Poteva essere una notte come tante altre, se non fosse quella tra il 12 e il 13 dicembre: la notte di Santa Lucia. I bambini non si erano ancora alzati per andare a scuola, erano ancora tutti avvolti tra le lenzuola, ma lei no, il suo compito di consegnare doni andava avanti già da un bel pezzo. Però il cielo iniziava a cambiare colore, a sbiadirsi.
Si voltò a guardare il carro e vide che i regali da consegnare erano ancora molti. E' lì che si accorse che non ce l'avrebbe fatta. Il tempo passava inesorabile e qualche finestra iniziava già ad accendersi. Era giunto il momento di ripartire.
Come poteva non esaudire tutti quei desideri? Non avrebbe potuto ignorare tutte quelle letterine con scritti, a chiare lettere, i sogni di un intero anno. Quest'anno non poteva donare solo una delusione, no, non era nel suo stile.
Un improvviso chiarore del cielo gli fece capire che non c'era più tempo da perdere, doveva prendere una decisione e anche in fretta. Fu proprio in quell'istante che decise di appendere ai rami dell'albero, quello posto al centro del paese, tutti i pacchi che aveva ancora con se, ognuno con su scritto il nome del piccolo destinatario.
...fantastico, geniale, un vento caldo ed avvolgente ci trasporta come sempre nelle tue favole, che altro dire....chissà se c'era un pacco col mio nome?
Solitamente non li leggo. Giro per i blog, sbircio. Solo difficilmente lascio commenti, non so mai cosa scrivere. questo post però ha attirato la mia attenzione e mi ha spinta a rispondere.. .... qualcosa di originale e sereno.....
SOLIGA70