Le Olimpiadi degli altri
Roma e l'Italia hanno rinunciato a candidarsi ai giochi olimpici. Le abbiamo già vinte.
A manifestarcelo c’è il debito pubblico italiano (2.230 miliardi), il debito del Comune di Roma (12 miliardi) e le sfortunate edizioni delle precedenti edizioni sportive: Italia 90, le Olimpiadi Invernali di Torino (spesa aumentata dell’80% e costruzioni fatiscenti), per non parlare poi dei campionati mondiali di nuoto dove le piscine sono ancora lì a gridare vendetta e non per ultima la corruzione di un paese abituato ad arraffare dalla politica. Per fortuna adesso c'è chi dice no!
Ricordo bene quando nel 2012, per voce dell’allora Presidente del Consiglio Monti, l’Italia si dichiarò contraria alla candidatura di Roma già per quelle del 2020… e tutti a dargli ragione per la sua fermezza e per evidenti motivi di bilancio, mentre ora, che a confermarlo è la nuova Sindaca di Roma, si crea il caso nazionale: “Una grande occasione persa”, oppure “La manifestazione costituiva un incredibile volano per la capitale”.
Credo invece che l'opportunità sia svanita per i soliti furbetti delle opere pubbliche. Le Olimpiadi dei tempi moderni sono solo un’opportunità per far girare denaro e ciò che ne consegue. E poi, mettiamocelo in testa, Roma e i romani hanno ben altre priorità, tra cui quella più essenziale: la normale amministrazione della città.
Eh già... Anche l'Expo doveva essere un volano di portata inimmaginabile. Un'occasione irripetibile per centinaia di professionisti. Io ho solo visto assegnare posti di prestigio agli amici dei politici, agli amici degli amici dei politici, e finanche ai nemici dei politici perché magari potevano rivelarsi pericolosi e comunque un domani la riconoscenza si sarebbe potuta tramutare in voto/preferenza. Poi ho letto di un fiume umano di giovani laureati e non, professionisti della prima ora o di "lunga navigazione" cui è stata data l'ineguagliabile opportunità di lavorare gratis fra le pieghe dell'Expo, perché... "vuoi mettere... hai idea dei contatti che potresti mettere nel tuo carniere?"... L'hanno chiamato volontariato. Io lo chiamo sfruttamento in nome di promesse che non verranno mai onorate. Se poi vogliamo bearci delle eccellenze italiane nel progettare e costruire... beh non avevamo bisogno di sperperare soldi nostri per averne conferma.
Non sono le Olimpiadi da eliminare ma politici inetti e incapaci di amministrare una risorsa!
Non voglio prendere posizioni partitiche ma la realtà è stata resa pubblica stamane per mezzo di un video "senza parole". La città dello sport di a Roma. Si vede un progetto architettonico faraonico partito nel 2005 e non ancora terminato. Doveva essere pronto per i mondiali di nuoto del 2009 ma per ora solo erbacce e costruzioni abbandonate
Tutti i paesi che hanno ospitato le olimpiadi hanno speso moltissimo denaro e dopo i giochi sono rimasti i debiti, strutture degradate e mai più usate. Il senso logico quindi non c'è, solo sperpero di denaro pubblico, arricchimento dei signori del cemento e voto di scambio dei partiti
Tanta verità, ma credo che il vero cambiamento sarebbe stato candidarsi (perché di candidatura si trattava), e non permettere ai palazzinari di arricchirsi... Dimostrando che.... si può faaaaare
Purtroppo in italia la corruzione dilaga. anche se i responsabili sono onesti e integerrimi non si possono mettere in mano dei soldi a una società che (con le dovute eccezioni) premia i furbi e tratta come "strambi" gli onesti.
Grande scelta fatta con coerenza e rispetto nei confronti di chi l'ha eletta, questa cosa sembra strana solo a quelli della vecchia politica e di chi ancora la sostiene
Concordo sul fatto che l'unica opportunità davvero "straordinaria", nell'Italia di oggi (ma non credo che anche gli altri siano messi poi così diversamente), sia quella di poter intraprendere la lunga ma ripagante strada verso la NORMALITA'. Dove però, in questo concetto, metterei non solo la coerenza e l'onestà (qualità che credo la Raggi possieda), ma anche una elementare preparazione "di base": quindi, asinate come quelle recentemente uscite dal "direttorio" dei Cinquestelle, con Pinochet collocato in Venezuela (Di Maio) o i congiuntivi in libera uscita permanente (Sibilia), mi spiace, ma mi fanno vedere questa tanto agognata normalità come un lontano miraggio.
Barcellona 1992 perse 6 miliardi di dollari, Atene nel 2004 ne perse 10, Pechino nel 2008 addirittura 40. E se vogliamo andare ancora indietro nel tempo furono disastri economici anche le olimpiadi di Monaco 1972 e di Montreal 1976, Non è un caso che anche Boston e Amburgo, città che in confronto a Roma scoppiano di salute, abbiano ritirato la loro candidatura dopo un referendum popolare. Americani e tedeschi anti-patriotici? No, semplicemente razionali
Un gesto di buon senso della Raggi è diventato carne per la politica del nulla non ci saranno stecche da spartire ed è un dramma per politici, nullafacenti, mantenuti, portaborse(vuote),sciacalli, giornalisti finti, e;ladri di professione.BENE.