"Al mio piccolo manca lo yacht", è il grido di dolore che la donna ha affidato a un settimanale. "Da quando siamo stati costretti ad abbandonare la barca, il bambino piange spesso, non è più sereno come prima". Segue un racconto dettagliato e crudele: dopo la nascita del pargolo, la famiglia Briatore è costretta ad accamparsi su uno yacht con 12 persone di equipaggio e 63 metri di parquet.
Una sistemazione di fortuna, in attesa che finiscano i lavori della nuova abitazione, che sorgerà in località defilata: Montecarlo. Ma ecco sopraggiungere i finanzieri a sirene spiegate, con l'accusa di contrabbando e frode fiscale. I profughi dello yacht devono scendere a terra e riparare in un attico di Londra, dove il clima è meno mite e il pavimento neanche ondeggia.
Siamo sicuri che milioni di donne si immedesimeranno nell'incubo della signora Briatore. È tale il terrore che i loro figli possano soffrire il trauma della perdita dello yacht che hanno preferito abituarli fin da subito a condizioni di vita meno precarie: una culla ricavata nella stanzetta della nonna. Da parte nostra, oltre a offrire al piccolo Falco Nathan la più incondizionata solidarietà per i decenni a venire, ci domandiamo se la sua mamma abbia una minima percezione della realtà che la circonda.
purtroppo il mondo va in quella direzione ,siamo circondati da falsi miti che stanno condizionando la societa' in modo irreversibile,per non fare nomi:corona.,i protagonisti dei programmi della de filippi,il g.f. ,ho visto gente che osannava morgan quando ha dichiarato che la coca aiuta ......se la signora briatore vuole ho un canotto nel taro alle casette ,con pochi euro possono affittarlo
Mi associo........ VERGOGNATEVI
Guarda che la notizia è incompleta.
Fonti ben informate attestavano che nel corso del sequestro si fosse perso anche il latte del pargolo.
Io, lì per l', ho pensato che fosse caduto in mare il biberon, ed ero pronto ad organizzare una colletta per il riacquisto.
Ma poi mi hanno spiegato che la perdita era di tipo diverso e mi sono sentito impotente a ......rimediare
Non hanno neppure il pudore di starsene zitti !!!!
Non si rendono neppure conto che certe dichiarazioni provocano solo disgusto e ripugnanza.
Eppure questa signora non è nata nell'agiatezza e quindi dovrebbe quantomeno ricordarsi che nel mondo ci sono milioni di bambini il cui pianto non scaturisce dalla mancanza (per pochi gg.) di uno yacht da 63 metri, ma da miseria profonda dove la fame e la sete sono una costante quotidiana.
Purtroppo viviamo in un mondo, come ha sottolineato Michele, dove impera il vuoto e la vacuità.
Visto quanto vi/ci preme la disastrosa situazione della fam. Briatore, mi permetto di segnalare l'esistenza di un gruppo su facebook sorto con l'intenzione di portare conforto materiale al povero Falco ("Dona anche tu 1Ä per ricomprare yacht a Nathan Falco Briatore")... mi raccomando, iscrivetevi numerosi!!!
Briatore almeno qualcosa nella vita ha fatto ma la Gregoraci cosa ha fatto per sollevare questo scandalo a dir poco vergognoso?
Il mio commento unico è....ma vadano a c....!
Ops, pardon :-), risentirci dopo tanto tempo ed essere così scurrile...via!:-)
A presto, GG.