La resa dei conti

Come sono andate le elezioni primarie del PD in Alta Val Taro e nell'Appennino Reggiano? Un'analisi comparativa tra due realtà che hanno in comune l'inesorabile declino
Nadia Vassallo è nota anche in Valtaro per aver guidato, non certamente in silenzio, il comitato “Salviamo le Cicogne”, rappresentanza civica nata nel 2015 per impedire la chiusura del punto nascite presso l’ospedale di Castelnovo ne’ Monti, nell’Appenino reggiano, voluto dalla giunta regionale guidata da Stefano Bonaccini.

Una battaglia gemella, che rispecchia, in ogni sua parte, le sacrosante prerogative e le ragguardevoli proteste messe in atto contro l'identica e parallela chiusura del punto nascite dell’ospedale di Borgotaro, uno scontro che ha visto nelle nostre valli due organizzazioni scendere in prima linea: “Le Donne della Tenda” e il “Comitato Pro Ospedale”.

Alla luce di quanto sopra, la lettura dei risultati delle recenti “primarie” del Partito Democratico, nelle due zone di nostro interesse, ha però dato indicazioni contrastanti: mentre a Castelnuovo la bocciatura di Bonaccini -e implicitamente delle sue scelte- è stata chiara (84 voti per Schlein contro 66 per Bonaccini), nei cinque comuni dell’Alta Val Taro, a differenza del resto della provincia di Parma, egli è stato promosso a pieni voti (292 voti per Bonaccini e 109 per Schlein).

Eppure, qui da noi, i segnali negativi c'erano stati ripetutamente, segnali che a “Bologna”, della nostra zona, non può fregargliene di meno: siamo solo una manciata di cittadini ininfluenti.
Non per ultima, la decisione di gratificare il Comune di Grizzana Morandi (Bologna) anziché quello di Bedonia, nonostante un punteggio di concorso ineccepibilmente uguale: 78 punti ciascuno. Peccato che in gioco ci fossero 20 milioni di Euro di fondi del PNRR, e la vera rinascita, nonché la trasformazione sostanziale, di un piccolo paese appenninico.
Ecco un chiaro esempio di come le persone vengono messe da parte a favore di altre…

È anche per questo motivo che ospito volentieri Nadia e leggere così insieme le sue ultime parole, di analisi e valutazione di queste "primarie".
G. C.


Siamo alla resa dei conti. Vedremo ora se Elly Schlein, dopo avere fatto scena muta da vicepresidente della Regione Emilia Romagna, sotto il diktat di Stefano Bonaccini, si attiverà per ripristinare i “Punti nascita”, quelli che l’Uomo del Fare è stato incapace di riaprire; o se invece riterrà l’insicurezza fisica e psicologica delle donne, per l’assenza di assistenza al parto in montagna, un tema per boomer, preferendo parlare di gender e di Lgbt+.  
Il futuro si misura dalle piccole cose, come i piccoli “Punti nascita” di montagna, la distanza fra il marketing politico, la patacca ideologica e l’impegno concreto a favore della gente.

Ad oggi tutto ciò che è stato l’impegno civico – come quello profuso dal comitato “Salviamo le Cicogne” a Castelnovo ne’ Monti e da “Le Mamme della Tenda” in Valtaro – è stato da quel partito messo ai margini e anche spesso criminalizzato, perché tutto ciò che non era Partito era contro il Partito. Riuscirà una giovane donna a cambiare questa mentalità bolscevica nel PD e nella società? Attendiamo gli eventi.

Intanto un evento c’è già stato: Bonaccini e Venturi avevano detto che le donne della montagna li avrebbero ringraziati, e così è avvenuto a Castelnovo ne’ Monti, unico paese della provincia di Reggio Emilia che ha bocciato il “Presidente”. Ben differente è stato invece il risultato in Valtaro e Valceno, nella provincia di Parma.

Ed a questo fatto mi sento nel mio piccolo di aver contribuito, con la mia lunga militanza come portavoce del comitato di Castelnovo ne’ Monti. Le “Cicogne” sono state sconfitte non nella ragione, che è stata loro riconosciuta, ma dalla mala politica che non ha mantenuto la promessa di riapertura del punto nascite, e che porta il nome e la faccia di Stefano Bonaccini.

Aver cessato l’attività del comitato “Salviamo le Cicogne” è stata la forma più radicale di protesta e denuncia che ci rimaneva contro la politica delle falsità. Non so invece se sono ancora attivi i comitati di Borgo Val di Taro “Donne della Tenda" e "Pro Ospedale”, se ancora combattono o se hanno sepolto l’ascia di guerra.

Se di fallimento si deve parlare, questo è da attribuire a Bonaccini, che si è mostrato tutto “chiacchiera e distintivo”, rappresentante del vecchio e del maschilismo che non vuol lasciare, e che ha perso la corsa alla segreteria del partito contro una ragazza, senza neppure accorgersi che lo stava sopravanzando.

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22 Commenti
  1. Esvaso.it

    Per completezza indico i risultati dei nostri cinque Comuni, della Provincia di Parma e di Reggio Emilia:

    Albareto: 27 Bonaccini – 8 Schlein
    Bedonia: 36 Bonaccini – 13 Schlein
    Borgotaro: 143 Bonaccini – 75 Schlein
    Compiano: 25 Bonaccini – 2 Schlein
    Tornolo: 61 Bonaccini – 11 Schlein

    Provincia di Parma: 4.942 Bonaccini – 4.996 Schlein

    Provincia di Reggio Emilia: 12.655 Bonaccini – 8.699 Schlein

  2. Daniele Uboldi

    Caro Gigi, gentile signora Vassallo,
    credo che, per correttezza d'informazione, vada sottolineato come il provvedimento di chiusura dei punti nascita negli ospedali con bassa utenza, che, come sappiamo, penalizza soprattutto quelli periferici e di montagna, sia stato definito da un accordo Stato-Ragioni voluto dal governo Berlusconi nel 2010, con la motivazione che, sotto la soglia dei 500 parti, non sarebbe possibile garantire la sicurezza delle gestanti e del nascituro.

    Dunque, indipendentemente dalla correttezza del provvedimento, che anch'io, a suo tempo ho fortissimamente criticato, perchè improvvido, miope e sicuramente controproducente, in quanto scoraggia le giovani coppie ad insediarsi in montagna; aggrava così il già pesante inverno demografico che colpisce le aree interne. Tuttavia va osservato che, tale provvedimento, non riguarda la sola regione Emilia Romagna, ma tutte le regioni; le quali hanno adottato il provvedimento provvedendo alle chiusure di quei reparti che non superavano i requisiti richiesti per rimanere aperti, in sicurezza.
    Questo per dovere di cronaca.

    Detto questo, concordo con entrambi sul fatto che esista una miopia congenita dei decisori regionali, per quanto concerne le aree interne.
    Miopia che ha alla base una scarsa conoscenza degli effetti del calo demografico e conseguente, totale mancanza di capacità di immaginare gli scenari futuri.
    Senza adeguate politiche che favoriscano il ripopolamento, cosa possibile, anche sulla scorta degli esiti della pandemia, con lo smart working, le cose che oggi vanno male in appennino, non possono che andare peggio. Ieri la chiusura dei punti nascita, oggi i provvedimenti restrittivi in ambito scolastico, domani l'accorpamento e la soppressione di altri servizi. Non c'entra Bonaccini: tutto questo è conseguenziale col fatto che le aree interne sono clinicamente morte. Non da oggi, ma da decenni; perchè è almeno dal 1974 che si sa quali sarebbero stati gli scenari futuri nelle aree interne. La demografia non riserva soprese: va solo studiata e vanno predisposti correttivi per tempo. Ora temo che sia troppo tardi, perchè i buoi sono scappati ed è inutile chiudere la stalla.

    Una cosa è certa: se si vuole, non fermare, cosa impossibile, ma rallentare il declino, è imperativo investire sui giovani. Il voto alla Schlein pare dire questo; mentre Bonaccini passa per il normalizzatore del vecchio apparato, pronto a governare il territorio con quell'ordinarietà che è risultata del tutto insufficiente. Non servono soldi a pioggia. Non serve un finanziamento qua e uno là per fermare il declino. Serve investire sui giovani promuovendo il lavoro, mettendo a reddito il capitale naturale come risorsa che sappia produrre anche ricchezza monetaria, oltre che immateriale. Questo è possibile, se si smette di ritenere che ciò che è abbondante, come l'aria e l'acqua è anche gratis e che la montagna sia un bancomat a cui tutti possano accedere depredando risorse, senza riconoscerle quel valore intrinseco necessario a veicolare lo sviluppo e il soddisfacimento dei bisogni della propria popolazione.

    Il mio augurio che il PD, ma non solo certamente da solo, impari a guardare alle aree interne come a una risorsa e non come a un problema da assistere, quasi siano un fardello di cui si farebbe volentieri a meno.
    Io non so se Schlein può essere la soluzione a questi problemi. Di sicuro il segnale dell'elettorato è stato forte: ha sconfessato la dirigenza, i circoli, il quadro attivo del partito, imponendo una nuova direzione di marcia. E' solo un segnale, nulla più. Vedremo se lo sapranno cogliere. Peccato che questo segnale non sia venuto anche dalla Valtaro e dalla Valceno; quando, invece, ce ne sarebbe stato bisogno.

  3. Elisa

    Anche il suo conterraneo Francesco Guccini ha praticato l'endorsement a Ely. Detto tutto.

  4. Silvano

    Ma di cosa stiamo parlando, solo 218 hanno votato a Borgotaro con una popolazione di 7000 abitanti, non si può dire che la popolazione abbia premiato chi ha fatto certe scelte.

  5. LINA

    ...io sono più contenta che Bonaccini rimanga presidente della regione Emilia Romagna, per esempio...

  6. Marino

    Per me il bona non è di sinistra e, x come la intendo io la sinistra, non lo è nemmeno Ely, visto il suo vissuto. Spero solo che Ely sia almeno pacifista facendoci uscire dall'assurda spirale guerrafondaia che pervade tutta la politica italiana, in barba alla nostra costituzione.
    Ricordo che oggi è l'anniversario di The dark side of the Moon, questo c'entra poco col PD ma Roger W, solo perché contrario a sostenere il pensiero dominante pro usa, ha visto annullato molti suoi concerti...

  7. La voce del taro

    Questa mattina la Gazza titola che il segretario PD Frittelli lascia la segreteria con una decisione coerente ma su i Social non ho letto un augurio alla nuova segretaria Ely S ( non so come si scrive ) da parte dei politici di casa nostra ( Daffada Barilli Serpagli Cardinali Sindaco di Compiano ecc ecc ecc ) staranno preparando la lettera di abbandono o saranno a ordinare la bandiera rossa con falce & martello ?

  8. Claudio Agazzi

    Ciao Gigi.
    Grazie per mettere a disposizione il tuo blog per questo argomento.
    Il mio parere personale è che il presidente della nostra regione sia esattamente il contrario di quello che vuol fare apparire.
    A mio avviso dell’interesse della popolazione, dell’ascolto dei singoli, e potrei aggiungere cose ben più pesanti, non gliene frega nulla.
    Lo trovo arido, e sintetizzo con arido tutto quello che avrei voglia di dire.
    Si è sorprendente che colui che è alla presidenza della regione in coincidenza di un depotenziamento dell’ospedale di Borgotaro sia di gran lunga il più votato. Ah ma ogni tanto ci cambia qualche porta al pronto soccorso… vero, mi sono scordato.
    Vero quello che dice la signora, sono quattro gatti che, salvo qualche raro caso, si muovono su ordinazione dei vassalli locali.
    Indice il numero di persone votanti a Tornolo rispetto la popolazione.
    Così va il mondo, i deboli, gli arrivisti, a volte deboli ed arrivisti, si alleano con il parente di turno incuranti se questo sia o non sia amico dei territori che dovrebbero difendere.
    E’ una triste storia che qui su uno spazio pubblico non si può raccontare.
    Io torno a lavorare, come pure gli adepti che sono andati a votare, siamo nella stessa barca. Loro i vassalli saranno al telefono per ordire qualche nuova strategia di potere, il loro.
    Sorrido.

  9. Trilussa

    Mi limiterò a trattenermi a Bedonia.
    Leggo 36 schede a favore di Stefano Bonaccini.
    Capisco altresì che il Comune bedoniese ha acconsentito che 20 mln di Euro sgusciassero verso un Comune bolognese, a quanto pare per un dispettuccio a favore del nostro Presidente emiliano-romagnolo.
    Bitunia, errare humanum est, perseverare autem diabolicum.

  10. Virgy

    Sempre più disgustata da questa politica fatta solo di compromessi e interessi personali.
    Mi congratulo con la signora Nadia.

  11. Simone

    Da persona di montagna credo che sia al bonaccini e sia alla nuova eletta non gli interessi proprio un bel niente della montagna, purtroppo la gente di montagna è scomoda, è scomoda perché sa alzare la testa, tirarsi su le maniche e cavarsela in ogni situazione, facendo un passo indietro anche durante la seconda guerra mondiale, chi abitava in campagna in montagna sapeva sopravvivere, per la nuova classe politica noi Montanari siamo scomodi perché non ci arrendiamo, non mettiamo la testa nel sacco.

  12. Unknown

    Così recitavano il Bonaccini e il Daffadà a Borgotaro Luglio 2020

    Il tour della giunta sul territorio parmense continua in Appennino a Borgo Val di Taro, all'ospedale Santa Maria Nuova, impegnato in prima linea durante la pandemia. Ho ribadito al Sindaco Rossi e agli altri sindaci della Val Taro e della Val Ceno investimenti per potenziare reparti e servizi e riapertura del punto nascita.

    https://www.facebook.com/stebonaccini/posts/pfbid02rVNLuTB15QHmzx1VnZtYHJvjF3rhMxWcG6FhwgLKFWAASo12DNQLsEzNMuAZ17g9l

    https://www.facebook.com/matteo.daffada/posts/pfbid05Zck6abRehzZtQoZWdFG7BkucvbTYU5BnVkJVWQMjpFvcXCxHpmJ3NMchjbbjpgZl

    E lo scelgono anche nella scheda??? Da mat

  13. La voce del Pelpirana

    Credevo di essere ancora in pieno Carnevale..... e invece..... dire poveri noi, però mi sembra una banalità troppo misera. La dignità si è estinta da un pezzo e se nelle persone manca quella…. penso non ci sia più niente da aggiungere. Ognuno si prenda il suo e Amen.

  14. Piero Rizzi Bianchi

    La ragione di questo "piccolo voto" -perché tale è stata ovunque questa kermesse- in salsa altovaltarese è forse spiegabile con la presenza di clientelismi molto ben irregimentati, che impedisce il fedele di guardare ad altro nelle sue scelte.

    Ma va detto che, comunque, la scelta sarebbe stata tra la padella e la brace: perché se Bonaccini non ha fatto nulla in favore della nostra montagna, per il punto nascite e per l'altro che giustamente è stato ricordato, bisogna notare che la Schlein era la sua vice... E, del resto, cosa ci si potrebbe aspettare, da una così? Più che punti nascite, io credo punti di utero in affitto/inseminazione artificiale per ogni tipo di coppia gay!

    Colgo l'occasione per esprimere il sentimento che più mi ha provocato l'emergere di questa nuova figura della politica italiana, che è di angosciosa inquietudine: dietro a un'apparenza di candore e fervore, nella Schlein c'è infatti il perseguimento di tutti i fini più rovinosi e distruttivi della nostra società. Essa incarna la parodia dell'idealità, così come la "comunità lgbtq+-x:" costituisce la parodia della vita sociale.

    Insomma, alla fin fine non me la sento proprio di giudicare i "compagni" che non si sono sentiti di votarla. Anche se, per mero interesse politico, sono a ringraziare chi invece l'ha scelta, poiché presumo che con lei al comando il PD prenderà definitivamente congedo dalla realtà italiana.

  15. Marino

    Quello che più mi intristisce è il degrado totale verso il quale sembra destinata la nostra società, la sanità è ai minimi termini, la scuola si occupa solo di inutili formalismi di facciata, la sicurezza nelle nostre città non esiste, politicamente siamo totalmente asserviti ai nostri padroni, siamo in amministrazione controllata e abbiamo margini di libertà molto ristretti, possiamo solo scegliere cosa consumare e che identità sessuale avere.
    Ci lasciano queste effimere libertà per illuderci di essere ancora padroni del nostro destino, in questo contesto Ely è perfetta, non ha niente di sinistra operaia ma ha tutto per essere la paladina della porzione lgbt della nostra società, forse ci sono operai, lavoratori che pur avendo tendenze non etero vorrebbero ancora essere in uno stato democratico nel quale la sovranità appartiene al popolo, dove si ripudia la guerra, da Prodi in poi ci hanno venduto al miglior offerente, non siamo più nulla, solo dei burattini, che brutta Italia da lasciare in eredità ai nostri figli.

  16. Loredana

    Questa signora Vassallo la ricordo benissimo al nostro teatro Farnese con molta grinta e tanta voglia di giustizia, anche a lei a battersi per la chiusura dei punti nascita. E ancora BRAVA

  17. Thauron

    Ma scusate tutti. Ma davvero 20 milioni di Euro sono sfumati? Ma se così è nessuno ha mai fatto le barricate e è andato a Bologna a chiedere spiegazioni al presidente? E il vostro sindaco non ha fatto il diavolo a quattro per mediare e trovare magari un compromesso del 50 e 50?. La minoranza c'è? Ma rifiutarsi di pagare le tasse noo? Gente strana a Bedonia ma veramente

  18. Barricate

    Tauron ma se ci fosse un sindaco presidente di un ente (esempio interporto),
    e percepisse oltre 60.000 euro di stipendio.
    Mettiamo che il presidente della regione possa influire/decidere se puoi continuare a ricevere questo stipendio…….
    in tutta onestà avresti scelto il bene di un territorio o altro?

  19. Giuseppe

    Salve, sono in sintonia totale con quanto affermato dal signor Agazzi, a nessuno interessa occuparsi di poche migliaia di persone, oggi ognuno pensa al momento, all'istante che sta passando, il politico più di ogni altro ha privilegi personali da proteggere e basta. Perchè mai il partito ha ordinato di scegliere tra Bonaccini e Schlein, semplicemente perchè sono i migliori vassalli sulla piazza con seguito. Il RESTO sono cavoli vostri. Adesso andiamo a lavorare.

  20. Mony

    La chiusura dei punti nascita che non soddisfano i criteri numerici stabiliti dalla legge rappresenta un grosso ostacolo alla permanenza o all'insediamento di giovani coppie in montagna. Va però ricordato che la Regione Emilia Romagna iper quanto riguarda la sanità è tra le prime in Italia a soddisfare in pieno i parametri di LEA ( livelli essenziali di assistenza) e questo non è poco.
    Per quanto riguarda la vittoria di Schlein direi fosse scontata. Rappresenta appieno l'ossessione compulsiva verso un "nuovismo" che piace tanto ad una larga percentuale di italiani ma non agli operosi e tenaci abitanti della Valtaro che ogni giorno lottano per vedere riconosciuti i loro diritti e sacrifici.

  21. Piero Rizzi Bianchi

    Alla sig. Mony: ha detto molto bene definendo "ossessione compulsiva" una tendenza alla distruzione dei fondamenti che è ultimamente sempre più chiassosamente presente (anche) nella nostra società.
    Quanto però al fatto che essa rappresenti una "larga percentuale" di popolazione, non direi proprio: si tratta solo dei più agitati e narcisisti, che pensano di essere la punta avanzata di chissà che, ed invece rappresentano soltanto i propri problemi esistenziali.

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