chi chiunque lavori, cerchi sempre di fare il massimo per far si che la Sagra riesca bene, a volte si riesce a volte no, comunque sia, visto che è la Festa del paese sarebbe molto bello vedere qualche volto nuovo a partecipare magari chi non vuole dare manovalanza potrebbe dare qualche consiglio per evitare errori o per dare più lustro alla festa ( ognuno ha le sue doti).
    Due anni fà è stata fatta una riunione pubblica per l'organizzazione della festa ma senza una sufficente partecipazione! Credo sia meglio offrire Capacità e Fantasia che ognuno di noi possiede (non manca a Bedonia), e mettersi in gioco per poter ottenere degli ottimi risutalti sino ad arrivare a portare la Sagra a livelli più alti, così potremmo finalmente dire "ci siamo riusciti", tutti insieme!
    Non occorre essere estremisti come ti definisci tu per difendere le tradizioni, le tradizioni restano se continuano ad esserci persone che non solo le mantengano vive me le fanno crescere!

    Ps: Lo stendardo storico della trota che quest'anno non c'era, non deve mancare alla manifestazione, sono pienamente d'accordo!

  27. E. Mazzadi

    La Festa della Trota è un vanto per Bedonia.
    Io ho partecipato (da cameriere o da menatore di polenta) a diverse edizioni, ma quest'anno ho saltato (come l'anno scorso)... quando attraverso la piazza e vedo gli altri lavorare, un po' mi vergogno... e penso di non stare facendo abbastanza per il mio paese.

    In ogni caso anche io, da due anni a questa parte, ho notato un notevole miglioramento nella gestione degli eventi turistici del comune di Bedonia. Le critiche si possono interpretare anche così: dato che abbiamo trovato un'amministrazione comunale che "ci sente", cerchiamo di spronare a compiere ulteriori miglioramenti.

    Una menzione per le splendide TROTE FARIO MEDITERRANEE DELLA GELANA: mi fa piacere che Ruggero ne abbia notato la qualità.
    Nel caso aveste bisogno di trote, il numero di cellulare di Andrea (l'appassionatissimo proprietario) lo trovate sul retro della cartina dei sentieri del comune di Bedonia.
    Per ferragosto abbiamo organizzato una grigliata in Gelana a base di trote "autoctone": una leccornia!

    La troticoltura della Gelana e quella del Boschetto di Albareto rappresentano due punti-chiave per il rilancio di uno dei prodotti tipici del nostro Appennino: la trota, appunto!

    Ciao a tutti!

  28. Fabiola Bellomi

    Salve a tutti!
    Ho letto con grande interesse i commenti sulla riuscita della festa e come cameriera, lavoro poco gratificante, visto la grande maleducazione che ci circonda, mi trovo pienamente d'accordo con Luigi Battoglia.
    Forse, vista l'esperienza accumulata posso dire con cognizione di causa che quasi in tutte le edizioni i commenti poco felici, per un motivo o per un altro, ci sono sempre.

    Trovo di cattivo gusto insultare ragazzi/e, che volontariamente, stanno sotto il sole e che si fanno il "mazzo" per la riuscita di quella che io considero "La Festa" di Bedonia. Credo che a parole tutti siamo capaci di "progettare un'astronave", ma le idee vanno anche messe in pratica (quando si tratta di volontariato c'è sempre una fuga di massa, chissà perchè!?!).

    Colgo l'occasione però, per ringraziare chi, sapendo di poter essere soggetto a forti critiche, ha organizzato tutto, per non far naufragare questa festa storica e tutti i ragazzi che stoicamente hanno sopportato le angherie di persone poco intelligenti.

  29. TEMPESTA

    Ho mangiato come da tradizione a pranzo TROTA a cena TROTA con POLENTA rilassato e con spirito turistico........ dimenticavo ho lasciato mancia alle cameriere!!

  30. Alberto Chiappari

    Mamma mia... Volevo fare un commento ironico ma me ne guardo perchè sento in giro molto nervosismo... Vorrei solo spezzare una lancia a favore del buon Gigi. Credo che volesse dire semplicemente che per mantenere una festa tradizionale e caratteristica si deve fare una festa tradizionale e caratteristica. Se volete vi elenco gli elementi che pian piano negli anni sono venuti meno:

    - cappelli da cuoco dei cuochi;
    - vestiti tradizionali delle cameriere;
    - "forni" per la cottura a legna (ora fioriere in peschiera);
    - manici dei padelloni;
    - padelloni;
    - stendardo triangolare.

    Probabilmente mi sono dimenticato dell'altro.
    Sicuramente per far buone delle trote i manici dei padelloni non servono a nulla ma fanno molto folklore (da piccolo mi meravigliavo di queste grandi padelle forse rubate alla casa di un gigante..), sicuramente lo stendardo triangolare non serve a far più buona la polenta ma rende l'idea della vetustà della festa. E via così. Quando alcuni anni fa ho portato degli amici alla festa mi hanno chiesto conto del mio entusiasmo: ho sinceramente fatto fatica a far loro capire perchè per noi bedoniesi sia la festa estiva per antonomasia.

    Dato che ci avviciniamo alla scadenza dei sessant'anni perchè non lavorare per ricreare la perduta atmosfera?

    Alberto Chiappari

    N.B.: quest'anno alla sagra non c'ero quindi non entro assolutamente nelle polemiche di questa edizione

  31. lorella aviano

    Anch'io c'ero alla festa della trota: ho mangiato trota e polenta e, come seconda portata, polenta e gorgonzola :P .. mia mamma ha preferito la salsiccia. Secondo me è giusto mantenere la tradizione quindi sì alla pietanza "trota e polenta" come regina della serata, ma è giusto anche accontentare con formaggio e salumi chi la trota fritta non la gradisce, non credo ci sia nulla di male (e in fondo noi eravamo in due e .. abbiamo mangiato per 3 :))

    Per quanto riguarda le attese dilatate, non si potrebbe consentire una fila (rigorosamente indiana e rigorosamente unica) anche ai commensali, in modo che chi aspetta troppo (oppure chi preferisce fare da se) abbia la possibilità di fare la fila da solo? Alla fine della coda "self-service" una cassetta per le mance (da distribuire alla fine, equamente ai ragazzi tutti). I giovani volontari, se i motivati sono pochi, dovrebbero forse essere impiegati in primo luogo per pulire i tavoli, in modo che non ci sia accumulo di piatti, avanzi e bottiglie/lattine vuote e, passando per i tavoli, prendere le ordinazioni per le persone che non rinunciano a farsi servire.
    Io ero al tavolo con una coppia di Parma, due persone che non conosco incontrate lì: è stata una serata piacevole, forse per il fatto che siamo arrivati presto non c'è stata troppa attesa per le trote, un po' di più per il formaggio e la polenta della seconda portata .. ma il signore di Parma è stato delizioso e con la signora abbiamo chiacchierato per cui l'attesa non è stata eccessiva.
    Un grande grazie a chi ha reso possibile questa bella serata: i cuochi, i menatori di polenta, la giovane cameriera che ci ha servito, il cassiere e .. i miei compagni di tavolo.

    Ps Bella l'idea dei manici per i padelloni (io non li ho mai visti e anche dei vestiti tradizionali.. una bella idea per i 60 anni)

  32. Alex

    Si sentono tante affermazioni su questa festa, critiche spesso infondate a volte pero' ci sono cose che non hanno funzionato e bisogna anche a malincuore rendersene conto tutti vorremmo fare meglio di chi ci ha preceduto, ma a volte non ci si riesce, e non per questo bisogna cedere la mano ma chiedere piu' aiuto.
    IO sono daccordo con il Sig Cavalli Gigi nel tentare di riportare la festa ad una cosa piu' particolare, ma per fare tutto questo i Bedoniesi ( e zone limitrofe ) dovrebbero indire una riunione dove, chi ha delle idee, le faccia sapere a tutti avendone cosi il merito.
    Auspico che le parole della sig.ra Delpoio Vittoria riguardo alla possibilita' di diventare una sagra nazionale qualcuno in municipio la prenda in considerazione, ma non fermiamoci a critiche infruttuose anche se ci sono spesso persone che parlano ma non si espongono mai per qualsiasi manifestazione. Tante idee fanno grandi manifestazioni aiutiamoci tutti!!!

  33. Stefania Sala

    Piccola precisazione per il sig. Agazzi: il telefono dell'Ufficio Turistico funziona, abbiamo avuto qualche problema quando è stato cambiato il gestore telefonico e quando, per un guasto, l'intera linea era bloccata. Io lo so perché ci lavoro.
    Cordiali saluti.

  34. Dittatura illuminata

    Cara Stefania.
    Se vuoi ti posso fornire i nomi di quelli che hanno provato a chiamare in diversi periodi senza riuscire a comunicare per problemi tecnici, non per colpa del personale.
    Se vuoi ti cito il nome di un Assessore di questa amministrazione che mi ha confermato che per chiamare doveva chiamare sul cellulare.

    A dire il vero non volevo neppure citarlo il fatto che il telefono dell'ufficio turistico non funzionava correttamente. L'ho fatto perché pungolato dal sindaco e allora in un attimo di foga l'ho scritto. Non volevo farlo perchè non mi piace per forza dire che le cose non vanno, soprattutto se vedi l'impegno della gente e cioè di chi come te ci ha lavorato ma se pungolato devo rispondere. Come devo rispondere a te se fai passare il messaggio che il problema si è verificato per qualche ora o per una giornata.

    Io ho visto un ufficio turistico con delle persone molto attive e ne sono felice, sono contento che dopo anni si sia tornati ad avere un luogo con delle persone sempre pronti e quindi ne approfitto per fare i complimenti a chi ha organizzato e a chi ci ha lavorato, tra cui tu.

    Complimenti
    Ciao
    Claudio Agazzi
    Dittatura Illuminata

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