Dopo 71 giorni sono tornato ad uno di quei momenti che più mancavano dentro a questo prolungato e strampalato periodo, al “cappuccino & focaccia”, a quel rito di sempre. Certamente non era la solita colazione per via delle precauzioni: le bariste Mariella e Monia erano bardate di tutto punto e gli avventori li avvertivo un po’ spaesati, che non sapevano bene come comportarsi per bersi un caffè in santa pace, finalmente decente. Li sentivo parlare tra di loro, ognuno raccontava la sua esperienza, fare riferimento a chi non ce l’ha fatta o a chi era stato colpito in forma lieve. Mentre rimescolavo lo zucchero pensavo che questo ritaglio di “vita da bar” la consideravo una forma di conquista, tenendo comunque a mente cosa abbiamo vissuto negli ultimi mesi, in sintesi: “Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”.