Il presepe di Giuncareggio

Nel piccolo borgo è stato allestito un presepe, ad altezza naturale, che rimanda alla vita e ai mestieri del passato. Vedere per credere.
Siamo a pochi chilometri da Santa Maria del Taro, a Giuncareggio, dove è stato allestito un presepe scenograficamente perfetto e straordinario. Nel piccolo borgo, che ancora mantiene un impianto architettonicamente antico, è stata predisposta una scenografia di quella che era la “Giuncareggio di una volta”, è così perfetta che non manca niente e nessuno. Il consiglio, per coglierlo al meglio, è di andare a visitarlo di persona, non ne rimarrete delusi, proprio come mi ha suggerito di fare Bruno Brizzolara.

Davanti ad ogni casa del paese è stato posto un personaggio, in totale sono 55 figure ad altezza naturale e ben vestite, dove vengono raffigurati, molto probabilmente, tutti gli abitanti del passato, così come i loro mestieri: dal fabbro al contadino, dal cacciatore alla lavandaia, dal bambino che va a prendere il latte, alla coppia con la valigia in mano che parte per chissà dove. Insomma, si può notare uno spaccato di vita assolutamente fedele a quel trascorso legato al mondo contadino e rurale, dove, a colpire, sono anche i piccoli particolari, poiché nulla è stato tralasciato.

Girando tra le stradine del paese si scorgono i personaggi, tutti impegnati in azioni quotidiane, c’è chi, all’inizio dell’abitato, si toglie il cappello per dare il benvenuto al visitatore; il fabbro maniscalco davanti alla sua bottega; c’è persino chi dorme sulla panchina reduce da una bella sbornia, dove, a testimoniarlo, è il fiasco vuoto lì appresso; poi ci sono gli uomini che giocano a briscola con l’immancabile bicchiere di rosso sul tavolo, ma anche chi, sotto al pergolato dell’osteria, mostra con orgoglio il proprio raccolto di funghi porcini o suona la fisarmonica. Poi ci sono le donne di casa con il fazzoletto in testa e la scopa in mano, dritte sul balcone in attesa del ritorno a casa del proprio marito; quelle nell’orto con la verdura nel “cavagno”; chi stende i panni al sole dopo aver fatto il bucato o quelle che impastano una baciocca a lato del “testo”. Infine ci sono i bambini gioiosi attorno al grande albero di Natale. Insomma, una maniera anche didattica di capire come si lavorava e si viveva una volta, in quel mondo molto lontano dall’oggi, dove tutto è pronto e scontato.

Torniamo per un momento alla realtà dell’oggi, perché questo allestimento è stato ideato e realizzato da Giulia Longinotti: “Ho pensato di dar vita a questa iniziativa, pur abitando a Carasco, per amore del paese dei miei nonni, sono troppo legata ai loro racconti, a quando mi parlavano dei mestieri o mi spiegavano l’uso di un attrezzo, in fondo ogni personaggio è stato creato pensando a ciò che avevo ascoltato da bambina. Non ho fatto tutta da sola, ho avuto il sostegno di tutti coloro che abitano - anche se questi si contano ormai sul palmo di una mano- e che frequentano assiduamente Giuncareggio. Ho scelto di farlo in questa stagione perché serviva ravvivare il paese nel periodo natalizio, in estate ce n’è meno bisogno. Così anche il Comune di Tornolo e Montagna 2000 ci hanno dato un aiuto materiale. Abbiamo iniziato a lavorare a settembre, ma l’entusiasmo è stato molto e da parte di tutti, spero quindi che l’iniziativa sia solo la prima di altre”.

Dimenticavo un paio di cose… la prima è che nella grotta, a fianco del bue e l’asinello, tra Maria e Giuseppe, mancava solo Gesù bambino, ma che comparirà, immancabilmente, nella notte della vigilia; mentre la seconda è un riconoscimento ufficiale a Giulia e compagnia: passione, voglia di fare e amore per le proprie origini non sono aspetti su cui sorvolare e tanto meno da minimizzare. Brava!

Tra le strade e le case di Giuncareggio



11 Commenti
  1. Virgy

    Meriterebbe che lo facessero vedere al TG Regionale di Rai 3.
    Deve essere stupendo! Verrò sicuramente a vederlo.
    Complimenti complimenti Giulia

  2. Benny

    Che meraviglia! Grazie per queste belle condivisioni, meravigliose scoperte, evocative ed emozionanti; iniziative di valore e appartenenza da cui trarre ispirazione ed esempio per la tutela e la valorizzazione dei "nostri" borghi dell'Appennino nel rispetto della loro, essenziale, natura.

  3. Sabina Zazzera

    Ma è una meraviglia questo presepe. Volti espessivi e abiti a tema lo rendono vivo. Bravi a tutti coloro che hanno collaborato alle costruzione

  4. Carlo Vignoli

    Anche nel paesino di Pentema nel Comune di Torriglia c’è l’usanza di fare il presepe allestendo tutto l’abitato con manichini vestiti di tutto punto che impersonificano gli antichi lavori svolti in passato. Adesso è diventata una vera attrazione turistica e sono centinaia i visitatori che raggiungono il paesino per curiosità o per trascorrere una giornata diversa con i bambini. Anche in questo caso mi complimento con le maestranze di Giuncareggio per quanto hanno realizzato, che non mancherò di visitare nei prossimi giorni.

  5. Maurizio Serpagli

    Visto oggi, è veramente bello. Complimenti a chi ha avuto l'idea e ha effettuato la preparazione dei vari paesani (sicuramente molto impegnativa).
    Mi ha ricordato molto lo stile e la fantasia di Arturo Curà, per la cura e la preparazione di tutti i particolari.

  6. Mony

    Consiglio vivamente la visita a questo bellissimo presepe. I personaggi sembrano davvero reali e le scene rappresentate in maniera perfetta uno spaccato di vita contadina che purtroppo si è persa, ma che qui rivive grazie alla bravura e all'impegno di Giulia e degli abitanti di Giuncareggio a cui vanno i miei complimenti.

  7. NDM

    Bellissima iniziativa. Merita una visita per l'impegno. Un'ottima occasione per visitare questo borgo semi abbandonato di cui tanti hanno sentito nominare ma pochi hanno avuto modo di vedere dal vivo

  8. Paolo Costa

    La visita a questo presepe è davvero consigliata, ti porta indietro nel tempo, quando si viveva con praticamente nulla ma tutto andava bene. Complimenti a chi lo ha realizzato sperando che i prossimi anni si possa tornare a visitarlo.

  9. Elena

    Buonasera.
    Chiedo se è visibile anche nei prossimi giorni o è stato “smontato”? Grazie

  10. Gigi-Esvaso.it

    Buona sera Elena,
    Il presepe è stato smontato con il termine del periodo festivo.
    Hanno promesso che replicheranno l'iniziativa il prossimo anno.

  11. Dolores

    L'ho visto a suo tempo e ho voluto rivederlo xké è veramente bello.
    Sara' che ho una mania dei presepi e ne faccio collezioni di quelli mignon e qualcuno me lo sono costruito (dentro una lumaca, un sasso, una noce, ecc) ma questo è stupefacente.
    Sarei sicuramente andata a vederlo e complimentarmi col paese... ma abito troppo lontana... ma mai dire mai... dato che ho sentito lo rifaranno.
    È certamente auspicabile lo facessero ogni anno... Non stancatevi di farlo!!!

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