Le donne secondo... loro
In scena lo spettacolo teatrale dedicato al mondo femminile
Quattro attori “superstiti” che non hanno mollato la presa e non si sono fatti scoraggiare, decidendo di procedere ugualmente lungo la strada teatrale tracciata in precedenza.
“Le donne secondo noi” è uno spettacolo o meglio un percorso femminile portato in scena da Anna Guzzetta, Wanda D’Auria, Giovanni Gardini e Vanessa Magnani.
Grazie alle loro capacità sono riusciti a rappresentare, anche attraverso a una bella scenografia, semplice ma efficace, la vita di donne reali. Donne con le loro storie e i loro vissuti, narrati attraverso bisogni, timori e paure, risollevando nel contempo il desiderio di avere un’ulteriore opportunità, quella di vivere una vita con più rispetto e dignità, ponendo anche l’accento sulle cause maggiori del femminicidio in Italia: gelosia e possesso, liti e conflitti famigliari.
Rimango sempre dell’idea che non può bastare una sola giornata all’anno per celebrare il talento e le contraddizioni legate all’altra metà del mondo.
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Sono stati bravissimi gli attori della nuova Compagnia, sabato sera.
Avevo gia' apprezzato questi attori, che nulla hanno da invidare ai professionisti, l'ultima volta di Craparo, nella "Giara" estiva, presso la corte di Bindon, gremita di pubblico.
Meno male che la Prof. Guzzetta ha preso su il "Testimone" dell'attore e regista Craparo, non perdendosi d'animo... e con lei i superstiti della compagnia.
Giulia mi aveva avvertito della recita che non poteva gustare perché aspettava Anna, che oggi è arrivata.
La Guzzetta, quando gli attori hanno salutato il pubblico entusiasta, ha accennato ad un saggio di fine giugno prossimo della Compagnia, della quale penso facciano parte anche due giovani leve (che hanno presentato lo spettacolo, con garbo).
Caro Gigi, tienici informati perchè Bedonia ha sempre avuto una Filodrammatica (Antonina Biasotti, Giovanni Saccani e altri bravi attori che ricordo con affetto); forse Gigi scova qualche foto di quei personaggi e tempi): A Giugno, allora!
Quando assisto ad una rappresentazione teatrale mi viene spontaneo fare i raffronti con il mondo cinematografico. Ci sono delle analogie dovute sopratutto alla capacità di recitare ma le differenze sono molte e sostanziali. Per fare teatro occorre una elevata padronanza di se stessi, l'abilità di saper interagire con il pubblico, l'attitudine psico-fisica del rapporto diretto ed il controllo assoluto nei linguaggio, nelle espressioni, nella gestualità. E, soprattutto, non sono consentiti errori perchè la scena non si può rifare.
Ecco il motivo per cui mi emoziono particolarmente quando entro in un teatro. Si respira una atmosfera particolare che ti mette in simbiosi diretta con gli attori. Sabato sera non eravamo a Broadway ma in una palestra di provincia dove i protagonisti non erano dei professionisti conclamati ma dei giovani che, animati da una forte passione, hanno seguito gli insegnamenti dei loro maestri con umiltà (Aldo Craparo in primis) apprendendo l'arte e la capacità di percezione, di coinvolgimento e di perfetto unisono con il pubblico.
Ricordiamoci che operano "gratis et amore Dei" e quindi il loro è solo autentico amore per il Teatro. Ecco perchè meritano il nostro plauso incondizionato. Nella prossima programmazione ci sarà l'ingresso con i "grandi" di due ragazzine che già abbiamo ammirato negli spettacoli precedenti con l'assistenza della nota fisarmonicista e direttrice di coro Patrizia Merciari.
Alla prossima; saremo senz'altro presenti.
Ringrazio Gigi per avere scritto di noi e del nostro spettacolo e mi fa piacere che il pensiero che ci ha guidato nella ricerca e poi nella messa in scena dei testi teatrali sia stato apprezzato...la giornata della donna è solo un'occasione che ci permette di amplificare l' attenzione sui temi che riguardano il mondo femminile...
Grazie anche a Claudio e Remo, che ci hanno sostenuto ed incitato ad andare avanti...
Volevo precisare che le due "brave presentatrici" che hanno introdotto lo spettacolo fanno parte del gruppo dei giovani attori, formato da undici ragazzi dai 12 ai 17 anni. A fine maggio, sarà rappresentato il loro saggio di fine corso, in cui potranno esprimere al meglio le loro capacità attoriali...
Per quanto riguarda noi del gruppo adulti ( a proposito, grazie Remo per averci definiti "giovani"), stiamo pensando e progettando nuove avventure teatrali...vi terremo informati...alla prossima!