Ci mancavano anche le miniere
Caccia al tesoro di oro, argento e rame nella zona SIC di Corchia e Belforte
La zona di Corchia, già nella metà dell'800 e nei primi decenni del '900, era stata interessata da diverse operazioni estrattive, poi abbandonate per scarsità di materiale minerale. Oggi, quelle gallerie, simbolo dell'industrializzazione del passato, sono meta di bellissime escursioni turistiche. Per saperne di più sul passato di questa zona, allego un precedente post che dedicai proprio all'escursione a quelle miniere (Link).
Questa nuova Società, per mezzo di carotaggi e moderne tecniche estrattive, andrà a cercare ancora eventuali giacimenti di oro, argento e rame, proprio con l’obiettivo di capire quanto è ricca la vallata di questi minerali. Ovviamente, un simile proposito, quello di trasformare la zona in un polo minerario, porterà diversi scompensi ambientali, presumo anche impattanti, in special modo per quel "gioiello" incastonato nella splendida Val Manubiola quale è il borgo di Corchia, oltre all'inevitabile sfregio, viste le sue peculiari caratteristiche ambientali e biodiversità, che potrebbe essere inflitto al Sito di Interesse Comunitario di Belforte, Corchia, Alta Val Manubiola (SIC IT4020013). Una domanda nasce quindi spontanea: "A che serve riconoscere un'area protetta come SIC se poi, alla prima occasione, non la si considera come tale?".
Una situazione di sfruttamento che preoccupa cittadini e associazioni ambientaliste, tanto da far nascere un comitato a tutela ambientale "Difesa Cogena e Manubiola". Il 18 maggio scadrà il termine per l'invio delle osservazioni/considerazioni al procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale da parte di Enti e cittadini. Non so se i due Comuni interessati a questo sfruttamento industriale avranno già fatto pervenire le loro osservazioni al Ministero (lo spero), mentre Legambiente "Circolo Alta Valtaro" e altre Associazioni locali hanno già espresso il loro parere di contrarietà, così come ho già fatto anch'io.
Un eventuale intervento minerario comporterebbe un elevato (ed altro) danno ambientale, turistico e socio-economico per una valle già ampiamente sfruttata e danneggiata da altri insediamenti industriali, per nulla compatibili con il delicato equilibrio della nostra parte di Appennino... come ben sappiamo, sono effetti già conosciuti, affrontati e subiti sulla nostra pelle. Le miniere di Corchia Il borgo di Corchia
Incredibile, invece di sentir parlare della creazione di un parco , che sia da volano per il rilancio di vari settori economici, nonché di salvaguardia di indispensabili ed unici ambienti naturali. Ci tocca sentire ancora idee vecchie di 100 e rotti anni
Con tutte le bellezze naturali che abbiamo, con tutti minerali di tutta la scala di Mendeleev che sono reperibili a cielo aperto del Congo, Zambia, Namibia e Sud Africa, stravolgere un territorio per ricavare qualche migliaia di tonnellate, mi sembra folle, anche perché non credo trattarsi di materiali strategici per il Paese
C'è un posto dove firmare, per quel che serve?